Per fortuna che c’è Andy Murray, tutto il resto è noia aspettando Camila Giorgi e Karin Knapp

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Per fortuna che c’è Andy Murray, tutto il resto è noia aspettando Camila Giorgi e Karin Knapp

Giornata deludente al Roland Garros “salvata” solo dalla nuova maratona di Andy Murray. Impressiona Kyrgios, Wawrinka un po’ meno, tra le donne avanti senza problemi tutte le migliori. Domani le ultime due azzurre in gara Karin Kanpp e Camila Giorgi

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Dopo le tre ore e quarantuno minuti spalmate su due giorni per fiaccare la resistenza del trentasettenne Radek Stepanek, Andy Murray ha pensato bene di restare in campo altre tre ore e trentaquattro oggi per guadagnarsi il terzo turno del Roland Garros 2016. E non è finita qui, visto che al prossimo turno lo attende un altro tipo che di maratone se ne intende, Ivo Karlovic 12-10 al quinto all’australiano Thompson.

Non c’è dubbio che la wild card francese Mathias Bourgue al primo torneo nel circuito maggiore (e alla seconda partita dopo quella vinta al primo turno contro lo spagnolo Samper Montana) abbia giocato per almeno un’ora e mezza a dei livelli impensabili e non corrispondenti alla sua classifica (164) ma lo scozzese –che comunque non ha mai perso contro un giocatore oltre la novantunesima posizione (quella di Clement agli Us Open del 2005 quando Andy era poco più che diciottenne) in un torneo dello Slam – nonostante la fiducia acquisita dagli ottimi risultati sulla terra europea, persevera nelle sue amnesie e nei suoi turpiloqui che pare abbiano fatto inorridire Amelie Mauresmo. C’è bisogno di ripescare la vittoria di Gaston Gaudio del 2004 quando l’argentino vinse il torneo dopo aver sofferto per cinque set in entrambi i match dei primi due turni (contro Canas e Novak) per trovare una buona notizia per Murray che francamente rischia di arrivare alla seconda settimana con il serbatoio completamente vuoto.

L’altro sopravvissuto del primo turno, il campione in carica Stan Wawrinka, non ha rischiato come lo scozzese ma non ha impressionato granché nella sua vittoria comunque in tre set contro il giapponese Taro Daniel, numero 93 del ranking. Avanza in straight sets anche Nishikori che però ha sofferto un po’ in avvio contro il russo Kuznetsov. Bene invece Nick Kyrgios che pur non trovando nella terra la migliore alleata per le sue cannonate ha lasciato solo sei giochi al malcapitato Sijsling.

Zverev, come preannunciato ieri, ha completato l’opera contro Herbert ed ora è atteso da un altro mastino francese Robert: sarà un interessante prova di maturità e di resistenza fisica per il talentuoso tedesco. Per la disperazione dei francesi le due uniche teste di serie a cadere oggi sono state quella sempre un po’ matta di Benoit Paire, ko con Gabashvili e quella del “miracolato di Roma”, Lucas Pouille, sconfitto un po’ a sorpresa da Martin. Davvero niente da segnalare nel tabellone femminile dove continua spedita la marcia della Muguruza, così come quella di Kvitova, Halep, Radwanska, Safarova e Kuznesova. Solo la Makarova è uscita tra le teste di serie.

Hanno perso anche Seppi e Fognini in doppio, contro Mirny e Huey dopo aver fallito un match point ma direi che c’era da aspettarselo dopo che Seppi ieri a precisa domanda sul doppio così ci ha risposto: “ Si, giocherò il doppio con Fabio, quindi ho una settimana di vacanza davanti…”.

Giovedì tornano in campo – entrambe sul Court n. 4 –  le due superstiti alla ecatombe azzurra del primo turno. Non sarà facile il compito di Camila Giorgi contro l’olandese Kiki Bertens a dispetto dell’unico precedente favorevole alla maceratese giocato sull’erba di ‘s-Hertogenbosch lo scorso anno: la Bertens, ventiquattro anni come Camila e dietro 14 posti in classifica (44 a 58) ha appena vinto il suo secondo titolo in carriera a Norimberga e quest’anno in FedCup ha battuto nettamente, sempre in trasferta, Makarova, Kuznetsova, Mladenovic e Garcia.  Inoltre non va dimenticato che Camila ha rischiato seriamente di non giocarlo neppure questo torneo visto che per tre settimane non ha toccato la racchetta e ha potuto svolgere solo due allenamenti prima del suo esordio contro la Lim.
Più agevole sulla carta il match di Karin Knapp contro la numero 87 Sevastova con la quale ha perso l’unico precedente ma nel 2012 a New York. Dobbiamo firmare per un 1-1?

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