WTA Wuhan: Kvitova straripante, il torneo è suo. Non c'è storia con Cibulkova

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WTA Wuhan: Kvitova straripante, il torneo è suo. Non c’è storia con Cibulkova

Petra Kvitova vince il primo torneo dell’anno bissando il successo del 2014 nel Premier di Wuhan. Non batteva due top 5 nello stesso torneo dalle Finals del 2011. Cibulkova non riesce a scalfire la potenza della ceca: sarà comunque numero 8 al mondo, suo best ranking

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[14] P. Kvitova b. [10] D. Cibulkova 6-1 6-1

Per il terzo anno consecutivo la WTA porta il tennis in mostra alla città di Wuhan e come nei due anni precedenti la presenza delle top players è elevatissima; l’anno scorso c’erano 7 top ten e quest’anno addirittura 9 (assente solo S. Williams). Sorprendentemente però la finale si è svolta tra due giocatrici fuori dalle prime dieci, che ricoprono rispettivamente la posizione numero 12, Cibulkova, e la numero 16, Kvitova. Quest’ultima è in vantaggio negli scontri diretti, ma Dominika ha vinto le ultime due sfide nettamente, entrambe sul cemento. I precedenti ci dicono che, a meno che non si giochi sulla terra rossa, tra di loro non ci sono match equilibrati e chi si trova in una condizione migliore, spesso ha la meglio trovando poca opposizione dall’altra parte. Oggi è andata esattamente così. La strada percorsa da Petra per raggiungere la finale è stata molto agevole, se si esclude l’epopea con Kerber, dato che quel match è stato l’unico per lei risoltosi al terzo set, mentre Cibulkova per ben quattro volte è dovuta ricorrere al parziale decisivo ed ha passato sui campi 10 ore e 39 minuti (tra le sue vittime si conta anche Pliskova).

Kvitova parte esattamente come aveva finito il match contro Halep, eseguendo vincenti su vincenti e piazzando ace di ogni tipo; nei primi quattro game il parziale è di 16 punti a 1, 4-0. I break arrivano con due ottimi rovesci: una smorzata e un’accelerazione lungolinea. Cibulkova è più mobile sulla linea di fondo, ma la velocità dei suoi colpi non è minimamente paragonabile a quello della due volte vincitrice di Wimbledon, la quale però nel quinto game sorprendentemente perde il fedele servizio commettendo due doppi falli che ravvivano la grinta della slovacca. Il passaggio a vuoto è breve per Petra perché subito ristabilisce le distanze e con un pallonetto sulla riga spezza le gambe alla sua avversaria, brekkata per la terza volta. Chiudere il set, ovviamente con un ace, era fin troppo prevedibile.
Il secondo parziale è un po’ più lottato, la tds numero 10 riesce a trovare più profondità, soprattutto con il dritto, tuttavia le risposte di Kvitova continuano ad essere ingiocabili e ben presto anche qui la ceca va avanti di due break. Spesso sentiamo dire dai tennisti che non bisogna dare per scontato i risultati che ottengono, ebbene una dimostrazione la dà Kvitova quando, sopra 4-1, concede una palla break e una volta portato a casa il game, lascia partire fragorose urla di incitamento, che sottolineano quanto sia dura mantenere una concentrazione così elevata per tanti giorni consecutivi, nonostante ad un osservatore esterno possa sembrare tutto naturale e semplice. Un’ora e un minuto sono sufficienti alla nativa di Bilovec per avere la meglio su Cibulkova che nel finale aumenta anche il numero di gratuiti.

La tennista ceca aveva già vinto qui nell’edizione inaugurale del 2014 e grazie a questo tennis straordinario messo in mostra senza coach durante la settimana, conquista il primo titolo dell’anno: è dal 2011 che riesce a portarsi a casa almeno un trofeo. Cibulkova invece, la quale quest’anno ha vinto due tornei e perso due finali, fa il suo rientro in top ten ottenendo il suo best ranking diventando numero 8, ed è ancora in lotta per un posto a Singapore. Wuhan, città della Cina centrale con più di 6 milioni di abitanti, ha ospitato il secondo torneo cinese dell’Asian swing e ora che è concluso si può affermare che ci ha regalato molti match equilibrati (uno candidato a migliore dell’anno), abbiamo assistito all’affermazione di una non più giovane tennista che comunque può ancora migliorarsi, e al ritorno di una grande campionessa.

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