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Se in campo è ancora, per gran distacco, il numero uno al mondo, e il Masters 1000 Toronto lo ha appena confermato (al netto delle assenze), Novak Djokovic è costretto a rincorrere nella battaglia dei social network.

Non è niente di ufficiale o agonistico, non c’è alcun premio e nessun punto buono per il ranking ATP, ma i social rappresentano comunque il più potente strumento di comunicazione in mano ai singoli individui nell’epoca contemporanea, oltre che un oggettivo indice di popolarità. Anche i tennisti, come gran parte delle personalità, sportive e non solo, li utilizzano per dialogare con i propri fan e riservare annunci importanti in merito alla loro carriera, alla programmazione agonistica, alla vita privata.

E allora, approfittando della settimana antecedente un appuntamento “mondano” come il torneo olimpico di Rio, ci siamo detti: perché non stilare la classifica della popolarità sui social network nel tennis maschile? Abbiamo preso in considerazione i tre principali social network, Facebook, Twitter e Instagram, e analizzato il seguito degli attuali componenti della Top ten del ranking ATP. Premessa: abbiamo effettuato il rilevamento alle ore 19 del 4 agosto 2016, dunque i dati che pubblichiamo non coincideranno con quelli reali nel momento in cui leggerete questo articolo. Tanto per fare un esempio, su Facebook Djokovic cresce di 2 “like” al minuto, mentre Rafael Nadal e Roger Federer hanno un passo leggermente meno rapido. I dati, però, sono utili a capire le distanze fra i protagonisti.

Il re assoluto dei social è lo spagnolo: Rafa si può consolare delle ultime tribolate stagioni con oltre 27 milioni di follower (e “like”) totali (molti dei quali, ovviamente, coincideranno fra i tre canali). Il vantaggio sul secondo, manco a dirlo la sua nemesi Roger Federer, è significativo: oltre quattro milioni.

Ma dove Rafa fa la differenza sullo svizzero? No, non è l’amata terra rossa, bensì Twitter: sul social dei cinguettii, lo spagnolo allunga in maniera sensibile, con oltre 10 milioni di follower, 4,6 in più di Federer, che nella singola classifica è dietro anche a Djokovic. Equilibrata è la sfida su Facebook, il più “vecchio” dei social: nel regno di Mark Zuckerberg la differenza tra i due storici rivali è di circa 120.000 “like”, un’inezia, sempre a favore di Nadal. Su Instagram, invece, l’attuale numero uno al mondo piazza la zampata con oltre 2,6 milioni di follower, mentre Nadal scivola al terzo posto. Essendo questo un social più giovane rispetto a Facebook, il serbo non ha patito lo svantaggio degli anni in cui lo spagnolo e lo svizzero dominavano, come accaduto invece su Facebook.

E gli altri? Al quarto posto, ma non sarà certo una sorpresa, c’è Andy Murray, alle spalle degli altre “Fab” in ciascuno dei social. Il campione di Wimbledon attende di sfondare quota 1 milione su Instagram, ma è ancora lontano dalla quota totale di 10 milioni. Chissà che le recenti immagini con il trofeo più ambito del tennis fra le mani non possano aiutarlo nella rimonta. Dietro ai quattro protagonisti degli ultimi anni c’è un giocatore che, sì, ha vinto poco, ma in quanto a simpatia e amore del pubblico è secondo a pochi: Jo-Wilfried Tsonga si arrampica sino alla quinta posizione, vicino ai 2 milioni di follower, per poco davanti a Stan Wawrinka. Sui social, dunque, i due Slam di differenza non pesano. Scendendo nella Top ten, al settimo posto il recente finalista di Toronto, Kei Nishikori, il quale attinge allo sterminato bacino d’utenza asiatico ma, proprio per questo, si ferma “solo” a 1,16 milioni. Più indietro Milos Raonic e Tomas Berdych, di certo due personaggi non irresistibili, e Dominic Thiem, lontanissimo con i suoi 236mila fan totali ma appena entrato nel gotha del tennis mondiale.

Alcune note curiose: monitorando le rispettive pagine ufficiali nell’arco di 24 ore, si rimane impressionati dal ritmo di crescita dei “Fab four”. Nadal registra quasi 20mila follower al giorno su Twitter, come Djokovic, mentre Federer 10mila. Più bassa la crescita sugli altri due canali. Sorprende anche in questo campo, e in negativo, Tomas Berdych: su Facebook solo 6 “like” in due giorni…

Questa classifica non c’entra nulla con il tennis giocato, quanto piuttosto con la sfera della vita pubblica e privata, seppure sia innegabile che vittorie e sconfitte contino, anche e soprattutto, nel volubile mondo del web. Non ci resta che concludere così: se avete gradito questo articolo, condividetelo sui vostri canali social!