"Vincere? Non ci penso più", Djokovic al punto di rottura (Semeraro). Risultati in ritardo per agevolare gli scommettitori. Radiati due arbitri (Romani)

Rassegna stampa

“Vincere? Non ci penso più”, Djokovic al punto di rottura (Semeraro). Risultati in ritardo per agevolare gli scommettitori. Radiati due arbitri (Romani)

Pubblicato

il

 

“Vincere? Non ci penso più”, Djokovic al punto di rottura (Stefano Semeraro, La Stampa)

Anche i Cannibali soffrono. Anche gli invincibili abbassano le braccia, chiedono tregua, rivedono gli standard. Anche Novak Djokovic, alla fine, è umano, a volte troppo umano e stressato per chi negli ultimi due anni si era abituato a considerarlo un supereroe, l’uomo di gomma dal fisico perfetto e dalla mente vorace. Invece il Joker quest’anno è arrivato al punto di rottura, forse l’ha superato. Dopo metà stagione da fenomeno sono arrivati i flop a Wimbledon e alle Olimpiadi, la finale persa a New york – la quinta della sua carriera agli Us Open – contro la sua Nemesi Stan Wawrinka. Così il Number One deciso di riprogrammarsi, seminando qualche dubbio sul suo futuro. «D’ora in poi vincere gli Slam e conservare il numero 1 non saranno più i miei obiettivi», ha spiegato in maniera sibillina durante una conferenza stampa convocata a sorpresa a Belgrado. «Dopo la vittoria in Australia e al Roland Garros tutti parlavano di Grande Slam, mi appiccicavano addosso delle etichette, e non mi è piaciuto. Ho sempre giocato perché mi divertivo, per amore del tennis, ma tutto questo parlare di record e di storia non mi ha fatto bene, mi ha messo ad- dosso troppa pressione». «Problemi personali» Colpa anche di un infortunio al gomito che si trascina da mesi, dei «problemi personali» – che hanno fatto pensare a qualche incomprensione con la moglie Jelena -, forse di una dieta vegana stroppo stretta (e debilitante) o magari della paternità, che spinge quasi sempre a ritarare l’ego. «Mi sto prendendo una vacanza attiva per curare un microinfortunio che rischia di cronicizzarsi, non giocherò a Pechino ma mi rivedrete in campo a Shanghai. Non sto dicendo che mi ritiro: sono soddisfatto del mio 2016 e le mie motivazioni sono sempre forti, però voglio cambiare l’approccio alle partite». Dopo 12 Slam messi in bacheca, 5 negli ultimi due anni, una mezza dichiarazione di resa? È già capitato che un numero 1 si scopra all’improvviso incapace di vincere. Dopo due successi e una finale nel 1984, McEnroe a partire dal 1985, e aveva solo 26 anni, non riuscì più a vincere uno Slam; Borg e Courier si fulminarono come lampadine sottoposte ad un voltaggio troppo intenso. Il potere a volte logora – mentalmente – anche chi ce l’ha saldamente in mano. Specie quando arrivi in cima e scopri che il cielo, il Paradiso che speravi, resta comunque un passo più in alto.

 

Risultati in ritardo per agevolare gli scommettitori. Radiati due arbitri (Davide Romani, La Gazzetta dello Sport)

Si allarga lo scandalo scommesse che coinvolge arbitri dei circuiti minori del tennis internazionale. La decisione più recente coinvolge giudici di sedia turchi: ieri la Federazione internazionale di tennis ha ufficializzato la radiazione di Serkan Aslan e Mehmet Ulker che avevano messo in pratica, almeno dall’inizio dell’anno scorso, un sistema fraudolento per aiutare scommettitori amici. IL TRUCCO I due, secondo le accuse, ritardavano l’inserimento del punteggio nel loro dispositivo collegato con il livescore e nel frattempo avvisavano via cellulare sull’effettivo punteggio, comunicando in anticipo il risultato finale della partita, prima che fosse ufficiale sui siti. In questo modo gli scommettitori potevano giocare, certi della vittoria. L’episodio che ha portato alla decisione è accaduto al torneo Futures di Belek, in Turchia, giocato nell’ottobre del 2015 e vinto dal russo Kirill Dmitriev. Ma secondo l’inchiesta che ha portato alla condanna dei due, il sistema era stato messo in atto almeno già a partire dal gennaio 2015. Si tratta di una frode molto estesa che nell’ultimo mese ha già portato alla radiazione, sempre da parte dell’Itf, di altri due giudici di sedia: gli uzbeki Sherzod Hasanov e Arkhip Molotyagin. Anche loro cacciati per sempre dai campi da tennis con la stessa accusa: avrebbero ritardato l’inserimento di risultati dei match sul loro dispositivo e nel frattempo avrebbero avvisato con il cellulare gli scommettitori. ALTRI CASI Giovedì scorso era arrivata la radiazione del tennista sudafricano Joshua Chetty (numero 1857 del ranking) che aveva ammesso un tentativo di combine contattando un giocatore — del quale non si conosce l’identità — proponendogli di perdere in singolare e in doppio offrendogli 2600 dollari. La scorsa settimana poi erano stati inflitti 7 mesi e una multa di 10000 dollari a Constant Lestienne. Il tennista francese avrebbe scommesso su 220 partite tra il febbraio 2012 e il giugno 2015. Le rivelazioni su diverse inchieste aperte su un sistema diffuso di partite truccate erano state diffuse nel gennaio scorso, alla vigilia dell’ Australian Open

 

 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement