Wimbledon, uomini: Roger Federer è in gran forma, Andy Murray di più

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Wimbledon, uomini: Roger Federer è in gran forma, Andy Murray di più

Andy Murray e Roger Federer superano senza problemi i rispettivi avversari e si avvicinano al loro appuntamento. Prestazione impressionante dello scozzese contro Nick Kyrgios. Lo svizzero supera Steve Johnson, dopo un avvio a rilento. Tsonga e Cilic i loro prossimi avversari

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[2] A. Murray b. N. Kyrgios 7-5 6-1 6-4 (da Londra Roberto Salerno)

Murray-kyrgios

Spaventosa dimostrazione di forza di Andy Murray che ha demolito il povero Nick Kyrgios. Lo scozzese ha forse pensato che non era il caso di dar fiducia ad un avversario che un giorno probabilmente vincerà da queste parti, anche se dopo oggi quel giorno non sembra tanto vicino. Murray ha avuto percentuali spaventose al servizio (84% di punti quando metteva la prima e un incredibile 74% con la seconda, considerate che il record è il 72& di Coric) non ha mai dovuto fronteggiare palle break ed è stato terribile anche in risposta facendo il punto praticamente ogni volta che Kyrgios non metteva la prima (l’australiano ha fatto solo tre punti quando ha servito la seconda e nei primi due set uno solo!). Con un avversario così in palla l’australiano ha già fatto miracoli a vincere dieci game ma chissà se questo aumenterà la sua frustrazione o lo consolerà. Infatti Nick non ha giocato male e i suoi dieci game li ha fatti perché anche se la partita è sembrata segnata da subito non ha “rotto” ma ha in qualche modo onorato la partita rifiutandosi ad esempio di cedere al primo match point conquistato da un Murray di nuovo pazzesco in risposta.

Wimbledon sarà anche una enclave dei “Remain” ma sono solo le Union Jack a sventolare nel Centre Court. Dopo lo spettacolo a metà dei primi due incontri forse il pubblico sperava in qualche emozione in più, ovviamente a condizione che alla fine fosse l’enfant du pays a prevalere. E in effetti la partita era cominciata sotto i migliori auspici, con i due che sembravano inscalfibili nei propri turni di servizio. Ma quando sembrava che dovesse essere il tiebreak a risolvere il primo set, Murray alzava il livello di attenzione e si portava o-40 giocando prima profondissimo in risposta e poi infilando Kyrgios a rete due volte con due splendidi passanti di rovescio. Nick metteva tre prima ma alla terza Murray riusciva a rispondere e a tirare poi un passante di dritto che Nick non controllava: 7-5.

Nel secondo set i guai cominciavano prima per Nick, che già al quarto game era costretto a cedere la battuta, ancora su un passante che non riusciva a rimandare dall’altra parte. Nel sesto game era un doppio fallo a portare Murray sullo o-40 e poi un errore di dritto di Nick mandava Murray a servire per il set, che lo scozzese chiudeva con due ace.

Il terzo set era deciso dal terzo game con Murray ancora incredibile alla risposta. Lo scozzese si portava sullo o-40 e da lì era una storia già vista: Nick recuperava due punti ma poi non metteva la prima e la partita si chiudeva sul dritto vincente di Murray. Il match point annullato nel nono game era giusto per dare un piccolo fremito ad un pubblico tutto occupato a sventolare bandierine.

Davvero impressionante lo scozzese, che arriva per la nona volta ai quarti di questo torneo – numero di tutto rispetto, Djokovic si è fermato ad otto – raggiungendo McEnroe e Sampras, non proprio due qualsiasi. Ma chiaramente è da adesso in poi che Murray non si deve distrarre. Se mantiene questo livello non ci sarà Federer che tenga.

Kyrgios esce dal match un po’ ridimensionato, non tanto perché abbia giocato male quanto perché l’avversario gli ha fatto capire la differenza che c’è tra un grandissimo giocatore e un Fab.

[3] R. Federer b. S. Johnson 6-2 6-3 7-5 (da Londra, Laura Guidobaldi)

Nella giornata forse più vibrante della quindicina londinese, Roger Federer non si fa sorprendere dall’americano Steve Johnson, superandolo 6-2 6-3 7-5. Eguaglia così il record di Jimmy Connors con 14 quarti di finale raggiunti all’All England Club. Non solo. Sale a 48 il numero dei quarti complessivi conquistati dallo svizzero negli Slam. Dopo un inizio con la spinta sull’acceleratore, l’ex n. 1 del mondo si trova a dover fronteggiare due palle break sul 2-2; si salva in entrambe le occasioni per poi salire 3-2. Tuttavia, lo statunitense cerca di spiazzarlo da fondo e, appena possibile, di farlo muovere tentando palle corte e back a sorpresa. Ecco che Federer spreca malamente una palla break ma, alla seconda occasione, non fallisce e allunga il passo sul 4-2 e servizio. Dopo aver rischiato di subire la controffensiva, trovandosi 0-30, lo svizzero recupera, allunga il passo sul 5-2 per poi intascare il primo set 6-2.

Il n. 3 del mondo non dà tregua a Steve neanche nel secondo set poiché sale ancora in cattedra strappandogli il servizio sul 2-1, per spiegare le vele sul 4-2. Intanto anche una “ballerina” – piccolo uccellino bianco e nero –  volteggia tranquilla su Centrale, distraendo Federer e Johnson e suscitando le risa e l’ammirazione del pubblico.  Il Centre court è gremito e applaude appassionatamente le “danze” dello svizzero che, nel frattempo, ottimizza ulteriormente il vantaggio andandosi a prendere anche il secondo parziale per 6-3. Il californiano cerca di farsi sentire, ottenendo due palle break sul 2-1. Federer salva la prima ma la seconda è a stelle e strisce, permettendo così al 26enne di Orange di allungare le distanze per la prima volta nel match salendo 3-1. Ma il vantaggio non dura a lungo poiché Steve concede immediatamente il controbreak al tennista di Basilea che si riavvicina 2-3. Roger pareggia i conti e i due procedono in equilibrio fino al 5-5. Lo svizzero gli infligge il colpo di grazia salendo ancora 6-5 e servizio. Per Johnson finisce qui. Roger Federer chiude l’incontro con il punteggio di 6-2 6-3 7-5 ed eguaglia così il record di Jimmy Connors accedendo per la 14esima volta ai quarti a Church Road. In tutto sono 48 i quarti raggiunti dal fuoriclasse svizzero negli slam. Il prossimo avversario sarà il croato Marin Cilic, vittorioso di Nishikori dopo il ritiro del giapponese per infortunio. Roger è avanti 5-1 nei precedenti e i due non si incontrano dal loro ultimo incontro allo US Open, l’unico match vinto dal croato. Ma gli exploit per Federer non si fermano qui. Vincendo oggi, eguaglia inoltre il primato di Martina Navratilova con 306 vittorie in carriera nei major.

Amo giocare sul Centrale. Sono stato fortunato perché ho giocato con due britannici e quindi questo ti assicura di disputare la partita sul Centre Court. Non so se giocherò ancora ne prossimi giorni sul centrale ma, forse, con la sconfitta di Novak questo mi permetterà di giocarci ancora“. La sconfitta di Djokovic provoca ora maggiore pressione allo svizzero? Ricorda la pressione provata nel 2009 al Roland Garros dopo l’uscita di Nadal per mano di Söderling?  “No, non provo assolutamente la stessa sensazione di sette anni fa. Mi ha sorpreso di più la sconfitta di Nadal al Roland Garros nel 2009 subita da Söderling che quella di Djokovic qui. Quella volta Rafa sulla terra stava totalmente dominando; e, anche se Novak ha vissuto successi fantastici nell’ultimo periodo, la prima settimana a Wimbledon è sempre molto complicata e difficile per tutti“.

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