Continua la corsa della svedese Larsson, che sorprende l’azzurra Vinci e conquista la semifinale del torneo di New Haven. Il match è praticamente durato un’ora, perché poi Roberta è crollata dal punto di vista fisico e non è riuscita a contenere la sua avversaria. La n.1 di Svezia ha saputo soffrire e mantenere alta la concentrazione, soprattutto dopo aver fallito 5 set point nel primo parziale. Dal canto suo Vinci deve assolutamente ritrovare un po’ di condizione atletica, perché gli US Open sono alle porte e quel palcoscenico, che l’ha vista straordinaria protagonista nel 2015, merita una prestazione di alto livello. Vinci aveva vinto l’unico precedente, proprio lo scorso anno a New Haven nelle qualificazioni, ma quest’oggi è mancata anche dal punto di vista tattico. Troppo difensiva con il rovescio e decisamente fallosa quando cerca la profondità con il diritto. Non sono mancate le discese a rete o i cambi di rotazione, ma sono stati troppo sporadici e poco precisi.

L’inizio della lucky loser (sono state ben 7 in tutto il torneo) è stato decisamente positivo, anche perché Roberta ha un cattivo approccio al match. Lenta ed impacciata, la pugliese si trova sotto 3-0. Larsson si limita a spingere con i fondamentali da fondo, ma è soprattutto Vinci a perdere la misura del campo. Dopo qualche game di assestamento la n.2 del seeding prende l’iniziativa già dalla risposta ed ottiene il controbreak. Johanna, che è al primo quarto di finale a livello Premier, di rovescio è decisamente fallosa, mentre con il diritto si apre bene gli angoli ed affonda alla prima occasione utile. Roberta chiede l’intervento del coach Cinà, che invita la sua assistita ad essere maggiormente aggressiva. Tuttavia nell’ottavo game c’è la svolta a favore della svedese, che con un diritto cade sulla linea va a palla break. Vinci si difende, ma Larsson con uno smash si porta sul 5-3 e torna a condurre. Roberta resta aggrappata al parziale con il suo immenso talento, infatti annulla due set point in modo favoloso (bellissimo il lob con cui scavalca un’incredula Larsson). Un nastro beffardo aiuta l’azzurra, che costringe la sua avversaria ad affrontare una palla del controbreak. Johanna è meno precisa e sotto pressione sbaglia, infatti c’è il 5-4 e tutto viene di nuovo messo in discussione. La tarantina gioca a strappi, ma con la collaborazione attiva della sua avversaria pareggia i conti ed ottiene il 5-5. Vinci è consapevole che fare strada in Connecticut è decisamente importante per la sua classifica, in quanto con la cambiale in scadenza della finale degli US Open, rischia di scivolare sensibilmente in classifica (potrebbe uscire dalla top 20). I nervi comunque sembra iniziano a saltare alla svedese, che si trova a dover affrontare due velenose palle break, che annulla con due vincenti.

Il tie break è emozionante, Roberta sceglie di attaccare in contro tempo e questa variazione tattica sconvolge la compassata Larsson, che insacca un paio di passanti in rete. Dal 4-1 Vinci si scompone e permette il primo rientro nel punteggio alla sua avversaria, che dal 5-3 ribalta la situazione a proprio favore e si porta sul 6-5. La tensione gioca brutti scherzi alla svedese che spreca il terzo set point con un doppio fallo. L’ansia assale entrambe, Vinci è in chiara difficoltà, anche atletica, e infatti cerca di abbreviare gli scambi o di rallentarli con qualche back a metà campo. Roberta annulla anche il quarto set point, ma spreca l’occasione a suo favore con un rovescio tagliato che vede la sua corsa interrotta dal nastro. Larsson è discontinua, ma la pugliese commette un clamoroso doppio fallo sul 9-9, che certifica il sesto set point per la svedese, che stavolta non perdona e chiude al ventesimo punto.

Nel secondo parziale c’è il crollo verticale della Vinci, che lascia il campo libero alla sua avversaria che ottiene la qualificazione alla semifinale del torneo di New Haven. Un 6-1 finale molto netto, ma che fotografa perfettamente le difficoltà dell’azzurra, che dopo una prima frazione combattuta, è stata travolta dalla stanchezza e dallo sconforto.

A caldo Roberta ha dichiarato: “Ho un leggero infortunio  avverto un po’ di dolore al tendine. Nel secondo set non ero stanca, ma stavo pensando al mio dolore e ho perso. Adesso ho 2-3 giorni di riposo prima di New York per provare a recuperare e stare meglio allo Us Open”.

Si spera che questo fastidio non comprometta la sua presenza agli US Open, che potrebbe essere l’ultimo della sua carriera, almeno in singolare.

La svedese con questo risultato avvicinerà il suo best ranking, fermo al n.46, e sembra poter togliersi qualche soddisfazione ulteriore, anche se contro Svitolina dovrà evitare i passaggi a vuoto.

Grande prestazione di Elina Svitolina che elimina 6-3 6-1  la russa Vesnina e centra la qualificazione alla semifinale del WTA di New Haven, dove affronterà la svedese Larsson. Elena, che aveva vinto senza perdere un set i due precedenti, ha subito il gioco della sua avversaria, che è stata praticamente perfetta al servizio e letale con i colpi da fondo. L’ucraina, dopo la straordinaria prestazione alle Olimpiadi contro Serena Williams, è tornata ai livelli di inizio anno, quando, oltre al titolo a Kuala Lumpur, è stata ottima semifinalista a Dubai, dove perse da Sara Errani. Nulla ha potuto la 30enne russa, che ha lasciato campo libero alla n.10 del seeding, che ha saputo meglio interpretare il gioco, impostando molto bene lo scambio con il diritto. Elina ha avuto qualche problema a chiudere l’incontro, infatti, dopo un game fiume di 21 punti ed al quarto match point, ha piegato la resistenza della russa. Molto soddisfatta Justin Henin, che da qualche mese è l’allenatrice dell’ucraina, che, con l’aiuto dell’ex n.1 del mondo, può completare il suo bagaglio tecnico e fare l’ulteriore salto di qualità che le manca per entrare nella top 10. Per Vesnina resta un’estate positiva, perché oltre alla semifinale a Wimbledon ha vinto la medaglia d’oro in doppio con la sua compagna Makarova.  

Continua la corsa della campionessa uscente Kvitova, che elimina in appena un’ora di gioco Makarova. La ceca ha liquidato 6-3 6-1 la russa, che solo a tratti ha impegnato la sua avversaria. Petra, che in questo torneo ha trionfato tre volte ed ha fatto una finale, si trova decisamente a suo agio, e questo si riversa nel suo tennis, che diventa efficace, aggressivo e vincente. Un match senza storia, in cui Makarova ha assistito al monologo della ceca, che, quando in giornata, genera un gioco letale.

La n.1 del seeding Radwanska batte 6-1 6-4 Flipkens e sarà l’avversaria di Petra Kvitova in semifinale. Niente da fare per la lucky loser belga, che nel primo parziale, è stata letteralmente presa a pallate dalla sua avversaria. Il secondo parziale è stato più combattuto, anche perché Aga ha avuto un leggero calo prestazionale.
Sotto di un set e di un break, Flipkens ha avuto una reazione immediata e si è conquistata la parità nel punteggio. È stato un match tennisticamente interessante ed a tratti spettacolare. Bellissimo lo scambio avvenuto sul 6-1 3-4 vantaggio Radwanska, in cui la belga ha anche eseguito un tweener, che Aga ha ammortizzato con una chiusura al volo e poi dopo ha chiuso lo scambio. Si è lottato punto a punto, poi Kirsten nel nono gioco ha perso la battuta e questo ha permesso alla “Maestra” del 2015 di servire per  il match. Radwanska è scivolata sotto 0-40, ma ha saputo rimediare con mestiere alla situazione ed ha chiuso sul definitivo 6-4.

Risultati

[LL] J. Larsson b. [2] R. Vinci 7-6(9) 6-1
[10] E. Svitolina b. E. Vesnina 6-3 6-1
[6] P. Kvitova b. E.  Makarova 6-3 6-1
[1] A. Radwanska b. [LL] K. Flipkens 6-4 6-1