ATP Challenger Manerbio: Melzer-Mayer nei quarti di finale

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ATP Challenger Manerbio: Melzer-Mayer nei quarti di finale

Nulla da fare per Trusendi al challenger di Manerbio, troppo forte Melzer. Vince anche Leonardo Mayer

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dal nostro inviato Luca Goffi

Un Mayer sull’altalena vince con un doppio 6-4 una sfida costellata da errori ed imprecisioni. I tempi della forma migliore sono ancora lontani, ma oggi basta questo per cancellare Mektic.
L’argentino parte forte e con solidità da fondo campo, strappa il servizio ad un apparente legnoso Mektic.
Nel turno seguente la quinta testa di serie sbaglia due dritti, perde fiducia, si irrigidisce e regala il controbreak ad un Mektic in crescita. La sfida prosegue sulle montagne russe dei pregi e delle imperfezioni di Mayer che regge al servizio, il croato invece ribatte con efficacia sino al nono gioco quando si desta la quinta testa di serie. Sotto 0-30 agguanta il pareggio e spegne la luce a Mektic che consegna nuovamente il break all’avversario. Mayer aggrappato alla prima di servizio, incamera autorevolmente il game decisivo per il 6-4.
Nel secondo set prosegue il testa a testa fino al quinto turno di servizio quando Mektic trema ed un doppio fallo consegna il break a Mayer. L’argentino alza leggermente il rendimento e sul 5-3 fallisce il primo matchpoint dopo un punto ottimamente chiuso con il ricamo di Mektic a rete. Con il traguardo a portata di mano, Mayer al secondo matchpoint, questa volta sul suo servizio, non concede altri favori e cala il sipario sul 6-4.

La battaglia delle Argonne. Il quadro surrealista di Renè Magritte raffigura una luna crescente, una nuvola ed una grande pietra sospesa in aria. L’opera verte sulla mancanza di peso della roccia. Ed in un clima surreale per l’inconsistenza di Ungur va in scena la sfida vinta da Krajinovic 6-3 6-4. Proprio come la roccia nel dipinto, la tenuta mentale del rumeno si è mostrata leggera e l’atteggiamento per nulla minaccioso ha decretato meritatamente la sua sconfitta. Addirittura in avvio Ungur riesce nel tentativo di giocare peggio di un avversario contratto, così il serbo allunga immediatamente per 3-1. Poi il rumeno ritrova i colpi del suo repertorio con smorzate a filo della rete e volée spettacolari, affannando un Krajinovic scolastico, rimane agganciato al set. Massimo sforzo prodotto dall’ex 79 del ranking quando schiaccia il proprio avversario a fondo campo, ma avanti 15-40 scompare dal campo, subendo la rimonta di un serbo in versione muro di gomma che chiude con un ace il 5-2. Ungur rimane in scia, ma Krajinovic ha finito gli errori gratuiti e dunque con il pilota automatico inserito svetta in scioltezza 6-3.
Il secondo parziale è lo specchio del primo, questa volta si aspetta un soltanto un game in più (il quinto) per assistere nuovamente al break di Krajinovic. Infine si procede con incredibile regolarità ed il serbo non ha neppure bisogno di infilare il paletto di frassino nel petto di uno sdentato Ungur che incapace di far male viene disintegrato 6-4.

Il torneo di Walter Trusendi può dirsi soddisfacente visto che la sua avventura è cominciata dalle qualificazioni ma, quando si è trovato di fronte al migliore del torneo, ha chinato il capo con un doppio 6-2.
Primo set tra Trusendi e Melzer, rispecchia il pronostico: partita saldamente nelle mani dell’austriaco. L’azzurro mantiene il primo servizio ma dall’1-0 in poi subisce una devastante serie di 5 giochi consecutivi per deflagrare infine 6-2. Nei turni del numero uno del seeding non si gioca, i punti ottenuti da Trusendi sono rari e coincidono con i gratuiti di Melzer. Tolto il primo gioco, l’italiano fatica ad ingranare la marcia e più lo scambio si allunga, più i suoi colpi si accorciano ed inevitabilmente scivola tra le fauci del mancino viennese.
Il 31enne di Forte dei Marmi è aggrappato alla propria prima di servizio anche se l’effetto è simile a quello della corda che sorregge l’impiccato e l’esito si rivela sostanzialmente analogo. Infatti bastano un paio di servizi appannati per capitolare subendo il break in apertura di terzo set. Trusendi non si dà per vinto e prova ad aggredire maggiormente lo scambio, così nel sesto gioco recupera da 40-15 salvo poi scomparire nei vantaggi. Idem nell’ottavo quando alza bandiera bianca dopo aver annullato il primo matchpoint.

Risultati:

[1] G. Melzer b. [Q] W. Trusendi 6-2 6-2
[5] L. Mayer b. [Q] N. Mektic 6-4 6-4
[8] F. Krajinovic b. A. Ungur 6-3 6-4
[2] T. Daniel b. F. De Paula 6-1 6-3

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