Wimbledon interviste, Novak Djokovic: "Quest'anno è diverso, sono il vincitore del Roland Garros"

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Wimbledon interviste, Novak Djokovic: “Quest’anno è diverso, sono il vincitore del Roland Garros”

Wimbledon, la conferenza stampa del detentore del singolare maschile, Novak Djokovic

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Come cambia la tua forma mentis in quanto campione in carica degli Open di Francia in relazione allo scorso anno in cui hai dovuto lavorare per questo torneo?
Sono sempre eccitato di tornare a Wimbledon. È un torneo che ho sempre sognato di vincere. Ogni volta che torno qui, anche se senza dubbio ogni anno è differente, rivivo quei ricordi di quando ero bambino e immaginavo di prendere parte a questo meraviglioso evento e di vincerlo un giorno. Anche se sono stato fortunato a raggiungere questo sogno di bambino e ho vinto questo torneo tre volte, sento ancora quel tipo di eccitazione come se fosse la mia prima volta. Senza dubbio la situazione quest’anno è diversa dagli altri anni perchè sto arrivando con un titolo al Roland Garros vinto per la prima volta. Questo mi da senza dubbio molta più fiducia per questo evento.

Come è stata la preparazione per questo Wimbledon? Non hai giocato nessun evento sull’erba. Hai fatto solo un match di esibizione a Boodles. Ti senti preparato?
Sono molti anni che non gioco tornei di preparazione a Wimbledon. Questo a causa dell’organizzazione dei tornei su terra molto impegnativa, soprattutto i primi sei mesi dell’anno in cui gioco così tanti match. Ma visto che due anni fa dovevi letteralmente passare dalla terra all’erba in due giorni, mi sembrava un po’ troppo. Ora almeno hai una settimana in mezzo in cui hai un po’ di tempo per riposare, adattarti all’erba e in caso giocare un torneo. Ho deciso di non giocarlo perché vincere il Roland Garros è stato indubbiamente uno dei momenti indimenticabili della mia carriera. Inoltre ho speso molte energie. Ho pensato che era necessario recuperare e riposarmi un po’ dal tennis e dopo tornare a preparami per Wimbledon. Quindi non è qualcosa che sto facendo per la prima volta, giocare l’unico evento dell’anno sull’erba qui a Wimbledon. Ho giocato un match, ho giocato molti punti in allenamento in questi quattro o cinque giorni, provando a stare sull’erba il più possibile.

Cosa sai del tuo avversario di domani? Fa differenza giocare contro un inglese qui?
Certo che la fa. Penso di non aver mai incontrato Ward prima. Ogni volta che incontro un giocatore per la prima volta, è sempre importante iniziare bene e non permettergli di avere delle opportunità. Sarà il primo match sull’erba immacolata. Questo è probabilmente uno dei match più speciali che puoi provare come giocatore di tennis. Sto aspettando per questo. So che lui non ha molto da perdere. Il campo centrale è una delle culle del nostro sport, sarà pieno, e potremo goderci un buon match.

Ieri a Nick Kyrgios abbiamo chiesto chi è il favorito. Lui ha risposto che sei tu. Tu chi pensi che sia?
Beh, ci sono sempre top player, che sono stati dominanti negli slam negli anni precedenti che si contendono il trofeo: Andy Murray, Roger, prima di tutto per via del loro ranking, per il loro modo di giocare e per l’aver vinto il torneo, soprattutto Roger, così tante volte. Dopo, penso ci sia Milos Raonic che sta giocando molto bene. Ha un gran servizio che è un gran vantaggio su questa superficie che è la più veloce che abbiamo. Anche Kyrgios è uno dei giocatori che potrebbe farcela. Penso che il campo sia totalmente aperto. Ma penso che la bellezza di uno slam e di questo sport è che parti sempre dalla stessa posizione di chiunque altro, combattendo per il trofeo come chiunque altro.

Traduzione di Alessandra Montenero

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