È una bella vittoria quella di oggi. Come ti senti adesso? Stai andando avanti.
Sì, penso sia proprio una bella vittoria. È stato un match molto duro. Lei è una campionessa qui a Parigi, sa come vincere questo torneo. È una giocatrice con molta esperienza ed è sempre difficile da battere. Quindi essere ancora nei quarti qui è bello.

L’anno scorso hai giocato la finale a Wimbledon. Ora come ti approcci ai tornei del Grande Slam? Sicuramente Serena è la grande favorita. Ma anche tu puoi ambire al titolo.  Come ti senti adesso nei tornei del Grande Slam?
Non penso che sia cambiato molto rispetto al passato. Tutti i giocatori vogliono fare bene in questi tornei. Gli Slam sono solo 4 e tutti vogliamo fare un buon risultato. Penso questo da sempre. Forse ora sono tra le favorite, ma potevo perdere anche due giorni fa.  Comunque sia, è bello giocare bene qui a Parigi.

Conoscevi la tua avversaria e l’hai battuta. Pensi di aver migliorato il tuo gioco?
Quando la tua avversaria sta giocando al suo meglio, tu devi giocare bene allo stesso modo, o anche meglio. È quello che avevo in testa. Sapevo che era un’avversaria molto dura e sapevo di dover resistere e giocare il mio miglior tennis. È questo che mi ha fatto vincere il match.

Sei già stata in una finale Slam, quindi sai come ci si sente. Ora sei nei quarti. Puoi dire di sentirti come a Wimbledon l’anno scorso? Ti senti forte come allora?
Penso che ogni torneo sia diverso. Non posso mettere a confronto certe sensazioni. Ovviamente, sono felice di essermi qualificata per i quarti, come lo scorso anno. Quindi ora sono molto motivata ad andare avanti. Ma ripeto, non posso confrontare tra di loro i vari tornei. Ogni torneo è diverso. Quando inizia una nuova settimana, mi dimentico di tutto quello che ho fatto in passato.

Stai migliorando il tuo gioco mese dopo mese, anno dopo anno. Pensando a due anni fa, cosa pensi di aver migliorato?
Non penso di aver migliorato solamente i colpi. Sono io che sono cambiata: il modo in cui preparo i match. Penso di avere più esperienza. Quando vinco analizzo il perché è andato bene un match. Quando perdo cerco di capire il perché. È così che sono diventata una giocatrice migliore.

Cosa pensi riguardo al forfait di Nadal? Molti dicono che la Spagna si sta sentendo orfana. Ma ora c’è una nuova generazione con te e Ramos-Vinolas.
Sì, mi dispiace molto. Prima di tutto per Roger, ho pensato: non può non essere qui. E ora Rafa. Se ha deciso di dare forfait sono sicura che è per una buona ragione, perché questo è il suo torneo.

Traduzione a cura di Giulia Bastoni