[1] F. Lopez b. R. Haase 6-4 7-5

Si dimostra cinico Feliciano Lopez nella finale del torneo di Gstaad, sconfiggendo Robin Haase in una partita che si è decisa su pochi punti. Lo spagnolo si aggiudica il primo torneo fuori dall’erba dal 2010 (quando aveva trionfato sul cemento di Johannesburg) e vince anche il suo primo torneo su terra battuta in carriera dopo tre finali perse sul rosso. Robin Haase può lamentarsi del fatto di essere sceso in campo ad appena 15 ore dal termine della propria semifinale, mentre Feliciano Lopez ha avuto circa 22 ore di riposo (il suo match di ieri è terminato ale 13 circa).

La partita, atipicamente per un match da terra battuta (anche se va considerata la notevole altitudine della città elvetica, più di 1000 metri sul livello del mare) è stata fortemente condizionata dal servizio e gli scambi lunghi non sono stati tanti quanti ci si aspetterebbe da un match su clay. Nel primo set entrambi i giocatori partono bene con la battuta, ma racimolano poco in risposta, Lopez perché non riesce a rispondere al servizio di Haase, l’olandese perché viene messo costantemente sotto torchio sulla diagonale sinistra dal dritto dell’avversario mancino. L’equilibrio si rompe sul 2-2, quando Feliciano sfrutta un passaggio a vuoto dell’olandese e si procura il break di vantaggio. Il set non vede altri colpi di scena, così Lopez se lo aggiudica 6-4. Il secondo parziale si apre con un avvio sprint di Haase, che si porta 3-0 con un break di vantaggio, ma poi Lopez contro-breakka. La partita si fa più aperta, ci sono più game che terminano ai vantaggi, ma fino al 5-5 non si vedono altri break. Nell’undicesimo gioco Haase va sotto 0-40 sul proprio servizio e lo cede a 30 subendo un passante dell’iberico sulla terza palla break. Feliciano concede il 30 pari nel dodicesimo gioco, ma poi si aggiudica i due punti successivi e così vince il torneo. Feliciano aveva già fatto una finale a Gstaad, nel 2006 e sul rosso non arrivava in finale dal torneo di Quito del 2015.