Wimbledon: Zverev può attendere, Berdych è ancora lontano

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Wimbledon: Zverev può attendere, Berdych è ancora lontano

Vittoria abbastanza semplice per Tomas Berdych nell’incontro più atteso di questa anomala domenica di Wimbledon. Alexander Zverev però non ha deluso, anche se è crollato nel finale

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[10] T. Berdych b.[24] A. Zverev 6-3 6-4 4-6 6-1 (dal nostro inviato a Wimbledon)

Stat Zverev Berdych

L’esordio nel centre court si sa che gioca brutti scherzi. Se poi sei un ragazzo che non ha neanche ventanni, magari con un grande futuro ma insomma il presente è ancora quello che è magari non sei ancora del tutto a tuo agio in un terzo turno di Wimbledon. Se poi dall’altra parte trovi Tomas Berdych, che non è e non sarà mai un Fab 4 ma se hai una classifica dal 5 in poi con te non ci perde facilmente, e che in fondo qui ha anche fatto una finale, allora la cosa più normale che ti possa capitare è perdere tre set a zero. Quindi Zverev farà bene ad essere contento del suo set vinto e del suo torneo e non angustiarsi più del dovuto per la sua uscita al terzo turno, perché se è vero che si era aperto uno spicchio di tabellone interessante è anche vero che Berdych ci avrà fatto caso anche lui e quindi starà attento a non farsi sfuggire la possibilità di arrivare, chissà, addirittura in semifinale.

Il ceco è partito approfittando dei timori del tedesco che teneva con qualche difficoltà il primo turno di servizio e perdeva il secondo, senza riuscire ad impensierire troppo Tomas quando rispondeva. La storia è andata avanti per due set, con Berdych che teneva tranquillamente i suoi turni e che infastidiva non poco il giovane tedesco quando rispondeva. Il break dell’ottavo game se l’aspettavano un po’ tutti, forse pure Zverev.

Quando la partita sembra ormai essersi incanalata verso una precisa direzione, forse complice – chissà – i boati che arrivavano dal lontano campo 2 (quello in cui Tsonga stava completando la sua rimonta contro Isner) forse distraevano il ceco. Che dopo non aver mai rischiato nulla sulla sua battuta la smarriva improvvisamente perdendo il servizio a zero nel quarto game e concedendo due palle break nel sesto. Riemergeva la buona stoffa del ragazzino, perché Berdych ci provava anche a recuperare rapidamente ma Zverev non mollava di un cm, trovando pure il tempo di rimproverare bonariamente uno spettatore troppo preso dal suo telefonino e di annullare tre palle per il controbreak nel settimo game.Ma tra gli urlacci di uno (Berdych che sbagliava il passante) e dell’altro (Zverev che cercava di caricarsi); tra un nastro fortunato e un servizio vincente che annullava la terza palla break di Berdych, Zverev entrava in affanno. Così alla quarta opportunità, che Berdych si guadagnava con un gran scambio, il tedesco restituiva il break tra gli “oooohhhh” di delusione di un pubblico che ormai faceva il tifo per lui (e per l’allungamento della partita: 70 sterline tanto costava il biglietto della Middle Sunday erano un po’ troppe per delle partite senza storia, Wimbledon o non Wimbledon).
Ci pensava Berdych a rincuorarli, giocando un decimo game disastroso, che cercava di recuperare troppo tardi. Il ceco andava 0/40 annullava i primi due set point ma al terzo scatenava l’urlaccio di gioia di Alexander.

In apertura di terzo set, dopo due game interlocutori, Zverev e Berdych decidono di replicare il settimo game del secondo, con nastri annessi e purtroppo per Zverev con la stessa conclusione, perché stavolta alla prima palla break, il ceco si porta sul 2 a 1 e servizio. Non si è arreso subito il tedesco che è riuscito a portarsi sul 40 pari nel game successivo, ma è stato bravo Tomas a non offrire più spiragli giocando con estrema regolarità il game. Chiuso quello, Zverev si è finalmente disunito, ha ceduto ancora la battuta e con quella il match.

Insomma non si può che ribadire quello che dicono tutti: Zverev sarà campione e già l’anno prossimo probabilmente sarà un serio candidato al titolo. Il ragazzo ha gioco, fisico, intelligenza e personalità, considerato che non è mai scontato riuscire ad adattarsi ad un palcoscenico così prestigioso. Il saluto finale del pubblico ha tanto l’aria di un appuntamento a cui il tedesco non mancherà.

Per quel che riguarda Berdych, sappiamo che queste partite riesce a portarle a casa. Sono le successive il suo problema.

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