Cilic e del Potro, Serena e Nadal, Sharapova e Davis, Virginia Raggi. No a Roma 2024, sì a Binaghi 2028

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Cilic e del Potro, Serena e Nadal, Sharapova e Davis, Virginia Raggi. No a Roma 2024, sì a Binaghi 2028

Tanti casi. Wawrinka Fab 5 se…, hacker russi, ipocrisie WADA, quanti malati (immaginari?), certificati facili, Olimpiadi del Mattone, Montezemolo, Malagò, Josefa Idem

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Sorprendenti semifinali di Davis con Cilic e del Potro “gemelli diversi” e pure “eroi diversi”, hacker russi e troppi campioni malati con la giustificazione per curarsi con prodotti altrimenti proibiti (le Williams, Nadal), ipocrisie premiate e ingenuità condannate (Lepchenko e Sharapova), rivoluzioni annunciate dal presidente Haggerthy per la futura Davis, il no del sindaco Raggi e del Movimento 5 Stelle (e 5 teste…) alle “Olimpiadi del Mattone” con tanti saluti (senza incontrarli) a a Malagò. Montezemolo e soci, Wawrinka Fab Five come Angelo Binaghi rieletto per la quinta rielezione presidente FIT – che importa se non c’erano avversari? – la vergognosa farsa della legge Idem.

I lettori di Ubitennis, mi scuseranno per un tono colloquiale che alcuni dicono di non gradire, ma al ritorno da un mese e mezzo intenso e interessante ma anche assai duro per le pochissime ore di sonno che Olimpiadi e US Open hanno concesso a un “non più ragazzino” come chi scrive, i miei polpastrelli si sono presi una settimana di riposo. Niente scrittura, solo lettura (sempre Ubitennis giorno dopo giorno, a volte, vi assicuro, è un po’ angosciante…) e coordinamento redazionale che grazie al superbo affiatamento del mio team di collaboratori può in taluni giorni permettersi di essere anche minimo.

Però in questi giorni sono successe talmente tanti di quei fatti che per molti di essi avrei voluto tediarvi con un mio editoriale.

Solo che mi sono reso conto che a furia di rinviare un mio intervento per voler trattare un argomento in profondità e con un po’ di vero tempo a disposizione, ho finito per non scrivere nulla.

Allora qui, lottando contro la mia cronica incapacità di sintesi, voglio accennare a più di un argomento.

LE SEMIFINALI DI DAVIS CON QUELLO STRANO MA INEVITABILE SORTEGGIO – Se la vittoria della Croazia è dovuta soprattutto ad un tennista, Marin Cilic, che porta a casa tre punti – anche se non va sottaciuto il contributo di Dodig, il migliore in campo nel doppio vinto sui francesi Herbert-Mahut – la vittoria argentina sui britannici campioni in carica è successo di tutta la squadra. Ed è per me davvero difficile dire quale sia stato il punto più importante per costruirlo. Del Potro che batte il n.2 del mondo Andy Murray prendendosi la rivincita sullo scozzese che l’aveva battuto nella finale olimpica di Rio? Il terraiolo Pella che rimonta l’emergente Kyle Edmund tutto dritto e servizio su una superficie veloce? Sul 2-2 l’enigmatico Leo Mayer (recente vittima di Quinzi) che recupera Daniel Evans e mette in ginocchio la Gran Bretagna, Scozia inclusa?

Mi chiedo ancora oggi cosa sarebbe successo se, del Potro fosse stato il n.1 argentino per le classifiche Atp.Oggi nessuno dubita che sia lui il n.1 argentino per aver battuto tutti gli attuali primi quattro tennisti del mondo, Djokovic (Rio), Murray (Glasgow), Wawrinka (US Open), Nadal (Rio).

Ma a Glasgow era il n.2. Ok che con i se, i ma, e le ipotesi, non si può ragionare però io penso che: se fosse stato il n.1 lui, Juan Martin, avrebbe battuto Edmund, Murray avrebbe stracciato Pella, i Murray avrebbero portato i Brits sul 2-1 contro qualunque coppia argentina (chissà se avrebbe giocato Juan Martin) e uno dei due punti finali la GB l’avrebbe portato a casa.

E’ andata invece così, nonostante il rischio per me pazzesco corso da capitan Orsanics, e io sono contento per almeno tre ragioni: 1) il recupero definitivo di del Potro ai massimi livelli. Una rondine non fa primavera e nemmeno una sola vittoria. Ma quattro contro i primi 4 tennisti del mondo (di oggi) e non a torneucci di seconda categoria, garantiscono la sua resurrezione. Ho visto anche qualche suo splendido rovescio a due mani, risposte e passanti. Nel 2017 i bigs dovranno fare i conti con lui. 2) La Gran Bretagna di quest’anno è più forte, ma meno fortunata, di quella dell’anno scorso. Senza Andy Murray sarebbe poca cosa. E se lo scorso anno ero contento che dopo 79 anni di digiuno avesse finalmente riconquistato la Davis, non mi sarebbe piaciuto assistere al bis. Sono sempre favorevole ad un ricambio. Le serie non mi affascinano. 3) L’Argentina è un Paese che sogna la Coppa Davis da sempre. Non ha saputo mettere d’accordo Vilas e Clerc in quegli anni in cui erano entrambi top-five ma litigavano come cane e gatto, pretendendo o di scegliere il capitano o più soldi del tennista che in quel momento era più indietro in classifica mondiali…fatto sta che l’Argentina ha perso 4 finali – clamorosa quella perduta con la Spagna orfana di Nadal e rappresentata da Verdasco e Lopez – è stata una decina di volte in semifinale, farò il tifo per gli argentini in Croazia… perché ho già visto, a Bratislava 2004, vincere la Croazia una volta.

CILIC e DEL POTRO, GEMELLI DIVERSI – Storie quasi parallele da “gemelli diversi”. L’argentino è nato 5 giorni prima, il 23 settembre 1988 (auguri per domani!) e il croato il 28 settembre. Sono alti entrambi 1 m e 98 cm, e sono i due più alti vincitori di Slam. Per l’appunto hanno vinto entrambi lo stesso Slam, l’US Open, del Potro (che fatica ricordarsi di mettere sempre la d iniziale di “Delpo” minuscola!) nel 2009 battendo Nadal e Federer, nel 2014 Cilic superando Federer e Nishikori. Si ritroveranno avversari nella finale di Coppa Davis in Croazia. Come lo erano stati la prima volta nel 2002 a Miami nell’Orange Bowl under 14. C’è traccia di quella finale anche su You Tube, con l’argentino che vinse nettamente: era biondo, aveva i capelli a caschetto. Da professionisti si sono scontrati 10 volte e in 8 sfide ha prevalso Juan Martin. Ma in Croazia si giocherà su una superficie presumibilmente velocissima. Confronto super-interessante, da non mancare. Ilvio Vidovich vi informerà prontamente se la sede sarà Zagabria oppure Spalato. All’ipotesi Zara non credo: manca un aeroporto internazionale.

HACKER RUSSI E CERTIFICATI MEDICI VERI O FASULLI PER TROPPI MALATI

(segue)

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