Ion Tiriac: “Amo le donne, ma nel tennis non meritano gli stessi soldi degli uomini”

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Ion Tiriac: “Amo le donne, ma nel tennis non meritano gli stessi soldi degli uomini”

L’ex tennista rumeno, organizzatore del Masters 1000 di Madrid, esprime in maniera molto discutibile il suo punto di vista sulla parità di montepremi nel tennis

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Ad oltre un mese di distanza dalle improvvide dichiarazioni dell’ex direttore del torneo di Indian Wells Raymond Moore, il miliardario rumeno Ion Tiriac, proprietario del Mutua Madrid Open, riaccende il dibattito sull’eguaglianza di prize money tra uomini e donne nel tennis. E lo fa in maniera tanto esplicita quanto rivedibile.

“Mi piacciono molto più le donne degli uomini. Più hanno le gambe lunghe e più sono belle per me. Anche quando giocano a tennis sono così graziose”, ha esordito con una certa dose di sessismo Tiriac, che da tennista ha vinto il Roland Garros in doppio insieme ad Ilie Nastase nel 1970, “Ma penso che non meritino lo stesso prize money degli uomini. Si deve calcolare quanti soldi il circuito maschile mette sul piatto in termini di diritti TV, rispetto a quello femminile. Altrimenti bisogna sempre compensare e non si può compensare per sempre. Per questa ragione non penso che le tenniste possano lamentarsi del fatto che non guadagnino abbastanza”.

Il combined appena conclusosi nella capitale iberica è, oltre alle prove del Grande Slam, uno dei 3 eventi, insieme a Miami e proprio Indian Wells, che garantisce lo stesso montepremi a tennisti e tenniste. Il 77enne di Brasov, considerato uno dei 300 uomini più ricchi di Romania, ha denunciato alla WTA l’impraticabilità di continuare ad offrire queste condizioni, a causa delle richieste da parte della ATP di aumentare il prize money.

“Se aumentano anche il montepremi femminile sono rovinato e non so come mettere in piedi l’evento. Ed è un mestiere che faccio dagli anni sessanta”, ha in particolare sottolineato Tiriac, che ritiene che al massimo si possa fare un’eccezione per le tenniste che approdano alle fasi finali del torneo, “Forse quelle che arrivano in fondo devono essere pagate come gli uomini. Ma le altre non sono così interessanti tanto da ricevere lo stesso ammontare di denaro”.

Non si è fatta attendere la replica di Steve Simon, direttore esecutivo della WTA. “Mi sento di condannare qualunque discorso che comincia con apprezzamenti estetici nei confronti delle tenniste piuttosto che sul loro talento”, ha affermato Simon, “Le persone hanno il diritto ad esprimere la loro opinione ma è qualcosa che noi non accettiamo. Sono sempre deluso quando sento commenti di questo genere perché le nostre atlete si distinguono per le loro abilità, non per il loro aspetto fisico”.

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