Bernard Tomic sull'assenza alle olimpiadi: “Decisione migliore per me ma resto fedele all'Australia”

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Bernard Tomic sull’assenza alle olimpiadi: “Decisione migliore per me ma resto fedele all’Australia”

Il bad boy australiano non vuol sentire parlare di scarso attaccamento al proprio paese e rivela: “Gioco talmente male sulla terra battuta che ho preso in considerazione di saltare tutti i tornei in Europa fino al Roland Garros”

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Bernard Tomic torna sulla sua sorprendente decisione di rinunciare alle olimpiadi in favore del ATP 250 di Los Cabos, torneo sul cemento outdoor che si disputa in Messico dal 8 al 13 agosto. Nonostante le critiche, Tomic ribadisce il suo attaccamento ai colori dell’Australia.

“La mia fedeltà alla bandiera non è in dubbio. Ogni volta che gioco la Coppa Davis è una sensazione incredibile”, ha dichiarato il n.22 del ranking ATP, ricordando il suo record di 16-4 nei match di Davis, “Il mio calendario però è molto fitto. Ho scelto quello che ho scelto. È tutto ciò che ho da dire in proposito. Non giocherò le Olimpiadi e giocherò un altro torneo e ciò può non sembrare una bella cosa ma questa è la mia agenda. Quando arriverà quel momento cercherò di vincere quel torneo. Ma la decisione che ho fatto è la migliore per me”.

Tomic è nato in Germania da genitori croati e si è trasferito in Australia all’età di 3 anni. Il suo rapporto e quello del manesco padre John con la federazione australiana (Tennis Australia) è stato spesso conflittuale. Durante il match casalingo di Coppa Davis contro l’americano John Isner dello scorso marzo, Tomic ha accusato il compagno Nick Kyrgios di aver finto un infortunio per stare a casa. Alla luce di questi precedenti, la dichiarazione d’amore per il proprio paese non è poi così scontata.

Tomic in questo momento è impegnato al Roland Garros, dove ha passato il primo turno battendo in tre set l’americano Brian Baker. Si è trattato solamente della seconda vittoria stagionale sulla terra rossa per l’australiano, dopo quella sullo spagnolo Roberto Carbaelles Baena a febbraio a Quito, e della 27esima in carriera, a fronte di ben 43 sconfitte, un record non certo invidiabile. Tomic ha rivelato addirittura di aver preso in considerazione di saltare l’intera stagione su terra battuta europea.

“Faccio schifo sulla terra. Giuro che stavo per farlo dopo il fastidio al polso che ho sentito ad Indian Wells. Avevo intenzione di ritirarmi da tutti i tornei sulla terra e forse venire solo al Roland Garros”, ha detto Tomic che ha spiegato le ragioni del suo scarso feeling su questa superficie, “È una questione mentale. Non ho mai giocato sulla terra battuta a parte a Parigi quando ero giovane. Non ero a mio agio e non sapevo come muovermi”.

Forse il suo scarso impegno nelle ultime apparizioni è dovuto proprio ad una superficie sulla quale sente di non essere competitivo.

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