Nonostante sia ancora fisicamente a Toronto per vincere la sua quarta Rogers Cup, il n.1 del mondo Novak Djokovic ha già la mente proiettata a Rio De Janeiro, dove disputerà le terze olimpiadi in carriera. Il 12 volte campione Slam non è dunque affatto preoccupato del virus Zika e anzi mette in dubbio l’onestà dei tennisti che si sono ritirati per tutelare la propria salute da questa malattia.

“La mia decisione è di andare ai Giochi Olimpici perché dalle informazioni che ho la situazione non è così pericolosa come alcuni l’hanno presentata”, ha sottolineato Nole, che poi è passato all’attacco “Certo c’è sempre la possibilità di ammalarsi ma penso che forse tutto questo scalpore attorno al virus sia stato creato con altri intenti. Non mi voglio addentrare però nella questione. Per me è sicuro abbastanza e quindi andrò”.

Svariati giocatori e giocatrici di primo piano come Tomas Berdych, Milos Raonic, Simona Halep e Karolina Pliskova hanno dato forfait ai Giochi Olimpici a causa di Zika. Raonic in una recente intervista si è tuttavia praticamente contraddetto, sostenendo di aver preso tale decisione per avere un calendario meno fitto e poter “dare il massimo in altri tornei”. La ITF, per bocca del suo presidente David Haggerty, ha fornito rassicurazioni ai giocatori  riguardo alle precauzioni per limitare i rischi alla salute degli atleti e ha ribadito che non ci sono ragioni per “annullare o rimandare le Olimpiadi”.