Nei dintorni di Djokovic édition parisienne: rien ne va plus, allez Novak

Nei dintorni di Djokovic

Nei dintorni di Djokovic édition parisienne: rien ne va plus, allez Novak

Il Roland Garros ha confermato quanto era emerso dai precedenti risultati della stagione sul rosso: al momento tra i giocatori dell’ex Jugoslavia il solo Novak Djokovic è in grado di competere ad alto livello sulla terra battuta. Nessun vero exploit, delusione Cilic

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L’avevamo detto nell’articolo di due settimane fa: a parte Novak Djokovic, sulla terra rossa quelli dalle parti dell’ex Jugoslavia quest’anno avevano combinato davvero poco. Non è andata diversamente sull’argilla del Roland Garros dove, dopo la prima settimana, nei due tabelloni di singolare è rimasto in gara il solo fuoriclasse serbo, alla caccia del suo primo titolo parigino. Ecco il dettaglio del cammino degli altri 16 rappresentanti in singolare (otto in campo maschile, otto in quello femminile) dei paesi dell’ex Jugoslavia, tutti eliminati dopo la prima settimana di questa piovosa edizione degli Open di Francia.

Singolare maschile
In tre hanno raggiunto i sedicesimi di finale.
Cominciamo con chi si è detto soddisfatto per aver raggiunto il terzo turno, Viktor Troicki, che ha lottato prima di cedere davanti al campione in carica Stan Wawrinka e che nel match di esordio aveva battuto al quinto Grigor Dimitrov. Gli altri rappresentanti serbi erano Dusan Lajovic, che ha sconfitto l’americano Kudla e poi si è arreso proprio al connazionale Troicki (e ai crampi), e Janko Tipsarevic, uscito subito contro Milos Raonic ma già contento di poter riassaporare l’atmosfera di uno Slam dopo l’ennesimo infortunio.

La grossa delusione in campo maschile porta il nome di Marin Cilic. Appena rientrato nella top ten grazie alla finale raggiunta a Ginevra la settimana precedente ed accreditato della testa di serie n. 11, il tennista di Medjugorje è stato clamorosamente eliminato al primo turno dall’argentino Trungelliti, giocatore proveniente dalle qualificazioni.
L’altra testa di serie (n. 27) croata, il 37enne Ivo Karlovic, a cui Ubitennis ha chiesto il segreto della sua longevità, è stato protagonista di una vittoria per 12-10 al quinto contro la wild card australiana Thompson al secondo turno, prima di arrendersi – come era logico attendersi – al n. 2 del seeding Andy Murray.
Terzo tennista a rappresentare la Croazia il giovanissimo Borna Coric, che ha ottenuto un paio di belle vittorie – contro la promessa americana Taylor Fritz e l’australiano Bernard Tomic – prima di fermarsi davanti alla solidità di Roberto Bautista Agut.
Quarto e ultimo croato in tabellone Ivan Dodig che, oltre a cercare di difendere il titolo di doppio conquistato lo scorso anno in coppia con Marcelo Melo, prima di perdere con Verdasco si è tolto la soddisfazione battere Youzhny al quinto set e di superare così per la prima volta il primo turno in singolare a Parigi, unico Slam in cui non  era ancora riuscito ad ottenere questo risultato.

Infine il bosniaco Damir Dzumhur non è riuscito a replicare il terzo turno dello scorso anno, ed ha salutato subito Parigi, sconfitto all’esordio da un giocatore sempre ostico sulla terra battuta come il portoghese Joao Sousa.

Singolare femminile
Su 8 giocatrici, solo una ha raggiunto il terzo turno.
L’unica a superare lo scoglio del secondo turno è stata Ana Ivanovic, fermatasi subito dopo contro la giovane russa Svitolina. Per lei però, che lo scorso anno a Parigi aveva raggiunto le semifinali ed era la n. 14 del seeding, questa sconfitta rappresenta l’ennesima occasione persa per dimostrare di essere ancora competitiva a livello Slam. Considerando inoltre che perdendo i punti della semifinale del 2015 scivolerà oltre la ventesima posizione della classifica mondiale, per la 28enne belgradese comincia a farsi veramente dura.
L’altra ex n. 1 del mondo serba e tds n. 23, Jelena Jankovic, è uscita subito per mano della tedesca Tatjana Maria, confermando di essere nella parabola discendente della carriera.
L’ultima rappresentante serba era Bojana Jovanovski, che sta pian piano cercando di recuperare la condizione dopo l’infortunio alla spalla che l’ha tenuta lontana dai campi da gioco per diversi mesi e a cui non si poteva chiedere molto visto il sorteggio: ha affrontato Aga Radwanska che l’ha sconfitta nettamente in due set.

In campo croato, Mirjana Lucic-Baroni è uscita al secondo turno contro la giapponese Naomi Osaka, idem Ana Konjuh contro Dominika Cibulkova, n. 22 del tabellone, mentre Donna Vekic ha avuto un sorteggio sfortunato ed è stata subito eliminata da Madison Keys, tds n. 15.

Nel tabellone principale c’erano anche la montenegrina Danka Kovinic e la slovena Polona Hercog. La prima, alla ricerca degli ultimi punti per le Olimpiadi di Rio, ha perso all’esordio dopo un’autentica battaglia contro Petra Kvitova, arrendendosi solo per 7-5 al terzo. Inizialmente pareva un’impresa, ma a posteriori, dopo la sconfitta al terzo turno della ceca contro Shelby Rogers ha invece un po’ il sapore dell’occasione persa. La 25enne di Maribor  si è invece arresa al secondo turno a Barbara Strycova, n. 30 del seeding.

Prossima fermata, Wimbledon. Lo scorso anno a Church Road, in campo maschile – sempre senza considerare Djokovic che vinse il torneo – Cilic arrivò ai quarti, Karlovic e Troicki agli ottavi, mentre tra le donne anche la Jankovic si spinse fino agli ottavi. Si spera che anche questa volta l’erba dei Championship si confermi superficie più gradita della terra rossa per chi arriva dalla penisola balcanica.

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