US Open, donne: si infortuna Sevastova, Wozniacki di nuovo in semifinale

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US Open, donne: si infortuna Sevastova, Wozniacki di nuovo in semifinale

Anastasija Sevastova si infortuna ad una caviglia nel secondo game e non può contrastare Caroline Wozniacki. Per la danese è la quinta semifinale in carriera agli US Open

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C. Wozniacki b. A. Sevastova 6-0 6-2

Nel paese delle opportunità una delle due andrà in semifinale, e questa è già una notizia. Caroline Wozniacki e Anastasija Sevastova si giocano sull’Arthur Ashe il diritto di non svegliarsi dal Sogno Americano. Loro, insieme alla croata Ana Konjuh, sono le sorprese che possono far saltare sulla sedia il pubblico della Grande Mela, sempre disposto ad appassionarsi ai ritorni inaspettati o agli sconosciuti in ribalta. E nel match di stasera c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da una parte la ventiseienne léttone Anastasja Sevastova. Professionista dall’età di 16 anni, nel 2013 annuncia il ritiro per problemi alla schiena. Quasi due stagioni lontana poi l’incredibile rientro nel 2015, da non classificata a n°110 del mondo. Al secondo turno ha buttato fuori Garbine Muguruza, campionessa a Parigi e comunque vada oggi supererà abbondantemente il suo best rank di 36 raggiunto a fine gennaio 2011. Ma non vorrà fermarsi, statene certi, e col suo fisico compatto unito all’ottimo rovescio darà battaglia. All’angolo opposto, come si dice nella boxe, la ben più nota ma non meno travagliata storia della coetanea danese Caroline Wozniacki. Un passato da numero uno senza corona Slam, poi la storia d’amore finita sulla soglia dell’altare con il super golfista Rory McIlroy, che a molti ha ricordato quella fra Connors e la Evert. Nel frattempo un calo lento ma inesorabile fino al baratro della settantaquattresima posizione mondiale. Ma dietro la faccia d’angelo Caroline è una dura e forse potrà ottenere adesso le soddisfazioni che non è riuscita a togliersi prima. Kim Clijsters docet. Il loro unico confronto si perde nella notte dei tempi, Australian Open 2011. Vinse Wozniacki in due set.

All’ingresso in campo  la differenza di abitudine agli alti livelli si fa sentire immediatamente, soprattutto dal punto di vista tattico. Anastasija commette l’errore di voler giocare in spinta contro il muro danese, perde subito la battuta mancando una palla-game e subito dopo ci si mette anche la malasorte. Rispondendo al primo servizio di Caroline cade malamente e la combinazione di questi due elementi le è fatale. Alla prima pausa, sotto 3-0, la tennista léttone si fa medicare e fasciare strettamente la caviglia destra ma alla ripresa non c’è più. Wozniacki è in giornata di grazia, gli errori non forzati si contano sulle dita di una mano e la sua avversaria non ha armi per scardinarne la resistenza. Non basta il rovescio per competere perché la pallina torna sempre indietro e invariabilmente è lei a sbagliare per prima.

Per il pubblico, fra cui non si può non notare la figura gigantesca di Shaquille O’Neal, non è un grande spettacolo e il primo set si chiude con un impietoso 6-0. Sevastova farebbe fatica anche al meglio contro questa Wozniacki, la sua mobilità è ridotta e il tentativo di rompere il gioco con qualche palla corta non sortisce effetto alcuno. Il secondo parziale non può dire niente di nuovo, Caroline brekka subito due volte per il 4-0 poi molla un poco la presa e si limita a difendere la propria battuta per il 6-2 che la manda in semifinale contro il suo clone Angelique Kerber, 7-5 per la tedesca i precedenti, l’ultimo a Pechino 2015.

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