Il favorito della settimana: tutte le strade portano a Roma

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Il favorito della settimana: tutte le strade portano a Roma

Torna “Il favorito della settimana” con l’edizione dedicata agli Internazionali BNL d’Italia. Nuovamente tutti a caccia di Novak Djokovic. Rafael Nadal è in flessione dopo il torneo di Madrid, salgono le quotazioni di Andy Murray. Poche possibilità per Roger Federer

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Superate le fatiche madrilene è giunto il momento di Roma, ultimo appuntamento importante prima di quel gran finale che prende il nome di Roland Garros. Gli Internazionali d’Italia sono un altro momento importante nella storia di questo sport. Non vi è dubbio alcuno.

Nato nel 1930 ha visto le prime edizioni disputarsi a Milano per poi spostarsi al Foro Italico, ad eccezione dell’edizione del 1961 giocata a Torino per il centenario dell’Unità d’Italia. Vanta nell’albo d’oro i migliori tennisti di ogni epoca, con qualche ovvia eccezione (a Federer fischiano le orecchie). Tutti i tennisti più forti del mondo sono passati da Roma rimanendone ammaliati, per molti il torneo vanta la miglior location di tutto il circuito e senza dubbio il “Pientrangeli” è lo stadio con più fascino di tutto il circuito (vabbè, anche il centrale di Wimbledon non è male). Detiene il record di successi Rafael Nadal che negli ultimi undici anni ha alzato il trofeo ben sette volte, le restanti sono toccate a Novak Djokovic. In pratica negli ultimi sedici anni, ovvero dal 2000 in poi, il torneo ha avuto solo sette vincitori. Oltre ai già citati Nadal e Djokovic troviamo Norman, Ferrero, Agassi, Mantilla e Moya. Record, questa volta, negativo per Roger Federer che “vanta” ben quattro finali perse. Proprio quest’anno saranno quarant’anni dal successo di Adriano Panatta al Foro Italico, nell’anno magico dell’italiano che s’impose sia qui che al Roland Garros (dove quest’anno premierà il vincitore, guai a proporglielo pure a Roma però). Il romano non è comunque l’unico italiano presente nell’albo d’oro, in tutto ne troviamo altri quattro per un totale di cinque successi: Sartorio, Palmieri, Gardini e Pietrangeli. Quest’ultimo nel 1961 superò in finale il grandissimo Rod Laver.

La storia recente dice che dodici mesi fa fu Novak Djokovic a prendersi il titolo contro Roger Federer in finale (non entusiasmante). Semifinalisti Wawrinka, contro Roger, e Ferrer, contro Nole. Edizione senza dubbio ricordata per il gran match di Wawrinka che annichilì Nadal a suon di bordate, solo il preludio di quanto accaduto poi a Djokovic sullo Chatrier.

Quest’anno ci saranno davvero tutti per un’edizione che si presenta come scoppiettante. È vero, anche a Monte-Carlo il parterre era decisamente importante ma la prematura uscita di Djokovic ha decisamente scombussolato i piani di chi voleva testare il borsino di questo momento della stagione. Inoltre il successivo torneo di Madrid ha nuovamente mischiato le carte soprattutto grazie alla vittoria di Murray su Nadal (ma non era tornato?). Si ci è messa anche la sorte con il sorteggio del tabellone che ha relegato Djokovic, Nadal, Federer e Nishikori tutti da una parte; senza considerare che sempre da quel lato troviamo anche Raonic, Monfils, Kyrgios e Zverev. In pratica potremmo avere già degli ottavi esplosivi. Per il gioco delle percentuali invece non possiamo che registrare la flessione dei numeri di Nadal rispetto a Madrid. Se una settimana fa il maiorchino si presentava solo di cinque punti in percentuale sotto il serbo questa volta non possiamo fare ugualmente. La sconfitta su Murray non può che pesare, nonostante a Roma Rafa abbia vinto sette volte. Sale Kyrgios che dopo la semi ad Estoril ha rischiato anche quella a Madrid: un ottavo con Nadal sarebbe tutto da gustare (i due non si sfidano dal match di Wimbledon del 2014). Se Nadal scende Murray sale, la vittoria di Madrid come detto non può che pesare. Lo scozzese inoltre sembra aver trovato decisamente la chiave tattica per dire fortemente la sua anche sulla terra (parola di Nadal) e in più abbiamo riscontrato una forma fisica davvero eccellente. Chiudiamo infine con l’incognita svizzera, il Federer visto a Monte-Carlo non è di certo all’altezza della situazione senza considerare il problema alla schiena che gli ha causato il forfait nella capitale spagnola. Stesso discorso per Wawrinka, brutta la sconfitta sia con Nadal nel principato che quella con Kyrgios pochi giorni fa.

Percentuali:
Djokovic 40%
Murray 25%
Nadal 25%
altri 10%

Come sempre prima dei numeri spazio alle speranze tricolori. A Madrid avevamo solo Fognini a difendere l’azzurro mentre a Roma abbiamo sette giocatori nel tabellone principale. Fognini ovviamente è il più accreditato ad un torneo positivo. Il ligure esordirà con Garcia Lopez ed al secondo turno troverebbe Ferrer per un sorteggio che poteva andare meglio se si considera che in quella parte di tabellone era più facile trovare un turno meno complicato. Fabio non parte sconfitto anche se i precedenti dicono nove a zero per lo spagnolo. Esordio difficile per Lorenzi invece che sfiderà Bautista Agut mentre Seppi, nonostante sia al rientro, può dire la sua con Pospisil. Male Cecchinato, contro Raonic, e Caruso, con Kyrgios. Sonego infine dovrà vedersela con Joao Sousa reduce dai quarti a Madrid. Infine il qualificato Volandri dovrà vedersela proprio con David Ferrer.

I numeri:
64 tennisti in gara;
tutti presenti i top 10;
2 i tennisti già campioni a Roma (Nadal e Djokovic);
6 italiani nel tabellone principale;
4.300.755 € di montepremi (717.315 € al vincitore).

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