ATP Challenger Vicenza: Eremin compie l’impresa, supera Monteiro, testa di serie numero 3

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ATP Challenger Vicenza: Eremin compie l’impresa, supera Monteiro, testa di serie numero 3

Edoardo Eremin accede al secondo turno superando la testa di serie n. 3, il brasiliano Thiago Monteiro. Nell’ultimo turno del tabellone di qualificazione Napolitano batte Gaio e accede al main draw insieme a Riba, Brkic e Galovic

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dal nostro inviato a Vicenza

Edoardo Eremin oggi ha veramente conquistato una vittoria di prestigio perché ottenuta contro un signor giocatore come Thiago Monteiro, 139 del ranking ATP, brasiliano che è facile profetizzare tra i primi 100 del mondo in pochi mesi e perché ottenuta in rimonta (sotto un set e un break) con due tie break giocati divinamente. Eremin ha 22 anni, è attualmente numero 378 del mondo, e sta risalendo la china dopo che un anno e mezzo fa era precipitato in classifica e aveva perso completamente la fiducia. Lo abbiamo detto più volte, Edo è un ragazzo molto profondo e sensibile. Diceva Cesare Pavese, piemontese anche lui come Eremin, “la sensibilità è un pregio di cui godono gli altri” e questo è in parte vero nel tennis, ma attenzione perché può essere anche una grande arma con cui trovare energie nascoste e andare a cercare di migliorare anche il più piccolo dettaglio. È quello che sta facendo Edoardo Eremin in questi ultimi mesi, in cui ha lavorato tanto dal punto di vista atletico e lui è uno che ha bisogno di giocare molto per entrare in forma, dato il suo fisico da corazziere, è un ragazzone alto e potente. Pare ovvio a chiunque lo segua nei tornei che gli basta davvero poco per spiccare il volo, e la partita di oggi potrebbe davvero dargli la spinta per crederci ancora di più.

Oggi l’incontro era cominciato male per l’azzurro di origini russe, subito sotto 4-0 contro il fortissimo brasiiano Monteiro, allenato da Larri Passos, indimenticabile coach di Guga Kuerten, che in Brasile è una celebrità: troppo passivo Eremin, e anche troppo falloso, contro il brasiliano che nei primi game non sbagliava mai e attendeva il momento giusto per affondare i colpi. Primo set 6-2 per il tennista di Fortaleza. Sembrava un’altra giornata storta per Eremin, che non dimentichiamocelo, veniva da due sconfitte al tie break del terzo set patite da Andreas Beck al Challenger di Heilbronn e da Nicolas Jarry a Mestre una settimana fa. Il secondo set non cominciava meglio, ma sotto di un break, sul 3-2 e servizio per Monteiro, arrivava la pioggia a dare una mano al piemontese, nato in provincia di Alessandria. Stop di tre ore e alle 16,30 si ricomincia. Nel frattempo il responsabile federale Umberto Rianna prende da parte Eremin, prima del rientro in campo, e lo carica a dovere, alternando consigli di natura tecnico-tattica a incoraggiamenti sul piano emotivo, parlando alla testa del ragazzo ma anche riempiendo di energia i suoi nervi. Una scossa serviva, e una scossa c’è stata. E per questo a noi sembra doveroso fare dei complimenti al ragazzo che c’ha messo tanto del suo, perché non basta mica solo capirli i consigli o gli incoraggiamenti, bisogna “sentirli” dentro, e torniamo al discorso della sensibilità e dell’intelligenza emotiva di Edo.

Stavolta Eremin ha saputo trovare dentro di sé la voglia e l’energia per cambiare marcia, e la sua grinta ha fatto sì che il suo avversario, come sempre capita, divenisse meno dominante nella dinamica psicologica del match e cominciasse a sbagliare qualcosa. L’esempio tipico è il servizio: Edo ha cominciato a servire meglio, in particolare annullando varie palle break direttamente con la prima di servizio, e questo costringeva Monteiro a rischiare di più e a commettere qualche errore gratuito. Pochi errori gratuiti però, perché il match è stato di un livello tecnico molto alto, degno della classifica (139 ATP) del brasiliano, con un numero di vincenti piuttosto elevato da entrambe le parti. Eremin alla ripresa del gioco piazzava subito la zampata giusta brekkando Monteiro e trascinando il set al tie break, dove con un gioco d’attacco, entrando sempre coi piedi nel campo, costringeva l’avversario a vari errori e si conquistava il diritto a giocare il terzo set. Nel terzo parziale Edo cominciava bene, non sfruttando però due palle break nel primo gioco; Eremin serviva bene, lasciava una sola occasione al suo avversario di strappargli il servizio in tutto il set, che annullava con una bella prima di servizio seguita da un diritto profondo, e così si arrivava, dopo 3 ore di gioco al tie break decisivo. Per il terzo torneo di fila Eremin si giocava un incontro al tie: sicuramente i fantasmi hanno provato ad affacciarsi nella mente del piemontese, non sappiamo esattamente in che modo ma è stato bravissimo ad allontanarli ed ha tirato fuori gli artigli, e tutte le energie psico-fisiche a sua disposizione. Sotto 2-0, con due errori gratuiti, Edo non si disuniva e si portava 6-3 con il servizio a disposizione. Giocando una seconda di servizio profonda, lasciava andare il braccio, e piazzava un vincente di diritto, lasciandosi andare ad un urlo liberatorio, che sinceramente è stato anche il nostro in tribuna. È bello veder vincere un ragazzo che sta dando tutto quello che ha dentro, tra l’altro contro un avversario davvero di livello altissimo.

Una piccola considerazione la vogliamo fare sul discorso wild card: spesso si sentono commenti del tipo “eh, danno le wild card sempre agli stessi, si dovrebbero distribuire su più ragazzi”. Ci può essere del vero in queste parole, ma non dimentichiamoci mai che la wild card è anche un peso psicologico per il ragazzo, dare una e una sola possibilità equivarrebbe con certezza a bruciare tanti ragazzi. Pensate se Eremin, dopo qualche prova meno buona, fosse stato abbandonato subito a favore di un altro elemento. Risultato? Eremin distrutto psicologicamente, e l’altro ragazzo caricato di eccessiva responsabilità. Per cui le wild card devono essere certamente distribuite nella maniera più equa possibile, ma se di decide di puntare su un atleta, poi è giusto dargli diverse possibilità, anche per valutare il suo cammino di crescita. Eremin avrà il vincente di Donati-Laaksonen  nel secondo turno.

Nel frattempo si sono conclusi tutti gli incontri del tabellone di qualificazione, con la vittoria importante di Stefano Napolitano, apparso in ottima condizione, nel derby con Gaio. Victor Galovic, che pian piano sta recuperando posizioni in classifica, ha superato Bonadio, e si sono qualificati per il main draw anche Riba e Brkic. Nell’ altro incontro di primo turno disputato, spicca la vittoria dell’americano Kozlov contro la testa di serie numero 5, l’argentino Renzo Olivo.

Risultati primo turno:

[WC] E. Eremin b. [3] T. Monteiro 2-6 7-6(3) 7-6(3)
S. Kozlov b. [5] R. Olivo 6-3 6-4

Risultati ultimo turno qualificazioni:

S. Napolitano b. [2] F. Gaio 6-4 6-4
V. Galovic b. R. Bonadio 4-6 6-1 6-4
[1] P. Riba b. [7] E. Escobedo  6-4 6-3
T. Brkic b. M. Cuevas 6-1 6-1

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