Pagelle: l'Italia s'è desta, ci avremmo scommesso!

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Pagelle: l’Italia s’è desta, ci avremmo scommesso!

La settimana dei trionfi di Fognini e Lorenzi è anche la settimana dell’ennesimo scandalo scommesse che travolge stavolta Marco Cecchinato. I “giovani” Lopez e Karlovic non mollano e nemmeno Venus Williams

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Siamo un popolo di Santi, poeti, navigatori e, Binaghi dixit, tennisti. Aggiungiamoci scommettitori e siamo a posto. Siamo i soliti noi di Ubitennis, che cerchiamo il pelo nell’uovo anche nella settimana della Storia, nella settimana in cui i due leoni azzurri hanno sbranato tutti gli avversari facendo sventolare alto il tricolore italico nel cielo di Croazia e Austria.

Fabio Fognini (7,5) è un fenomeno a prescindere e facciamo i bravi, applaudiamolo anche se ha vinto un torneo battendo i numeri 98, 64, 77 e 109 del mondo. Vincere non è mai facile, soprattutto se non lo fai quasi mai, non lo fai da due anni e stai vivendo una stagione abbastanza orribile. Il tenero pensiero rivolto a Flavia Pennetta in tribuna basterà a consolare la mogliettina dell’obbrobrio che sarà costretta ad esibire nel salotto di casa?

Comunque non sappiamo mai quale sia la giusta reazione quando vediamo vedere giocare Fognini così: dobbiamo essere felici per quello che fa o insultarlo perché non gioca così tutto l’anno? In ogni caso la speranza è l’ultima a morire, in fondo ventinove anni sono pochi se c’è qualcuno disposto a spendere 94,7 milioni di euro per un coetaneo argentino di Fogna che si diverte a buttare un pallone in fondo ad una rete…

Ma si, ventinove anni sembran pochi anche se poi ti volti  a guardarli e non li trovi più, ma andatelo a spiegarlo a Paolo Lorenzi (9) che no, non è un fenomeno, non ha il talento di Fognini e nemmeno il fisico adatto, ma dopo tante battaglie nel pane duro dei challenger si è meritato questa gioia. E fa niente se saremo costretti a sentire che il tennis italiano va a gonfie vele, che la storia siamo noi, che il movimento è in salute e che tutto va come deve andare ora che anche le Chichis hanno fatto pace (con tanto di diretta del doppio del ritorno in esclusiva su Supertennis). Ma si, volemose bene, in fondo anche la Fit si è ricordata che Camila Giorgi (7) è una nostra giocatrice e ha messo subito in risalto la sua vittoria contro Eugenie Bouchard (4) postando una foto sul sito federale con tanto di maglia azzurra e sponsor di supertennis: hai visto mai…

E fa niente, applaudiremo il giusto Fognini e Lorenzi, anche se le loro vittorie portano in dote meravigliosi affreschi del tipo che  “la nazionale è un elisir di successo” che produce i suoi effetti sui giocatori che “volano sulle ali proprio della settimana precedente“. D’altronde dopo aver battuto 5-0 l’Argentina ci sta che si voli sulle ali dell’entusiasmo…

E va bene, abbiamo parlato bene di tutti come nostro solito, ci resta di dire qualcosa sul povero Marco Cecchinato (S.V. perchè si è innocenti fino a sentenza definitiva). Povero, senza dubbio, perché se ci si ritrova a perdere una partita per guadagnare pochi spicci allora siamo proprio alla frutta. Eppure il siciliano ha messo in mostra un tennis che trai primi 100, lì dove si discute di qualcosa di più della mera sopravvivenza, ci può stare benissimo. E allora vogliamo pensare, ah come siamo buoni oggi, che il problema sia solo di ignoranza e mancanza di fiducia in se stessi.

Poi certo ci vorrebbero pagine per parlare della giustizia federale, che in questo caso non ha raggiunto gli apici spettacolari della vicenda Starace-Bracciali, ma che comunque fa un po’ di confusione tra sagra paesana e tennis professionistico. E fa sorridere, per non dire altro, leggere anche che questa sentenza sia un grande esempio di serietà della Fit che non ha esitato a squalificare il nostro migliore giovane: se sei un Bracciali o uno Starace a fine carriera, insomma, chi se ne frega…

Le gesta italiche ci hanno inevitabilmente rapito e così abbiamo poche righe per segnalare che Feliciano Lopez (7) ha preso una settimana di ferie dalle sue 200 amanti  (a Gstaad sono notoriamente freddine… o forse no, chi può dirlo, magari su Deliciano a 34 anni fanno questo effetto) e che Ivo Karlovic (7) ha perso il primo servizio della sua vita proprio quando è andato a servire per il suo primo titolo 500, il secondo torneo in una settimana che a 37 anni sarebbe stata una cosa folle, consegnandosi alla fine al redivivo e quasi irriconoscibile Monfils (7,5) dal nuovo look tricologico che pare quasi un Raonic qualunque. E invece no, purtroppo delle gesta memorabili di Siegemund, Konta e Wickmayer (8 a tutte sulla fiducia) saprete dai sapienti ed esaustivi articoli dei nostri prodi collaboratori: già l’immagine di Higuain vestito di bianco nero ci ha rovinato la settimana, costringerci pure a seguire un torneo femminile sarebbe stato troppo.

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