US Open, italiani: Roberta Vinci ci ha fatto sognare solo per un set. Ha servito sul 5-4 30-30 a due punti dal miracolo (audio)

US Open

US Open, italiani: Roberta Vinci ci ha fatto sognare solo per un set. Ha servito sul 5-4 30-30 a due punti dal miracolo (audio)

Finisce ai quarti di finale la corsa di Roberta Vinci, condizionata dal problema alla gamba sinistra. Vola in semifinale Angelique Kerber: la tedesca punta ancora la vetta della classifica

Pubblicato

il

 

[2] A. Kerber b. [7] R. Vinci 7-5 6-0 (dal nostro inviato a New York Ubaldo Scanagatta)

stats vinci

Un gran primo set, superiore ad ogni mia più rosea previsione, di un’indomabile Roberta Vinci insieme ad un avvio tremebondo della Kerber, ci hanno fatto sperare per quasi 50 minuti in un altro suo miracolo nonostante a tutti fosse ben presente la sua precaria condizione fisica, la sua maligna tendinite.

Roberta, tre volte avanti di un break nel primo set, è arrivata sul 5-4 a servire per il set. E’ stata 30 pari a due punti dal set ma lì ha perso un lungo scambio. Era lei a spingere, soprattutto di dritto, e la tedesca pareva alle prese con le sue angoscie, con la paura che prende certe volte chi è largamente favorito.

E’ stato due game più tardi, sul 5-6 0-40, che Roby ha chiuso malamente il set commettendo un doppio fallo con il giudice di linea che le ha chiamato un evidente fallo di piede sulla seconda. E’ vero che ciò non accade quasi mai e Roberta lo ha polemicamente applaudito come per dire “Ma come, me lo chiami sul setpoint!”.

Il giudice di linea ha allargato le braccia, come per dire: “Purtroppo sono qui per questo, non potevo farne a meno”. La tv avrebbe mostrato svariati replay: il giudice di linea aveva perfettamente ragione di chiamarlo.

vinci footfault 2

Lì è anche finita la partita di Roberta. Il secondo set è volato in 24 minuti. Un 6-0 che non fa una piega e che solo dispiace perchè lascerà un ricordo poco simpatico a Roberta in questo che è sempre stato il suo torneo prediletto. Quello che comunque resterà tale, con quella prodigiosa vittoria su Serena Williams che nessuno, né lei, né Serena, ne gli appassionati di tennis di tutto il mondo, dimenticheranno mai. Dal 5-4 per lei ha perso 9 games di fila, subendo più di una serie di 9 o più punti consecutivi e nel secondo set. Quasi intenerito il giudice di sedia alla fine ha declamato il punteggio regalandole un game: Kerber 7-5 6-1. Era invece 7-5, 6-0 in un’ora e 18 minuti. Speriamo non sia l’ultima volta che abbiamo visto qui Roberta Vinci, ma temo fortemente che possa esserlo.

Merita un approfondimento della cronaca soltanto il primo set, visto che nel secondo Roberta ha fatto soltanto 10 punti e la metà nell’ultimo game quando il match, sul 7-5 5-0 non aveva più storia.

Intanto per ribadire che Roberta è stata avanti tre volte di un break, 1-0, 3-2, e 5-4. Ma non ha avuto la palla né del 2-0, né del 4-2, né il setpoint del 6-4. Sul 5-4 30 pari c’è stato un lungo e combattuto scambio di 16 colpi concluso da un errore forzato di dritto di Roberta. Sulla successiva pallabreak Roberta ha sbagliato un rovescio sul sesto palleggio.

Non si può quindi dire, al di là appunto di quello scambio di 16 palleggi che avrebbe potuto portarla al setpoint, che Roberta abbia avuto grandi occasioni per far suo il set.

Però il fatto di essere sempre in vantaggio, e meritato, con la tedesca tesa e più fallosa del solito, aveva creato qualche presupposto per l’inattesa sorpresa ai danni della n.2 del mondo.

Roberta non aveva sbagliato quasi nulla tatticamente. La tedesca non riusciva a spingere con la consueta precisione e potenza i suoi colpi, in particolare il dritto, sulle palle senza peso di Roberta. E quando il rovescio slice della Vinci rimbalzava poco in lungolinea sul rovescio mancino della tedesca la Kerber spesso finiva per metterlo in rete.

Peccato sull’1-0 giocare male quel game e trovarsi subito 0-40, peccato sul 3-2 esordire con un doppio fallo (aveva il sole ngli occhi però e da quel lato entrambe le tenniste si sono trovate male e hanno perso molti giochi: chi stava dall’altra parte non slo non aveva il sole in faccia, ma faceva uscire i suoi colpi dalla zone d’ombra ed erano più difficili da scorgere) e pur raggiunto il 40 pari salvando una pallabreak cedere due punti di fila.

Ma forse gli errori causa di maggior rimpianto Roberta li ha commessi sul 5 pari, quando raggiunto il 30 pari subito dopo il primo ace della Kerber Roberta sbaglia un dritto lungo gratuito e sul punto successivo, disturbata dal sole su un lob abbastanza corto della Kerber dopo uno scambio già di 12 punti non se la sente di rischiare lo smash, lo gioca a mezza velocità e centrale, dando modo alla Kerber di giocare un passanti di dritto incrociato che Roberta aggancia ma non controlla.

Sul 6-5 per la tedesca Roberta perde il servizio a zero, con la vicenda del doppio fallo con fallo di piede già sopra descritta

“Raggiungere i quarti quest’anno nelle condizioni in cui Roberta si è presentata qui, è un miracolo più dell’anno scorso”. Ha detto il suo allenatore Francesco Cinà, alludendo non soltanto all’infortunio che ha costituito un pesante handicap oggi e nei giorni scorsi per Roberta ma anche alla pressione che lei doveva sostenere a seguito dell’exploit di un anno fa, con tutte le attenzioni che i media (italiani e stranieri, american in particolare) le hanno dedicato. Lo scorso anno non era successo tutto questo fino a dopo l’exploit con Serena.

Adesso non resta che aspettare le dichiarazioni di Angelique Kerber e di Roberta Vinci. Abbiate pazienza e tornate ad aprire questa pagina…

“Ho servito male – ha detto Roberta – ho messo poche prime, non più del 40%. Il movimento non era fluido e la mia seconda troppo debole. Camminava poco. Lei oltretutto risponde meglio di quanto serve. Peccato per un grande primo set concluso male con quel fallo di piede che tanto mi ha fatto arrabbiare…con me stessa. Vero che ero sotto 0-40, ma non si sa mai…Ho avuto le mie chance e probabilmente nel primo set ho giocato anche meglio di lei. Il mio tennis le dava fastidio, spesso aveva troppa fretta perché voleva uscire dallo scambio. A un certo punto ha sbagliato in quattro punti che mi hanno fatto capire quanto fosse nervosa. Era fondamentale vincere il primo set. Poi ovviamente nel secondo lei si è sciolta, ha cominciato a colpire la pallina con maggior forza, del resto ha colpi molto potenti. Sapere di dover vincere due set non mi ha certo aiutato…Io ho avuto qualche problema in più a contenerla, sono calata e così si spiega il 60 finale. Se mi si è spento l’interruttore? No quello mai, Ci ho provato sino all’ultimo quindici dando il 120%, dando tutto quello che oggi avevo. Non ho rimpianti. Se ci sarò l’anno prossimo? eh eh chissà quante volte me lo chiederete da qui a fine anno…Vedrò e ve lo farò sapere dai”.

 

 

Vinci FB

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement