US Open 2016, day 10: parole, parole, parole

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US Open 2016, day 10: parole, parole, parole

Le lacrime di Bethanie Mattek-Sands, il party di Kei Nishikori e la sorella gemella di Serena Williams

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Bethanie Mattek-Sands: “Non ho mai visto così tante lacrime di gioia o di dolore come ai giochi olimpici.”

Serena Williams: “Un mia sorella gemella? (Karolina Pliskova ha una gemella n.d.r.) Beh sarebbe un inferno!”

Del Potro: “Quello che è successo questa sera non lo dimenticherò mai. Il pubblico mi ha fatto così felice che il punteggio non conta.”

Caroline Wozniacki: “Io mi considero ancora una delle top player perciò vi dico che la classifica è solo un numero.”

Gael Monfils: “Io dico sempre che la Francia è la mia prima casa, New York la seconda.”

Angelique Kerber: “Da quando c’è il nuovo tetto se piove siamo tutti felici.”

Novak Djokovic: “Amo veder giocare Monfils. E’ uno dei pochi giocatori per il quale pagherei volentieri il biglietto. Gioca con il sorriso. Ama il tennis. Ama la vita.”

Kei Nishikori: “Amo la folla. Mi fa sentire più motivato. Certo qui è un pochino differente rispetto agli altri Slam. C’è più confusione, rumore, un po’ come essere a un grande party.”

Ana Konjuh: “Dopo la partita contro la Radwanska ho ricevuto centinaia di messaggi tanto che il mio telefono si è scaricato.”

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