Federer addio a Rio e stagione finita: "Devo curare il ginocchio" (Crivelli). Addio ai Giochi, Federer intravede il viale del tramonto (Semeraro). Federer niente Rio, annata finita (Viggiani)

Rassegna stampa

Federer addio a Rio e stagione finita: “Devo curare il ginocchio” (Crivelli). Addio ai Giochi, Federer intravede il viale del tramonto (Semeraro). Federer niente Rio, annata finita (Viggiani)

Pubblicato

il

 

Federer addio a Rio e stagione finita: “Devo curare il ginocchio” (Riccardo Crivelli, Gazzetta dello Sport)

Un ciclone con pesanti nuvole nere. Un tremendo uragano in una stagione di per sè già tremenda, e che indirettamente finisce per impoverire un’Olimpiade fin troppo carica di problemi. L’annata di Roger Federer è finita: niente Giochi di Rio, addio al sogno di conquistare l’unico alloro mancante di una carriera strabiliante, il successo olimpico in singolare; niente Us Open, lo Slam dei cinque trionfi consecutivi (2004-08) e un obiettivo sempre vivido, perché appena l’anno scorso gli sfuggì solo in finale; soprattutto, una pesante ipoteca sul futuro di una divinità immortale che però 1’8 agosto (scherzo del destino, in pieno torneo a cinque cerchi) compirà 35 anni. Nello scarno comunicato con cui lo svizzero, attuale numero 3 del mondo, ha comunicato la decisione sul suo profilo Facebook, si legge la speranza, quasi la certezza, di un ritorno a pieno regime a inizio 2017, ma solo il tempo conosce il destino del vincitore di 17 Slam.

E’ pomeriggio inoltrato quando Federer affida le sue parole alla Rete: «Cari tifosi, sono molto dispiaciuto di annunciare che non potrò rappresentare la Svizzera ai Giochi di Rio e che perderò anche il resto della stagione. Considerate tutte le opzioni dopo aver consultato i medici e il mio team, ho preso la decisione molto difficile di porre fine al mio 2016 perché ho bisogno di una più intensiva riabilitazione del mio ginocchio sottoposto ad operazione chirurgica. I medici mi hanno detto che se voglio giocare ancora sul Tour libero da infortuni nei prossimi anni, come ho intenzione di fare, devo dare al mio ginocchio e al mio corpo il giusto tempo per recuperare. L’amore per il tennis, la competizione, i tornei e certamente per voi, i tifosi, rimane intatto. Sono motivato per tornare forte, in salute e in forma per il 2017».

Dunque, è il ginocchio sinistro operato il 3 febbraio al menisco dopo la famosa caduta in bagno in Australia per accudire le gemelle, a non aver messo giudizio. In pratica, giocare a spizzichi e bocconi non permette una completa guarigione e solo uno stop prolungato (ma attivo) consentirà il recupero completo. E’ certo, inoltre, che Roger avesse avvertito fastidio già nei giorni di Wimbledon, e quindi appaiono profetiche le parole che pronunciò dopo la sconfitta in semifinale con Raonic, in cui scivolò a metà quinto set sollecitando proprio quel ginocchio: «Non conosco se l’infortunio richiederà un giorno di riposo, tre o qualcuno di più». Era già previsto che saltasse Toronto, ma l’Olimpiade è una mazzata. Ora affronterà subito due settimane di fisioterapia, poi si allenerà come dovesse proseguire la stagione, perché l’arto ha bisogno di lavorare, ma senza lo sforzo delle partite. Per Fed, è un anno orribile: l’operazione, il virus, la schiena, la rinuncia al Roland Garros dopo 65 Slam consecutivi, nessun torneo vinto come non gli capitava dal 2000. Soprattutto, va in fumo l’obiettivo cui teneva di più insieme al sempre anelato 18 Slam, che da quattro anni, dalla semifinale maratona persa contro Del Potro, lo accompagnava con la dolce ossessione della vittoria a ogni costo: l’oro olimpico individuale (…)

——————————————–

Addio ai Giochi, Federer intravede il viale del tramonto (Stefano Semeraro, La Stampa)

Quello scivolone durante la semifinale di Wimbledon non era cosa da lui. Lo si era capito. Lo aveva capito lui per primo. «E stata una caduta strana», aveva detto Roger Federer dopo la sconfitta contro Milos Raonic. «Adesso il ginocchio è okay, ma per capire come sto devo aspettare domani». Invece il domani per ora non c’è: il Genio ieri ha annunciato via Facebook che salterà le Olimpiadi e il resto della stagione 2016 per curarsi il ginocchio che evidentemente dopo l’operazione al menisco di febbraio non è del tutto guarito. Quel match di Wimbledon resterà l’ultima samba triste di una stagione segnata da malanni e infortuni, la prima con 0 tituli dopo 15 anni, di buono c’è che il Genio ha spiegato che di ritiro definitivo non se ne parla. Del resto pochi giorni fa aveva confermato la sua partecipazione alla Hopman cup nel gennaio del 2017. Che a questo punto (corna, scongiuri) potrebbe diventare il suo ultimo anno a pieno regime.

«Sono molto dispiaciuto di annunciare che non rappresenterò la Svizzera alle Olimpiadi e che non parteciperò al resto della stagione», si legge nel post. «Tornerò nel 2017» «Sentiti i medici ho deciso di prendere questa decisione difficile perché ho bisogno di una riabilitazione più lunga in seguito alla mia operazione. I dottori mi hanno spiegato che se voglio giocare sul circuito senza infortuni per qualche altro anno, come è mia intenzione, devo dare sia al mio corpo sia al mio ginocchio il tempo necessario per recuperare dura, questa esperienza mi ha però fatto realizzare quanto sono stato fortunato nel corso della mia carriera ad aver subito così pochi infortuni. Sono più motivato che mai e penso già a impiegare tutte le mie energie per ricominciare a giocare in piena salute un tennis d’attacco nel 2017». Federer compirà 35 anni l’8 agosto, proprio durante il torneo olimpico, alla fine anche il suo fisico quasi alieno inizia a perdere colpi.

Oltre al problema al ginocchio (2 mesi di stop), che si era procurato sguazzando nella vasca con una delle gemelline, nel 2016 ha dovuto combattere anche contro un virus prima di Miami e soprattutto con la lombalgia che lo ha tormentato a Roma e costretto a rinunciare al Roland Garros. Nei giorni scorsi ha presentato la sua nuova racchetta, l’ultimo modello della carriera hanno fatto sapere dalla Wilson, fra l’altro dipinta in un total black elegante ma un po’ funereo. Alla sua bacheca da favola (17 Slam, 88 titoli) due anni fa è riuscito in extremis ad aggiungere la Coppa Davis, dovrà invece fare a meno dell’oro olimpico, che ha si vinto in doppio a Pechino nel 2008 ma solo accarezzato in singolare nel 2012 quando perse in finale da Murray. A Sydney 2000 conobbe sua moglie Mirka, per il resto i Giochi per lui sono stati spesso una delusione (…)

——————————-

Federer niente Rio, annata finita (Mario Viggiani, Corriere dello Sport)

«Cari fan…» . Ahi, ahi: pessime notizie per i suoi tifosi e per gli amanti del bello nel tennis. Cattive nuove da Roger Federer, costretto a chiudere anzitempo l’annata: niente Olimpiade a Rio (sarebbe stata la quinta), niente US Open (dopo sedici partecipazioni consecutive), nient’altro per questo 2016 che quindi l’ex numero 1 chiuderà senza vincere alcun torneo (dal 2001 ne aveva vinto almeno uno). I suoi problemi sono al ginocchio sinistro, quello operato dopo gli Australian Open e nuovamente dolorante nella semifinale persa a Wimbledon contro Milos Raonic. Era i127 luglio, un mese fa quindi: da allora Federer non ha più giocato un match e nei giorni scorsi aveva rinunciato al torneo di Toronto, che avrebbe dovuto servirgli come preparazione a Rio, dove lo svizzero era atteso da singolare, doppio (con Stan Wawrinka, che però s’era appena fatto scappare un «Decideremo…») e doppio misto (con Martina Hingis).

L’annuncio dello stop è arrivato ieri su Facebook, la decisione è stata presa dopo un ultimo consulto con lo staff medico e il team: «Ho bisogno di una riabilitazione maggiore. I medici mi hanno consigliato che se voglio giocare per un altro paio di anni, come ho intenzione di fare, devo dare al mio ginocchio e al mio corpo il giusto tempo per guarire del tutto. E dura perdere il resto dell’anno, tuttavia il lato positivo è che questa esperienza mi ha fatto capire quanto sono stato fortunato in tutta la mia carriera, in cui ho avuto a che fare con pochi infortuni (…)

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement