ATP Chengdu: Khachanov superstar! Dimitrov si prende la rivincita, tracollo Thiem

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ATP Chengdu: Khachanov superstar! Dimitrov si prende la rivincita, tracollo Thiem

Il ventenne russo comanda Feliciano Lopez per l’intero match, e sfiderà domani Viktor Troicki nella prima semifinale ATP in carriera. Dimitrov riscatta la figuraccia di Istanbul, uno svuotato Thiem perde senza lottare

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Karen Khachanov apre di nuovo il programma giornaliero dell’ATP 250 di Chengdu, e come ieri torna in albergo sapendo che lo farà anche il giorno dopo. Il quarto di finale contro Feliciano Lopez era un test importante per valutare il suo livello di maturità, quello che permette di stare nei tabelloni del circuito maggiore senza sfigurare: lo passa a pieni voti. Qualche ingenuità qui e lì, dovuta all’inesperienza – esemplare una ghiotta occasione in cui spara addosso a Lopez, molto reattivo, quando avrebbe avuto tutto il campo per passarlo – non gli impediscono di trovare il break in entrambi i set. Nel primo, sul 4-3 in suo favore, “perfora” il serve and volley di Feliciano con un passante di rovescio al corpo, e approfitta poi di un doppio fallo. Nel secondo, sull’1 pari, contrasta bene un dropshot e poi viene omaggiato di un attacco fuori misura.

Lopez forse non si aspettava un avversario così pronto, così poco infastidito dal back o dagli attacchi repentini, e così si sfiducia sempre di più, nel corso di un incontro nel quale non trova mai un guizzo né una palla break. In effetti il russo oltre a tirare delle gran pallate è capace di piazzarle, stringendo soprattutto l’angolo del rovescio, e di nascondere le proprie intenzioni fino all’ultimo. Rispondendo sempre in campo, commettendo pochi gratuiti, muovendosi con coscienza e prontezza verso la palla in ogni occasione, Khachanov neutralizza il mancino spagnolo e si impone sul match. Che chiude al secondo match point, con un recupero in corsa – una corsa che quei due metri di corpicione possono produrre soltanto se appartengono ad un ventenne, assetato di vittoria – e un passante super.

Il suo premio sono gli applausi del pubblico e la prima semifinale ATP in carriera, domani contro Viktor Troicki. Il serbo infatti, poco dopo, batte Kevin Anderson in due set, grazie ad un tennis aggressivo e mobile col quale gli fa subito il break nel primo, tentando di ripetersi nel secondo. Anderson resiste col servizio, ma al tie-break deve alzare bandiera bianca. È il momento di Grigor Dimitrov e Diego Schwartzman.

Un quarto di finale del genere non giustificherebbe un’attesa come quella che effettivamente si viene a creare, se non fosse che l’unico precedente tra “Baby Federer” e l’argentino, in primavera ad Istanbul, terminò in “tragedia” per il bulgaro. Stavolta le cose vanno a rovescio: Dimitrov parte soffrendo, perché Schwartzman spinge bene la palla e riesce a fargli male anche giocando due metri dietro la linea di fondo, ma indietro di un set e di un break rimonta l’argentino e lo batte. Il suo tennis meno organizzato e continuo, ma evidentemente più brillante, emerge quando la situazione di punteggio ormai lo ha deresponsabilizzato. Risorge, per così dire, quando il pubblico – sugli spalti ma anche da casa, dove tutti “twittano” sui disastri in corso d’opera suoi e di Tomic – non gli dà più fiducia e le aspettative, una costante negativa nella sua carriera, smettono di opprimerlo. Schwartzman lo aiuta con un passaggio a vuoto, perché dal 4-3 nel secondo set perde i seguenti quattro turni di battuta e non rientra più, neppure quando Dimitrov gli restituisce uno dei break. Termina in tre set, che non cancellano quella famigerata finale e di certo non valgono altrettanto. E che tuttavia evitano che il piccoletto argentino diventi l’ennesimo tormento tennistico, e mentale, di un ragazzo che ne ha avuti fin troppi.

Il programma termina con un match riguardo al quale c’è, a dispetto del risultato inatteso, ben poco da dire: nel giro di un quarto d’ora Dominic Thiem è già sotto cinque a zero contro Ramos-Vinolas, sbagliando tantissimo. La totale assenza di verve, di forza vitale, impedisce al match di avere un senso e una storia. Lo spagnolo è bravo a capitalizzare ogni occasione, giocando “a tono” quei due o tre colpi iniziali dello scambio in cui Thiem si comporta da Thiem, e va in semifinale. Match numero centouno in stagione per l’austriaco, finisce prima di iniziare. Un giocatore così scarico ha bisogno di una pausa.

Risultati:

K. Khachanov b. [4] F. Lopez 6-3 6-4
[6] V. Troicki b. K. Anderson 6-3 7-6(4)
[3] G. Dimitrov b. D. Schwartzman 4-6 6-4 6-3
[5] A. Ramos-Vinolas b. [1] D. Thiem 6-1 6-4

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