I ricordi di Adriano Panatta a 40 anni dalla Coppa Davis. Il Progetto Itaca e tante foto

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I ricordi di Adriano Panatta a 40 anni dalla Coppa Davis. Il Progetto Itaca e tante foto

Progetto Itaca, che successo al CT Firenze. I mille ricordi fiorentini di Adriano Panatta

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A 40 anni dal trionfo in Coppa Davis, Adriano Panatta è stato premiato al CT Firenze, dove aveva trionfato in tante finali, in occasione di una serata di beneficenza indetta dal Lions Club Medio Valdarno Galileo Galilei. 

Destinataria dei proventi della serata è l’associazione “Progetto Itaca Firenze”: nata nel 2011, l’associazione, costituita da volontari, si prefigge l’obiettivo di attivare iniziative e progetti di supporto, formazione, sviluppo e riabilitazione, rivolti a persone affette da Disturbi Mentali e alle loro famiglie. Forte dell’appoggio della Progetto Itaca Onlus, nata a Milano nel 1999, è presente a Roma, Parma, Genova, Palermo, Asti e Napoli. Tra le attività dell’associazione, fondamentali sono quelle rivolte alle famiglie delle persone malate, con corsi di sensibilizzazione e supporto; il programma prevede anche corsi per volontari, con percorsi di formazione e informazione per introdurre i soggetti all’assistenza dei malati.

“Progetto Itaca” è attiva soprattutto nel campo del reinserimento, a sostegno delle persone affette da Disturbi psichiatrici e della personalità, per garantire a tutti un ingresso nel mondo del lavoro, prima, durante o dopo le terapie.

Un centinaio di soci del CT Firenze ha partecipato alla serata dando così un piccolo ma tangibile contributo al Progetto Itaca nel corso di una serata molto piacevole che ha visto riabbracciarsi Adriano Panatta e l’ex presidente FIT Paolo Galgani – che proprio a seguito di una polemica suscitata da Panatta aveva dovuto abbandonare la poltrona di Presidente FIT dopo un ventennio di dirigenza – anche se i due avevano avuto già altre occasioni per riparlarsi e ricordare anche i tempi più felici della carriera di Adriano, campione a Roma e Parigi nel “magico 1976” in cui annullò 11 matchpoint a Kim Warwick al Foro Italico e 1 al ceco Pavel Hutka al Roland Garros. Di quel 1976, che per quanto riguarda il cammino in Coppa Davis era cominciato proprio al CT Firenze con la vittoria sulla Polonia prima di concludersi a Santiago del Cile per una partita più difficile da giocare qua in Italia per il clima politico che si era creato dovendo affrontare il Paese del dittatore Pinochet, si è parlato nella serata che ha visto avvicendarsi al microfono alcuni dei vari personaggi raffigurati nella nostra foto-gallery.

Adriano ha ricordato anche di aver vinto due volte il torneo internazionale di Firenze (“Sì lo so che Paolo Bertolucci lo ha vinto per tre… ma i suoi risultati non contano!” ha scherzato Adriano che di Paolo è il miglior amico) ma anche la finale persa 6-4 al quinto con Ilie Nastase nel ’74. In precedenza c’era stata anche quella degli Assoluti vinta nel ’70 contro Nicola Pietrangeli. Due finali memorabili, con tanti appassionati che rimasero fuori dai cancelli del CT Firenze alle Cascine perché non c’era più un posto disponibile sulle tribune (5.000 posti). Prima ancora del ’70 Panatta aveva perso sui campi del CT Firenze la finale del campionato di seconda categoria dal montecatinese Pierino Toci, tesserato dal CT Firenze (e per il quale Galgani sarebbe entrato poi in polemica con Orlando Sirola, capitano di Coppa Davis, per una sua mancata convocazione). La famiglia Scanagatta ha… gravi responsabilità per la carriera “politico-federale” di Paolo Galgani, nominato Presidente onorario dall’attuale presidente federale Angelo Binaghi con scarsa coerenza con tutte le critiche che gli aveva rivolto prima della propria elezione, perché fu l’allora vicepresidente del CT Firenze Giancarlo Scanagatta – padre del direttore di Ubitennis – a chiedere negli anni ’70 a Paolo Galgani di rappresentare il circolo delle Cascine in ambito federale, stimolandolo a intraprendere quella carriera dirigenziale che lo avrebbe portato a sedere sulla poltrona più prestigiosa. Panatta ha ricordato di avere abitato a Firenze e che un suo figlio ancora ci abita. “È una città che mi è nel cuore… così come nel cuore mi è questo Progetto Itaca cui ho promesso di dare sempre tutto il mio appoggio”.

Ad organizzare la serata benefica, con la solerte collaborazione del direttore del CT Firenze Flavio Benvenuti (direttore anche del torneo giovanile internazionale di Pasqua) e il convinto appoggio del presidente Sandro Quagliotti, è stato il Lions Club del Medio Valdarno Galileo Galilei con il suo presidente, l’avvocato Cesare Dami. Beneficiario il Progetto Itaca Firenze, rappresentato dal suo vicepresidente Paolo Orlando, dal futuro presidente Francesco Salesia, dal consigliere Sofia Uzielli de Mari. Simili iniziative verranno presto ripetute. Un’altra è in programma ai primi di ottobre.

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