Alexander Zverev: ”Non ci sono superfici che non mi piacciono” (audio)

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Alexander Zverev: ”Non ci sono superfici che non mi piacciono” (audio)

Alexander Zverev quest’oggi ha eliminato, dopo un’ora e trentuno minuti di gioco, il numero 42 del ranking Baghdatis per accedere alle semifinali dell’ATP 500 di Halle. In sala stampa ha parlato dell’importanza di un colpo basilare come il servizio e che effetto gli fa giocare in terra tedesca

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dal nostro inviato a Halle

Tra i giocatori della cosiddetta nuova generazione tu sei quello che ha giocato e vinto più match. Hai preso parte a tornei sul duro, sulla terra e sull’erba ottenendo buoni risultati.
Sì, insomma, per me non ha molta importanza su quale superficie sia. Ciò che conta riguarda me e come mi sento sul campo. Se sono a mio agio posso giocare bene su una superficie dura come su una morbida, non posso dire che ci sono superfici che non mi piacciono.

Oggi il servizio è stato un colpo fondamentale e lo hai sfruttato alla grande.
Sì, ho servito bene, le mie percentuali sono state piuttosto alte e ho fatto diversi ace nei momenti caldi del match e nel tie-break del primo set credo di aver giocato solo due seconde il che è molto buono. Quando giochi contro qualcuno come Marcos (Baghdatis, ndt) che è molto forte dalla linea di fondo, è fondamentale servire bene e oggi sono felice del modo in cui l’ho fatto.

Dopo aver vinto il tie-break hai incitato il pubblico e loro ti hanno supportato tantissimo, cosa significa per te?
Beh, mi diverto sempre quando gioco in casa, è bello avere il pubblico dietro che ti spinge soprattutto quando sei in un grande torneo. Mi piace giocare qui come ad Amburgo per questo gioco sempre questi eventi.

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