ATP Challenger Manerbio, preview: Sonego e Donati a caccia dei quarti di finale

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ATP Challenger Manerbio, preview: Sonego e Donati a caccia dei quarti di finale

Prima giornata dedicata agli ottavi di finale a Manerbio. Lorenzo Sonego sfida il tedesco Maximilian Marterer. Matteo Donati sarà opposto allo spagnolo Gimeno-Traver, testa di serie numero 4. In campo anche Ymer

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[WC] L. Sonego vs [SE] M. Marterer – Sfida fra giocatori classe ’95, diversi fra loro ma entrambi molto promettenti. Lorenzo Sonego è un giocatore che rientra nel progetto over 18 e quest’anno si è messo in luce in un paio d’occasioni, soprattutto nel challenger di Barletta e al primo turno del Masters Series di Roma, mettendo in enorme difficoltà il più quotato portoghese Sousa. Anche a Cordenons, torneo concluso qualche giorno fa, ha giocato molto bene ma è stato fermato da un virus influenzale che fortunatamente non ne ha compromesso la presenza a Manerbio. Il tedesco invece, nella settimana appena conclusa ha raggiunto la finale al challenger di Meerbusch, sconfitto in finale dal connazionale Florian Mayer. La partita di oggi si presenta come un importante occasione per Sonego, a cui manca l’acuto a livello challenger, malgrado abbia dimostrato ampiamente che sulla terra è un cliente scomodissimo. Marterer potrebbe patire la stanchezza accumulata nel corso della precedente settimana che va a sommarsi con il match disputato ieri contro Trinker. Il tedesco non è abituato a giocare così tanti match ravvicinati, soprattutto se giocati su terra, dove il dispendio di energie è maggiore. Questo è un primo fattore da tenere in considerazione, il secondo è a livello tecnico/tattico. Sonego si esalta quando affronta giocatori che scambiano parecchio ed hanno bisogno di ritmo, lui riesce mirabilmente a giocare un’ottima fase difensiva, mettendo l’avversario nelle condizioni di dover rifare il punto più volte ed ha migliorato molto la fase di spinta, la ricerca del punto, suo vero tallone d’Achille, non tanto a livello tecnico quanto mentale. Coach Arbino, Rianna e Galimberti hanno lavorato parecchio sotto questo punto di vista e Sonego è stato bravissimo a farsi modellare. Marterer è un giocatore che trova il suo habitat naturale su terreni veloci, poi se come a Meerbusch trova il tabellone giusto può far bene anche su terra. Ma con un Sonego molto carico potrebbe fare fatica a trovare soluzioni che possano impensierire costantemente l’italiano, bravissimo nello scambio prolungato e nel portare il match sui suoi binari. Sonego è un esempio di grinta, mentalità e atteggiamento in campo, molti nostri giovani azzurri dovrebbero prendere lezioni da lui. Sonego può giocarsi le sue carte con la consapevolezza che potrebbero risultare indigeste per il teutonico.

K. De Schepper vs N. Langer – Strano ritrovare questi due giocatori al secondo turno di un challenger su terra. Questo perché entrambi esprimono meglio il loro potenziale indoor. Langer è approdato al secondo turno riuscendo a estromettere la testa di serie n° 6 Marco Cecchinato, il che di per sé, non è un test attendibile per capire il valore intrinseco di Langer su superfici lente, in quanto l’italiano dopo la “stangata” propinata dal tribunale federale si è smarrito e non riesce a ritrovare il bandolo della matassa. Il francese rispetto al tedesco dispone di meno “forza bruta” nei colpi, ma quantomeno in campo sa ragionare e non si affida all’istinto puro. Langer principalmente tira a tutto braccio non appena ne ha la possibilità, questo su superfici veloci può essere un vantaggio in quanto è più complicato per l’avversario il recupero in difesa, ma in condizioni più lente, per il tedesco, diventa difficile martellare con la stessa efficacia e alle stesse velocità senza che il contatore degli errori non forzati continui a girare. Questo match dipende più dalla “vena” del tedesco che dal gioco del francese. In campo potranno sembrare simili, spilungoni con movimenti laterali abbastanza lenti ed entrambi giocano il rovescio ad una mano con un’esecuzione molto gradevole, ma essenzialmente sarà Langer a fare il bello ed il cattivo tempo.

M. Donati vs [4] D. Gimeno-Traver – Non è un match semplicissimo da leggere, ma ci vengono in soccorso i precedenti, entrambi su terra ed entrambi vinti dallo spagnolo di cui uno recentissimo giocato in terra austriaca a Kitzbuhel. Se ci ricollegassimo al discorso fatto in precedenza su Marterer relativo al “fattore stanchezza”, questo per Gimeno potrebbe non essere un elemento che vada ad inficiarne la prestazione odierna, in quanto lo spagnolo è più abituato a giocare con maggior frequenza e a recuperare velocemente, ciò non toglie che Matteo possa ugualmente giocarsi il passaggio del turno. Donati soffre lo spagnolo in quanto è un giocatore ordinato, con un’esperienza importante alle spalle e malgrado non abbia colpi eccezionali è molto intelligente tatticamente e solido con i fondamentali. Matteo tende a soffrire su terreni lenti giocatori che sbagliano di rado e allo stesso tempo riescono ad arginare le sue accelerazioni. Non è un match fuori portata per l’alessandrino, ma servirà un Donati concentrato ed in palla per scardinare lo spagnolo.

[7] E. Ymer vs [Q] J. Eysseric – Dei quattro match odierni, questo almeno sulla carta sembra quello più scontato, in quanto presenta un discrepanza di valori abbastanza marcata. Il francese ex grande promessa del tennis transalpino, oramai prende parte prevalentemente ai tornei futures, dove fa incetta di tornei in doppio mentre nel singolo non riesce tutt’ora a fare quel balzo di qualità che potrebbe automaticamente portarlo ad un livello superiore. Eysseric soprattutto con il dritto ha una rotazione esasperata, per nascondere molte volte la mancanza di potenza che ne limita l’efficacia. Molto spesso quando cerca di alzare il ritmo il controllo ne risente e gli errori fioccano. È un giocatore modesto e vengono fuori i limiti soprattutto con avversari di un calibro superiore come Ymer che va a nozze con il suo tennis lento e prevedibile. Ymer può giostrare lo scambio a suo piacimento senza correre troppi rischi. Lo svedese a volte ha buchi di concentrazione ma rimane un giocatore di caratura superiore al francese. Unico precedente giocato a maggio di quest’anno e vinto in due set dallo svedese.

Andrea Ignazzi

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