ATP Umago: Martin non si ferma più, prima finale ATP e top 100

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ATP Umago: Martin non si ferma più, prima finale ATP e top 100

A Umago si può concludere una settimana da incorniciare per il tennis azzurro. In attesa di Fognini, il primo finalista è Andrej Martin che supera in due set combattuti l’argentino Carlos Berlocq e raggiunge per la prima volta in carriera l’ultimo atto di un torneo ATP

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Martin b. C. Berlocq 7-6(4) 6-4 (dal nostro inviato a Umago, Ilvio Vidovich)

La prima semifinale dei Croatia Open vede di fronte Andrej Martin e Carloq Berloq: per Martin si tratta della prima semifinale ATP in carriera, mentre per il 33enne argentino della prima ad Umago, dove ha giocato per la prima volta nel 2006 ed è all’ottava partecipazione. I due si sono incontrati solo una volta, proprio qui in Croazia nel 2014, e a vincere fu l’argentino con il punteggio di 7-6 6-3.

Che la posta in palio sia importante lo si capisce dal fatto che nei primi 8 giochi ci sono ben 6 break, 3 per parte. E pensare che prima di oggi Berlocq aveva perso il servizio solo 3 volte in tutto il torneo tanti quanti ne ha persi nella prima mezz’ora del match  e che Martin aveva salvato 30 palle break su 37 – mentre non ne salva nessuna delle 3 che deve fronteggiare nei primi 4 turni di battuta -. Il match stenta a decollare: lo slovacco fa qualche vincente di dritto, Berlocq cerca di variare il gioco per non dar riferimenti al micidiale fondamentale del n. 124 del mondo e di indirizzare gli scambi sulla diagonale di rovescio, dove può costringere sulla difensiva l’avversario. Dopo che finalmente entrambi han tenuto per una volta agevolmente il servizio, l’argentino difende con le unghie e con i denti la battuta nell’undicesimo gioco, annullando l’ennesima palla break e portandosi sul 6-5.
Si accomoda nel frattempo sugli spalti Zvonimir Boban, e l’ex calciatore del Milan viene subito informato dai suoi amici dell’ufficialità dell’acquisto di Higuain da parte della Juventus.
Ma le difficoltà manifestate da Berlocq nel game precedente sono il segnale che Martin sta salendo di livello: con un parziale di otto punti a zero tiene il servizio a zero e si porta 4-0 nel tie-break, soprattutto grazie ad alcuni vincenti di dritto, il suo marchio di fabbrica. Ma per portare a casa il primo set il 26enne di Bratislava si affida anche a delle capacità difensive inaspettate. Prima, nel punto che lo porta 5-1, recupera veramente di tutto, comprese una smorzata velenosa dell’argentino e il lob seguente. Poi ottiene il punto del 7-4 dopo una incredibile difesa da fondo e poi vincendo un entusiasmante corpo a corpo con Berlocq a rete. 7-6 Martin, e i suoi tifosi – che come nei giorni scorsi lo supportano incessantemente – possono esultare sulle tribune del “Goran Ivanisevic Stadium” .

È però passata un’ora e quarto di gioco, il che vuol dire che per Martin diventano più di otto le ore passate in campo ad Umago, ben tre più del 33enne argentino. Ed è così che la fatica, unita probabilmente ad un leggero calo mentale dopo la vittoria del primo parziale, si fa sentire all’inizio del secondo. Il n. 124 del mondo cerca ora di uscire dagli scambi prolungati, mentre Berlocq spinge in maniera più decisa impedendo a Martin di far esplodere il suo dritto. E dopo un iniziale scambio di break, il n. 87 ATP ne ottiene un altro che sembra possa essere decisivo per le sorti della frazione. Ma Andrej Martin è troppo vicino al sogno della sua prima finale ATP per mollare proprio ora e come nel terzo set contro Sousa nei quarti di finale, di nuovo alza d’improvviso il livello e comincia ad imperversare con il dritto. Berlocq è uno che non si arrende facilmente e lo dimostra annullando due palle del controbreak ed esultando in faccia a Martin per la bella stop volley che lo porta sul 4-2. Ma lo slovacco è letteralmente “on fire” ora: anche il servizio torna a fare male, ma soprattutto è tornato a martellare con il dritto e Berlocq non riesce ad uscire dalla morsa dell’impressionante spinta dello slovacco con quel fondamentale.

Combatte ancora l’argentino, ma la partita è girata: annulla due palle break nell’ottavo gioco, prima di capitolare alla terza, e poi sotto i colpi di dritto cede nuovamente il servizio nel decimo gioco al primo match point. 6-4 Martin, che esulta – per lui questa vittoria vale l’ingresso nei top 100 per la volta in carriera – e si prende i meritati applausi del Centrale e dei suoi tanti tifosi (“Li ringrazio tantissimo, mi hanno aiutato molto con il loro supporto nel tie-break e nella seconda parte del secondo set” dirà poi in conferenza stampa), pronti a sostenerlo anche domani in finale.

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