Camila Giorgi-FIT lotta sempre più aspra. I circoli non la fanno allenare. Lei dice sì a ESPN e no a Supertennis

Editoriali del Direttore

Camila Giorgi-FIT lotta sempre più aspra. I circoli non la fanno allenare. Lei dice sì a ESPN e no a Supertennis

Fra FIT, Camila e Sergio Giorgi ormai la querelle è in mano agli avvocati. “Alcuni circoli ci hanno fatto capire che preferiscono non ospitarci”. Accadde anche con Simone Bolelli…

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Leggi: Cinque argentini al secondo turno, zero italiani: allarme con vista Davis anche senza del Potro

Intervista di Antonio Garofalo a papà Giorgi che, mentre Camila stava battendo Alize Lim, si guarda attorno e dice: “Non vedo i gufi”

Certo che arrivare ad ostacolare gli allenamenti di una giocatrice italiana, una delle migliori oggi e in prospettiva, sembra pazzesco. Non ci vorrei credere… se non fosse già successo con Bolelli.

Papà non ha voluto rivelare ai giornalisti (tranne che al sottoscritto) dove si allenerà d’ora in avanti. “Diversi circoli cui mi ero rivolto per trovare ospitalità e campi di allenamento per Camila mi hanno fatto capire di temere la reazione negativa della FIT. Alcuni circoli sarebbero stati “incoraggiati” a respingerci…per questo non voglio dire pubblicamente dove andremo, ma abbiamo trovato un posto a…(mi sussurra) ma per favore non lo scrivere”. Stesse difficoltà aveva incontrato Simone Bolelli nel 2008 (vedi più in basso) quando entrò in rotta di collisione con la FIT.
Nel frattempo Camila, che prima aveva una “pecetta” di Supertennis sui vestitini disegnati dalla mamma, se le è ovviamente tolta.
«La FIT ci chiede 160.000 euro di “penale” perché Camila ha preferito non giocare nell’ultima Fed Cup – rivela papà Giorgi – , mi hanno costretto a rivolgermi ad un avvocato e poi Supertennis ci chiede un’intervista…Ma ti pare possibile e logico? Non hanno capito nulla…Camila l’intervista televisiva l’ha fatta, ma con la ESPN, non con Supertennis…ci mancherebbe!»

Qualcuno ricorderà che quando la FIT entrò in guerra con Simone Bolelli – 2008, dopo il rifiuto di Simone di giocare in Davis contro la Lettonia di Gulbis a Montecatini – la FIT impedì a Bolelli di allenarsi in un circolo romano affiliato alla FIT, il Villa Aurelia Sporting Club, dove Bolelli era ospite della foresteria e il cui presidente era amico personale sia del coach di Simone Claudio Pistolesi, sia dello stesso Simone, ma si trovò con le mani legate…

Potete leggere qui l’articolo che scrissi allora, il 26 settembre 2008 sul mio blog “Servizi Vincenti” quando ancora Ubitennis.com era appena nato, perché direi che è istruttivo (anche per i commenti in calce all’articolo).

Ma il 22 settembre 2008, quando i miei rapporti con Binaghi erano ancora di… fiduciosa attesa per quanto avrebbe provato a fare per risolvere diversi problemi del tennis italiano, avevo già scritto sui giornali del gruppo La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno quanto segue:

«A Roma, nel corso della conferenza stampa di Binaghi al Circolo Canottieri, sono stati distribuiti fogli con il “conto della spesa Bolelli”, cioè i soldi versati dalla Fit a Bolelli (dal 2000 al 2006 83.745,38 euro, dal 2003 al 2008 i servizi di Pino Carnovale per 5 settimane 5.000 euro, le wild card nel 2003 10.000 dollari, quelle del 2006 in singolare e doppio per 6350 +2945, etcetera). Il bolognese (quasi un milione di euro guadagnati) ha replicato duramente “La Fit mi ha chiesto soldi pretendendo di farmi da manager. Mah…Se il tennis italiano avesse conquistato sul campo i titoli che hanno conquistato sui giornali le mille polemiche scoppiate negli anni fra Federtennis e giocatori, il nostro sarebbe uno dei più forti del mondo. Peccato che non sia così”.

Così si era concluso allora il mio articolo. Mi pare che le cose non siano cambiate molto, purtroppo. Intanto alcuni hanno lamentato la cattiva abitudine di alcuni giocatori, Camila compresa, “di presentarsi in conferenza stampa accompagnata da estranei” (la dizione “estranei” lascia un tantino perplessi: il papà è anche il coach e insomma tanto estraneo non è) .

Quest’osservazione è giusta ed in effetti si tratta di una battaglia purtroppo persa da anni con la benedizione di ATP e WTA. Soprattutto gli agenti sono sempre presenti (dalle Williams, a Federer, a Nadal, a Djokovic, per citare i più celebri “accompagnati”) alle interviste dei propri “protetti”.

Non è quindi più un’anomalia. E appare quindi un po’ pretestuoso chi tira fuori questa…anomalia, proprio adesso.

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