ATP Challenger Biella: Lorenzi non fa sconti e batte Volandri, avanti Gaio e Donati

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ATP Challenger Biella: Lorenzi non fa sconti e batte Volandri, avanti Gaio e Donati

Dopo la vittoria a Kitzbuhel, Paolo Lorenzi si aggiudica a Biella il derby toscano contro Filippo Volandri. Avanzano al secondo turno anche Matteo Donati e Federico Gaio. Escono di scena invece Gianluigi Quinzi, Andrea Arnaboldi e Alessandro Giannessi

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Primo turno del “Thindown” ATP Challenger di Biella, torneo con montepremi di 100mila dollari, che sorride ad un indomabile Paolo Lorenzi, davvero strepitoso per impegno e abnegazione, e perché no, anche per valore tecnico, dopo la convincente vittoria nel derby con Filippo Volandri. Paolino ha così risposto a chi sospettava che la vittoria della settimana scorsa al torneo ATP di Kitzbuhel lo avesse svuotato di stimoli e potesse arrivare un po’ scarico al match contro l’altro toscano, comunque osso durissimo ancora su terra. Ma Lorenzi non molla nulla, è un vero trattore, dentro e fuori dal campo, lo abbiamo visto allenarsi con la consueta serietà e convinzione, e poi il campo ci ha detto che non solo è in ottima forma atletica ma la vittoria a Kitzbuhel e il best ranking al numero 41 ATP ci hanno consegnato un Paolino al massimo della fiducia.

Primo set senza storia, Lorenzi sbaglia praticamente nulla e le accelerazioni di rovescio di Filo non fanno male. Dopo l’interruzione per una violenta ma breve pioggia qui a Biella, nella splendida cornice di un circolo davvero bello come questo de “I Faggi” gestito da Cosimo Napolitano, papà di Stefano (e della meravigliosa Nicole, vera anima del torneo, colei che tutto controlla), Volandri rientra in campo con un piglio diverso, e al sesto gioco brekka l’allievo di Galoppini, presente in tribuna, e pareggia i conti. Ma il terzo parziale è un altro monologo di Lorenzi, il cui livello tecnico è ottimo per i challenger ma comunque non strepitoso, ma atleticamente è un ragazzino anche a 34 anni, tatticamente sbaglia zero, e mentalmente, come si vede nel terzo set è assolutamente unico: pazientemente ricomincia a tessere la sua tela e la maggior voglia di vincere la partita fa la differenza. 6-1 per Lorenzi e nel secondo turno Lorenzi affronterà il vincente della sfida tra il nostro Gianluca Mager e il brasiliano Joao Souza, interrotta per oscurità sul punteggio di un set pari.

Coraggiosa e ricca di spunti di riflessione positivi la prova finora di Mager contro il forte brasiliano: dopo un primo set perso 7-5 concedendo una sola palla break e giocando alla pari contro il 177 del mondo (ex top 100), Gianluca andava sotto di un break anche nel secondo parziale e qui vediamo i progressi sul piano dell’atteggiamento e della tenuta mentale. Indietro 2-0 e servizio, annullava con grande grinta 4 palle del 3-0, che avrebbero di fatto sancito la fine del match, ha fortemente voluto rimanere il più possibile “in vita” e questo coraggio lo ha premiato perché al decimo gioco ha recuperato il break di svantaggio e poi ha giocato un tie break molto determinato trascinando così la sfida al terzo set che si giocherà oggi. Bene l’aspetto tatitico, Mager doveva spostare il pesante avversario ed ha provato a farlo con buoni risultati. I miglioramenti dal punto di vista mentale però dovranno ora essere confortati da progressi anche sul piano tecnico, con la risposta al servizio da sistemare insieme a tutti i fondamentali da migliorare costantemente.

Avanti anche Federico Gaio, in forma atletica smagliante, che ha superato il turno contro il cileno Lama: non inganni il fatto che Lama si è ritirato nel secondo set, sotto 4-0 nel punteggio. Primo set vero (infortunio alla spalla di Lama a metà secondo set), con il cileno che era costretto sempre a rincorrere la palla,e pur portandosi in vantaggio 2-0 subiva il ritorno prepotente di Gaio che dominava letteralmente il campo, tirando bordate da entrambi i lati, cercando ovviamente il rovescio dell’avversario che è il suo colpo più debole. Gaio, che dopo la vittoria del torneo di San Benedetto è salito alla posizione 213 ATP, nel secondo turno affronterà l’argentino Trungelliti che ha faticato non poco nel match con il nuovo azzurro Bahamonde, tennista concreto e ben dotato che presto (ha solo 19 anni) salirà alla ribalta. Primo set lottatissimo, con Bahamonde che si portava avanti 3-1 ma doveva fare i conti con la grinta del 26enne argentino (attualmente 126 del mondo, suo best ranking) che recuperava e poi giocava un tie break perfetto. Secondo set anch’esso equilibrato, Bahamonde sprecava 3 palle break consecutive nel terzo gioco, affrontandole con troppa prudenza, e qui il match psicologicamente prendeva una piega sbagliata per l’italiano, che di fatto perdeva un po’ di coraggio, pur continuando a sbagliare poco e Trungelliti finiva col vincere 6-4.

Ottima e convincente prova di Matteo Donati, che opposto all’ostico cileno Podlipnik Castillo, ha recitato la parte del mattatore, demolendo il suo avversario in un match che poteva avere anche un punteggio con maggiore scarto. Nonostante la classifica tra i due giocatori fosse simile (entrambi al momento intorno alla 170esima posizione del ranking) il livello è sembrato decisamente a favore dell’azzurro, allievo di Massimo Puci, che sta cercando di ritrovare le sensazioni positive che nel 2015 lo avevano portato alla ribalta, e anche quella condizione atletica necessaria per competere ad alto livello. Donati al secondo turno se la vedrà con Dusan Lajovic, 27enne serbo top 100 (è 71 ATP), giocatore completo ma un po’ incostante e siamo convinti che Donati potrebbe compiere l’impresa. Oggi Lajovic ha però giocato bene, eliminando il giovane predestinato russo Rublev in 2 set molto combattuti, recuperando nel tie break finale da 1-6.

Disco rosso purtroppo per Gianluigi Quinzi che affrontava un giocatore molto talentuoso ma che qualcosa regala come il bosniaco Brkic, che ha un livello di gioco superiore alla propria classifica, ma che è 366 del mondo a causa di qualche infortunio ma anche di problemi di tenuta mentale ancora da sistemare. Certo è che anche Gianluigi deve lavorare tanto, visto che comunque ancora non riesce a superare questi ostacoli, senz’altro insidiosi, ma da abbattere se si vuole emergere. Primo set negativo per il marchigiano seguito da Leitgeb, il suo coach, più che altro per non aver ben giocato i punti importanti del set; nel secondo parziale riscossa di Quinzi, prima di un terzo set da dimenticare non tanto per il punteggio (ci sta di perdere) ma per la poca resistenza opposta al proprio avversario. Cosa ci rimane di questo match? Senz’altro bisogna ancora lavorare sull’atteggiamento mentale del marchigiano, migliorare il servizio e cercare di essere più aggressivi, non basta più solo difendersi per vincere i match come da junior.

Prestazione sottotono di Alessandro Giannessi contro l’argentino Andreozzi, con l’azzurro che nel primo set ha anche giocato discretamente e non sfruttando 2 palle break che potevano raccontare un altro match, per poi subire il break all’ottavo gioco nell’unica occasione concessa all’avversario. Questo è stato il punto di svolta dell’intero incontro, qui Andreozzi ha preso fiducia e Giannessi è andato giù di morale e il secondo set quasi non si è giocato ed è terminato nettamente 6-1 per l’argentino.

Purtroppo fuori anche Salvo Caruso, che aveva comunque un match difficilissimo con il brasiliano Bellucci, che si è arreso ad un infortunio alla fascia addominale nel primo set.

Andrea Arnaboldi aveva di fronte uno dei russo in maggiore crescita, Karen Khachanov, già a 20 anni numero 95 del mondo, allenato da Galo Blanco, ed ha ben figurato, vincendo il primo set ma poi cedendo alla sostanza e alla qualità del suo avversario che tira forte e dentro le righe, e sbaglia poco mostrando una buona solidità, nonostante qualche sbalzo di umore qua e là. Ottima però la prova dell’azzurro nei primi 2 set, giocati alla pari, purtroppo meno bene nel terzo set dove Arnaboldi ha ceduto un po’ anche sul piano mentale più che su quello atletico.

Il padrone di casa Stefano Napolitano tornerà in campo oggi, programmato come secondo incontro dalle 11, avanti di un set e 3 pari nel secondo contro il promettente svedese di origini etiopi Elias Ymer. Stefano, al suo best ranking di 256 ATP, al momento sta facendo un’ottima prova, è forse il più maturo dei nostri giovani, quello con il progetto più coerente, e non diciamo questo dai risultati, ma soprattutto dai miglioramenti lenti ma costanti del suo gioco. Ora si alza l’asticella e vediamo cosa succede, a partire dal match odierno. Al momento non si vede la differenza d 100 posizioni di classifica tra i 2 ragazzi, staremo a vedere oggi e siamo molto curiosi.

Risultati primo turno:
G. Andreozzi b. A. Giannessi 6-3 6-1
[2] T. Bellucci b. S. Caruso 3-2 rit.
[6] A. Martin b. C. Lindell 6-3 6-3
[1/WC] P: Lorenzi b. F. Volandri 6-0 3-6 6-1
[SE] A. Karatsev b. [8] D. Brands 6-1 6-7(9) 6-1
[Q] T. Brkic b. [WC] G. Quinzi 6-3 2-6 6-1
[3] D. Lajovic b. A. Rublev 6-4 7-6(7)
M. Donati b. H. Podlipnik-Castillo 6-3 6-4
F. Gaio b. G. Lama 7-5 4-0 rit.
[Q] V. Galovic b. M. Linzer 4-6 6-3 6-2
[4] C. Berlocq b. [Q] A. Collarini 7-5 6-3
[5] K. Khachanov b. A. Arnaboldi 3-6 6-3 6-1
[7] M. Trungelliti b. [Q] F. Bahamonde 7-6(0) 6-3
E. Lopez-Perez b. N. Kicker 7-6(6) 4-6 7-6(5)

Alessandro Zijno

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