Rio 2016, semifinali maschili: del Potro, Nadal, Murray e Nishikori, quattro uomini inseguono il loro sogno

Olimpiadi

Rio 2016, semifinali maschili: del Potro, Nadal, Murray e Nishikori, quattro uomini inseguono il loro sogno

Semifinali da sogno al torneo olimpico tra due europei, un asiatico e un americano. Considerata l’assenza di Federer di meglio non potevamo avere, degno epilogo di un torneo davvero emozionante

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Si è parlato a lungo della consistenza del torneo olimpico ma è difficile pensare a due semifinali migliori di quelle che ci apprestiamo a seguire. Certo, gli incontentabili rivolgeranno un pensiero sospirante agli svizzeri, qualcun altro non farà che sottolineare che senza il numero 1 del mondo le olimpiadi non hanno fatto altro che ribadire quanto siano un torneo meno rilevante di qualche “mille” ma non saranno le emozioni a mancare stasera. E neanche i motivi di interesse, perché in qualsiasi modo finiscano, tra un po’ si scriveranno un paio di pagine della storia del tennis.

Cominciamo dalla prima semi, quella che vedrà opposti i due grandi cronici convalescenti del nostro sport. Se del Potro è stato sempre tormentato dai suoi polsi Nadal non è certo il ritratto della buona salute ed entrambi tornavano a giocare dopo pause e incertezze abbastanza consistenti. Come mille volte ricordato Nadal non giocava dalla sfortunata esibizione al bois du Boulogne, quando fu costretto a ritirarsi dopo aver superato un facile secondo turno. Rivedere il maiorchino competere – e addirittura vincere anche la storica medaglia d’oro del doppio – è stata una grande soddisfazione mista a sorpresa, perché il grande spagnolo meritava questa soddisfazione. Se Rafael dovesse vincere l’oro, superando prima del Potro, poi uno tra Nishikori e Murray, diventerebbe il primo essere umano a vincere due volte la medaglia d’oro alle olimpiadi, cosa che aggiungerebbe argomenti a chi lo vuole in cima ai tennisti di ogni epoca. Ma anche la semplice medaglia d’argento, cosa che raggiungerebbe vincendo oggi, sarebbe un miracolo sportivo, oltre che un’impresa leggendaria.
Dall’altra parte della rete però, Rafa incontrerà uno che in quanto ad emozioni non ne promette di meno. Tutti abbiamo pianto con lui e Nole dopo la meravigliosa vittoria nel primo turno di questa olimpiade. E tutti, chi più chi meno, abbiamo trascorso questo lungo calvario di Palito, scettici e commossi, probabilmente non credendo di poterlo rivedere alle soglie di un traguardo che sarebbe incredibile. Non solo per lui, ma per l’intera Argentina, che mai ha raccolto a livello nazionale le glorie dei suoi singoli grandissimi tennisti, sarebbe un miracolo. E migliorare il meraviglioso e sfortunato risultato di quattro anni fa per del Potro forse significherebbe più di qualsiasi oro.

I due arrivano allo scontro di oggi dopo aver vinto 4 partite particolarmente significative. Nadal ha esordito nel torneo superando facilmente sia Delbonis che Seppi e poi ha faticato nel primo set contro Simon. Le difficoltà sono arrivate ai quarti quando, forse con la complicità della torcida, ha ceduto di schianto il primo set ad un indemoniato Bellucci. Rafa è stato bravo a mantenere alta l’attenzione del secondo set, quando ha approfittato di un calo di tensione del brasiliano, che ha giocato malissimo il game che poteva portarlo sul 5 pari del secondo set.  Ma per fortuna Rafa potrà infortunarsi quanto vuole ma una cosa non potrà mai perdere: la grandissima forza mentale che ha contraddistinto, forse più del suo dritto, la sua meravigliosa carriera.
Ma parlando di forza mentale, Juan Martin non è certo da meno. Il modo con cui al fotofinish ha superato il numero 1 del mondo è soltanto l’ultima prova di un giocatore che non crede di essere inferiore a nessuno e che scende in campo sempre sorpreso di non essere lui a fare l’ultimo punto. del Potro ha penato sia contro Sousa che addirittura contro Taro Daniel, che ha però poi travolto dopo il primo set perso al tiebreak. Contro Bautista Agut è arrivata una vittoria che forse vale persino di più di quella contro Nole, perché lo spagnolo non lo batti per caso. Ma di nuovo delPo è stato implacabile nei momenti decisivi dei due set.
I precedenti tra Rafael e Palito sono ovviamente datati e risentono dell’assenza dal circuito dell’argentino. È avanti Nadal 8 a 4 ma l’ultimo match, quello del 2013 a Shanghai, lo vinse del Potro abbastanza nettamente. E quello era un Nadal al vertice del ranking, non questo di oggi. Pronostico ovviamente incertissimo, forse l’unica cosa che si può dire è che difficilmente si finirà rapidamente.

Precedenti

2013 Shanghai Masters SF Hard del Potro 6-2 6-4
2013 Indian Wells Masters F Hard Nadal 4-6 6-3 6-4
2011 Spain v Argentina – DC WG – F 0 Clay Nadal 1-6 6-4 6-1 7-6(0)
2011 Wimbledon R16 Grass Nadal 7-6(6) 3-6 7-6(4) 6-4
2011 Madrid Masters R16 Clay Nadal W/O
2011 Indian Wells Masters SF Hard Nadal 6-4 6-4
2009 US Open SF Hard del Potro 6-2 6-2 6-2
2009 Canadian Masters QF Hard del Potro 7-6(5) 6-1
2009 Miami Masters QF Hard del Potro 6-4 3-6 7-6(3)
2009 Indian Wells Masters QF Hard Nadal 6-2 6-4
2007 Queen’s R32 Grass Nadal 6-4 6-4
2007 FO – RG R128 Clay Nadal 7-5 6-3 6-2
2007 Miami Masters R16 Hard Nadal 6-0 6-4

Seconda semifinale che regge tranquillamente il confronto con la prima, perché Andy Murray e Kei Nishikori partiranno probabilmente entrambi da favori nell’ultimo atto del torneo. Ma a parte questo entrambi, proprio come Nadal e del Potro, concorrono non tanto per la loro ennesima finale quanto per diventare leggendari.
l detentore del titolo olimpico Andy Murray torna in campo sotto il cielo di una Rio de Janeiro finalmente baciata dal sole, per difendere l’oro conquistato tra le mura di casa 4 anni fa a Londra. Lo scozzese – sarebbe meglio dire il britannico per l’occasione – affronta Nishikori,  accompagnato da quella serenità un po’ malinconica che sovente esprime dagli occhietti vispi del samurai in missione. Il cosiddetto sport del Diavolo esprime ancora una volta la propria versione più sadica e imprevedibile, foriera di immensa gioia e contemporaneo atroce dolore. Chissà, forse è proprio questo il tennis più vicino allo spirito olimpico cui si possa aspirare. E se il meteo di questo inverno brasiliano sembra più che mai incerto in questi giorni, poche sono invece le incertezze circa il probabile esito di questo incontro, in cui Murray parte ovviamente da favorito.
Murray dopo aver perso a Pechino contro Yen-Hsun Lu, ha infilato dieci vittorie di fila. Cosa riuscita anche a Nadal a dire il vero, ma con la differenza che lo spagnolo ha saltato Wimbledon. Vale per lui quello che vale per Rafa, vincere qui significherebbe entrare nella storia, anche se a differenza di Rafa il buon Andy non è proprio tra i papabili per l’inutile scettro di più grande di sempre. Ma il vincitore di Wimbledon, soprattutto dopo l’eliminazione di Djokovic, rimane il favorito d’obbligo anche se è tornato ai vizi che sembrava aver perso tra Roma e Wimbledon, cioè quello di rimettere in gioco avversari che sembravano già battuti. Dopo aver ceduto addirittura otto game consecutivi a Fognini, ed essere risalito dallo 0-3 nel terzo set, è riuscito a far peggio contro Johnson, trascinato fino al tiebreak del terzo, ma che era andato a servire addirittura sul 4 a 3 a suo favore.
Ma anche Nishikori è alla ricerca del suo sogno personale. L’emotivo giapponese è sopravvissuto solo grazie all’incredibile scempio di Gael Monfils, che si era torvato 4 a 0 e poi 6-3 nel tiebreak decisivo. Un buon segno il fatto che Kei non abbia tremato quando ha dovuto tirare il suo dritto, che lo abbandona quasi regolarmente nei momenti caldi del match, ma Kei doveva già essere a casa e invece si giocherà oggi le sue chanches contro Andy.
I precedenti non depongono a favore del giappone, visto il pesante 1 a 6, ma l’ultimo incontro Kei lo ha perso solo 6-3 al quinto, magari riuscirà a far meglio. Quello che è certo è che sarà spinto dall’intero Giappone, cosa che magari potrebbe pure essere controproducente.

2016 Great Britain v Japan – DC WG – R1 0 Hard Murray 7-5 7-6(6) 3-6 4-6 6-3
2015 Canadian Masters SF Hard Murray 6-3 6-0
2015 Madrid Masters SF Clay Murray 6-3 6-4
2014 ATP World Tour Finals 11 Hard Nishikori 6-4 6-4
2013 Brisbane SF Hard Murray 6-4 2-0 rit.
2012 Australian Open QF Hard Murray 6-3 6-3 6-1
2011 Shanghai Masters SF Hard Murray 6-3 6-0

(ha collaborato D.V.)

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