Pagelle: Roma capoccia e Murray sboccia, Serena canina e Parigi è più vicina

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Pagelle: Roma capoccia e Murray sboccia, Serena canina e Parigi è più vicina

Va in archivio l’edizione 2016 degli Internazionali d’Italia, con Andy Murray che interrompe l’egemonia di Novak Djokovic e Serena Williams che torna a vincere nonostante le avventure alimentari

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E poi è venuta la pioggia, il campo era scivoloso, l’arbitro faceva il protagonista e chi glielo faceva fare di mettere a rischio il Roland Garros? Non se la prenda Novak Djokovic (7,5) ma mazzarrianamente in fondo il meglio deve ancora venire… Ad Andy Murray (9) è bastato esonerare la Mauresmo – che a Roma ha giocato cinque finali vincendo due titoli – per sbancare la capitale. Quindi Nole in vista di Parigi ha subito esonerato Becker, assunto Borg per la prossima settimana (Nadal era impegnato) e ora provvederà a licenziarlo sabato sera giusto in tempo per il via a Bois de Boulogne.

Nonostante abbia ingurgitato lo spuntino del suo cucciolo Chip, abbiamo rivisto la Serena versione dominatrice. In realtà non è una novità che Serena Williams (9) mangi da cani, ma anche in forma non proprio da atleta, se ha voglia è 6-7 spanne sopra le altre. Madison Keys (8) ha trovato le chiavi… se non del paradiso quasi, e si candida al ruolo di aspirante top-10, ruolo in realtà in questo momento alla portata di tantissime. Anche della Begu (7,5) perché no? Muguruza (7,5) sembra comunque quella più pronta. Per nostra fortuna pare che rivedremo di nuovo in coppia le Chichis, anche perché al momento per poter dare loro una sufficienza dobbiamo per forza procedere alla somma: alla vigilia del Roland Garros con Sara Errani (4,5) e Roberta Vinci (4) in queste condizioni si rischia di non arrivare al venerdì della prima settimana.

Finalmente però arrivano buone notizie dal Quinto Slam! La Gazzetta dello Sport, sempre prodiga di elogi per il torneo, invoca all’improvviso la copertura del campo centrale niente meno che con editoriale del vicedirettore Valenti. Chi pensa male, come noi, sospetta: vuoi vedere che… E infatti nella conferenza finale del giorno dopo, cosa ti annuncia Malagò? Il tetto retrattile! Speriamo entro il 2156. Comunque ottima notizia ovviamente, così come quella di ospitare il nascituro Master under-21. Invece i giocatori e la stampa ancora una volta non apprezzano e comprendono gli sforzi degli organizzatori nel rispettare la storia: se si chiama Foro Italico perché il terreno di gioco non deve avere le buche?

A proposito di giovani, rimandato Zverev (5) che al cospetto di Federer è stato vittima della sindrome di Stendhal e forse anche del complesso di Edipo, mentre Nick Kyrgios (7) dopo aver fatto coppia con Totti, si è specializzato in pallonetti (“Mo gli faccio er cucchiaio” pare vada ripetendo in giro) ed è ormai pronto per ogni impresa. Giudizio sospeso su Thiem (6,5) invece che forse è arrivato qui un po’ cotto (ma che ci va a fare pure a Nizza?) ma quasi quasi si squaglia di fronte ad uno più morto che vivo e contro Nisikori (7,5) alla fine ha dovuto arrendersi. Che dire del giapponese? Ha dominato Nole, poi lo ha recuperato, ha sentito il profumo di impresa e si è suicidato: a questo punto, come dicono da queste parti “Sei de coccio”.

L’eroe di questa settimana è inevitabilmente Pouille (10): € 177.015,00 e 360 punti ATP per aver spezzato le reni ad un miliardario prestato al tennis come Gulbis (5) e ad un ex grande giocatore come David Ferrer (4), talmente ex da lasciare rimpianti persino al mago della lavagna tattica Volandri (7). A proposito di gente in difficoltà, dopo la sconfitta con Goffin (7) pare che Berdych (3) abbia deciso di tornare al passato lasciando la Adidas e riabbracciando pentito la H&M che per l’occasione ha preparato una divisa piena di bagel.
La delusione di tutti gli appassionati italiani è stata purtroppo quella offerta da Fabio Fognini (4) che però ha precisato: “In me è come se ci fossero due gemelli, uno in campo e uno fuori, ho una doppia personalità”. Inspiegabilmente Flavia Pennetta ha ufficializzato la partecipazione a Wimbledon e a tutti i tornei successivi.

Svelato infine il mistero sulle condizioni fisiche di Roger Federer (S.V.). In realtà Roger sta benissimo e sarà l’uomo da battere a Parigi, solo che non aveva nessuna voglia di venire a Roma. E però non ha potuto tirarsi indietro in nome dell’antica amicizia con Francesco Totti e ha dovuto mettere su un teatrino fingendo di essere ormai alla frutta contro Thiem per favorire il Capitano. In tribuna Spalletti ha abboccato e si è arreso di fronte alle rimostranze di Totti: “Mister, ma se nun se ritira questo…”.

Visto che Parigi incombe, concludiamo con gli ultimi vincitori del Roland Garros, il quarto e il quinto del mondo: solo che tra quarto e quinto la differenza c’è e si vede. Il quinto, Rafa Nadal (7), sperava di diventare quarto prima di Parigi, per evitare un altro quarto come quello dello scorso anno e pure il quarto di quest’anno a Roma… e invece il quarto rimane Stan Wawrinka (4) che appunto sarà per questo che sembra sempre leggermente “inquartato”.
Au revoir à Paris!

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