Roland Garros, massima allerta sulle scommesse

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Roland Garros, massima allerta sulle scommesse

Il Roland Garros schiera una task force contro le scommesse ed il rischio di partite combinate

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Abbiamo parlato nei giorni scorsi del caso di Constant Lestienne e della revoca della sua wild card da parte degli organizzatori in seguito all’indagine avviate nei suoi confronti per aver scommesso 2,90 euro lo scorso anno sulla finale tra Novak Djokovic e Stan Wawrinka.

Il direttore del torneo Guy Forget ha annunciato “tolleranza zero sulle scommesse” individuandole come una vera piaga del tennis contemporaneo, paragonandola addirittura a quello che il doping è stato (ed è) per il ciclismo.

Una task force durente il torneo vigilerà sui match, in collaborazione con l’Autorità nazionale dei giochi on-line (Arjel) e la TIU. Per minimizzare i rischi la federazione francese ha deciso di proibire le scommesse sui due primi turni del torneo di qualificazione e sui tornei di doppio sino ai quarti di finale.

“Alcuni match sono stati individuati come più pericolosi da un punto di vista della posibile manipolazione del risultato finale” racconta Christophe Fagniez, direttore generale delegato della FFT, il quale precisa anche come ci sia  una lista grigia di giocatori sui quali aleggiano dei sospetti. Tuttavia dai recenti controlli è emerso che in sei anni solo due match giocati al Roland Garros hanno allertato gli organi preposti. Evidentemente è nel circuito minore dei challenger , come purtroppo in Itali abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene, che si verificano maggiormente gli episodi illeciti.

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