ATP Challenger Manerbio: a Donati il derby con Volandri. Ymer supera Eremin

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ATP Challenger Manerbio: a Donati il derby con Volandri. Ymer supera Eremin

Il tabellone principale non regala sorprese oltre alla vittoria di Matteo Donati al termine di una partita spettacolare contro Filippo Volandri. Ymer e Ungur avanti tutta, a De Schepper basta l’esperienza

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dal nostro inviato a Manerbio, Luca Goffi

Nella mattinata che introduce al tabellone principale del Challenger di Manerbio ecco concludersi i match di qualificazione. A sorridere sono l’italiano Trusendi che la spunta sul redivivo Portero per 6-3 5-7 6-4 ed Eysseric che chiude i conti in scioltezza dopo il tiebreak del primo set (7-6 6-1). Risultato analogo per Mektic, mentre il lituano Grigelis annienta il malcapitato Malla per 6-2 6-1.

Va finalmente in scena sul centrale il primo incontro del main draw tra De Schepper e Cachin. De Schepper soffre, rimane aggrappato con le unghie al secondo set e sfruttando la propria esperienza vince un terzo parziale al fotofinish. L’argentino Cachin invece, si è aggiudicato con merito il primo set, riuscendo a scherzare i limiti del proprio avversario, evidenziando dunque la scarsa mobilità del “gigante dai piedi di argilla” ma soccombendo al termine di un finale thrilling. Fasi iniziali di studio con i due tennisti che rispondono colpo su colpo, il francese vive un avvio contratto, rimane aggrappato ai turni di servizio grazie a prime lavorate ma patisce gli scambi lunghi ed i cambi di ritmo repentini del ventunenne di Cordoba. D’altro canto la strategia di Cachin è chiara e semplice nelle intenzioni: sfiancare il colosso avversario. Perciò il tennista argentino prende in mano lo scambio sin dalle battute iniziali e varia il gioco. Così un De Schepper a corto di fiato e dai colpi corti, capitola alla seconda palla break del quinto gioco con una steccata clamorosa. Cachin continua a lavorare ai fianchi, il francese barcolla, perde lucidità, spreca una clamorosa palla del controbreak nel decimo gioco e con un dritto in corridoio regala da autentico gentleman (attitudine non troppo lodevole nello sport) il set. Nel set successivo De Schepper innalza il proprio rendimento, trova più profondità, al resto ci pensa Cachin andando spesso fuori giri. Si procede senza break sino all’ottavo gioco. L’argentino si avviluppa intorno ai propri errori gratuiti di dritto, il colosso di Bordeaux d’altro canto quando attacca la rete è spesso efficace e stiloso dunque mette la freccia e supera agevolmente Cachis. Il giovane argentino conclude il parziale da “vorrei ma non posso” prima risolvendo con autorevolezza tre palle set consecutive, infine sgretolandosi sul più bello con due errori sanguinosi che costano il 6-3. Il terzo set segue il canovaccio dei primi due: equilibrio costante, De Schepper mostra lampi del proprio talento soprattutto quando vince da autentico giocoliere duelli decisivi a rete. Proprio quando si scorge all’orizzonte il tiebreak ecco che ventunenne argentino cede alla pressione emotiva, così smarrisce quella racchetta che per larghi tratti del parziale è sembrata essere una “clava” e gli ha consentito di servire con grande profitto. E crolla con un rovinoso doppio fallo. Al primo match point, De Schepper cala il sipario con un ace terrificante che gli vale il 7-5 finale.

Si passa dunque da un rovescio ad una mano all’altro: da quello barocco ma poco concreto di De Schepper a quello da consegnare ai posteri di Filippo Volandri. Il derby italiano tra il giovane in rampa di lancio Matteo Donati (vittorioso 6-3 7-6) e l’evergreen Filippo Volandri è piacevole ed avvincente. A dispetto del 6-3 di fine set in favore di Donati i due tennisti danno vita ad una sfida di qualità, dominata dal bel gioco. Il punto che vale il break del 3-1 è suggellato da un dritto del ventunenne di Alessandria che non ammette repliche. Degno di menzione è il punto che vale il 40-15 sul 5-2, servizio Volandri. Si tratta di un vincente di dritto del livornese giocato dalle reti di protezione del campo: spettacolare. Volandri ci crede e gioca il tutto per tutto, a testimoniarlo è la sberla di rovescio, da antologia, su una prima devastante di Donati che induce lo stesso all’errore. Punto entusiasmante ma che non gli impedisce di capitolare. Nel secondo set i duellanti si sfidano a colpi di fioretto, con rovesci lungolinea da cineteca.  Nel settimo gioco Volandri insegue, cancella tre palle break e mette a segno un altro punto grandioso: prima accelerando con un dritto, poi smorzando ancora con il dritto, il recupero sotto i piedi di Donati. Così il 34enne livornese si avvia a conquistare il game del 4-3. Ma sul 4-4 Volandri si deconcentra e consegna il break con un erroraccio di dritto al proprio avversario che vola sul 5-4. Nel momento di chiudere i giochi, Donati si fa prendere dalla frenesia riuscendo a recuperare soltanto parzialmente dallo 0-40 e così Volandri si rimette in carreggiata: 5-5. Ma crolla ancora nel game seguente, 6-5 Donati. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Con un cross di rovescio il livornese arpiona un insperato tiebreak. Nel tiebreak insiste il 34enne subito avanti 2-0 con una sontuosa stop volley di rovescio. Poi entrambi i contendenti tengono regolarmente il servizio fino al 6-5 quando Donati dopo aver annullato 2 palle set consecutive recupera anche il minibreak di svantaggio al termine di un punto-maratona. Cede ancora Volandri ma sul match point il ventunenne va fuori giri con il rovescio. Donati cancella le paure con un dritto sulla riga. Il secondo match point è quello decisivo e consente al giovane di festeggiare per 9-7 sul dritto affossato in rete dal 34enne.

Negli altri incontri di giornata l’italiano Edoardo Eremin cede 4-6 6-7(5) sulla testa di serie numero 7 del torneo, Elias Ymer. Il rumeno Ungur si sbarazza in un sol colpo del cileno Garin con un doppio 6-1.

Risultati:

M. Donati b. F. Volandri 6-3 7-6(7)
K. De Schepper b. P. Cachin 4-6 6-3 7-5
[7] E. Ymer b. [WC] E. Eremin 6-4 7-6(4)
A. Ungur b. C. Garin 6-1 6-1

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