A lezione di tie-break dal maestro Ivo Karlovic

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A lezione di tie-break dal maestro Ivo Karlovic

Il croato durante il torneo di Tokyo ha giocato solamente tie-break. Nuovo record per lui. Ma chi sono i leader nelle speciali classifiche riguardanti il “tredicesimo gioco”?

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Ivo Karlovic, a 37 anni, riesce ancora a giocare il suo miglior tennis, come dimostrano i titoli conquistati quest’anno a Newport e Los Cabos, oltre alla finale persa per un soffio a Washington contro Gael MonfilsLa scorsa settimana il gigante croato ha giocato a Tokyo, perdendo ai quarti di finale proprio contro il “Gaelico” in due tie-break. La curiosità è che, proprio nel torneo giapponese, il numero 20 del mondo ha giocato solamente tie-break – ben 7 – vincendo in tre set contro Delbonis, in due contro Tipsarevic, prima della sconfitta contro il numero 8 ATP. Guardando alle statistiche, non è mai accaduto che in un singolo incontro si giocassero, ad esempio, 5 tie-break, ma ci sono alcuni match che ci sono andati vicino, come l’indimenticabile quarto di finale degli US Open 2001 tra Sampras ed Agassi, dove ebbe la meglio il primo in quattro set, con nessuno dei due giocatori che cedette mai la battuta. Lo stesso giocatore di Zagabria, invece, giocò – perdendo – una partita incredibile contro Stepanek nel primo match della semifinale di Coppa Davis del 2009, quando Radek vinse 6-7(5) 7-6(5) 7-6(6) 6-7(2) 16-14, con i due che, quindi, se avessero giocato la stessa partita quest’anno, avrebbero giocato il tie-break anche nella frazione di gioco decisiva. Nonostante “Ivone” abbia giocato in carriera ben 660 tie-break, il suo record è solamente di 336 vinti e 324 persi (record del 50,90%).

Il tennista con la percentuale migliore di tie-break vinti in tutta la storia del tennis è, incredibilmente, Lucas Pouille (70%). Tuttavia, considerando l’esiguo numero di match giocati in carriera finora, è ragionevole dire che il leader in questa statistiche è Roger Federer (64,6%), seguito da Sampras (63,8%), Djokovic (63,2%), Isner (62,3%), Roddick (62,2%), Raonic (62,1%), Murray (61,7%), Puerta (61,3%), Rios (60,7%), con Nadal a chiudere la top ten con il 60,6%. Oltre a questi, da segnalare che – pur non rientrando in questa classifica ristretta – Ivan Lendl, Boris Becker e Stefan Edberg sono 3 dei 7 giocatori ad aver vinto più di 200 tie-break in carriera mantenendo una percentuale di vittoria almeno del 60% (gli altri sono i già menzionati Federer, Isner, Roddick e Sampras).

Il giocatore ad aver vinto il maggior numero di tie-break consecutivi, invece, è Andy Roddick, che nel 2007 ne vinse ben 18 di fila, mentre Robin Haase ne perse 17 consecutivamente tra il 2012 e 2013. Il numero più alto di “tie-breaker” – come lo chiamano negli States – vinti nello stesso torneo è fermo ad 8, con Ivanisevic, Arthurs e Djokovic che furono in grado di fare ciò sui prati dell’All England Club rispettivamente nel 1998, 1999 e 2007. John Isner, dal canto suo, detiene il record di tie-break giocati nello stesso torneo – addirittura 11 – riuscendo in tale impresa nel torneo di Washington quando, dopo essere passato professionista da poche settimane, giunse fino alla finale da numero 416 del mondo, perdendo poi da Andy Roddick. Lo stesso numero di “jeu decisif” disputati in una singola manifestazione lo raggiunse pure Goran Ivanisevic, che vi riuscì proprio nel già citato Wimbledon 1998, detenendo così il record di tie-break giocati in un torneo dello Slam.

Carlos Moya, dal canto suo, detiene il primato di game decisivi vinti consecutivamente nei “deciding set“, essendosene aggiudicati 17 tra il 2002 ed il 2008. Federer e Sampras, invece, sono i due giocatori con lo score migliore nei tie-break nelle finali Slam, con lo svizzero che ne ha vinti 21 su 29, mentre lo statunitense 8 su 14. Bjorg Borg, curiosamente, ne perse ben 8 su 9 (compreso quello leggendario contro McEnroe nel quarto set della finale di Wimbledon del 1980). Infine, Roger Federer – maestro in questo tipo di situazioni – è il leader anche per quanto riguarda i tie-break disputati nelle prove dello Grand Slam, ha un bilancio di 125 vinti e 57 persi (68,7%), avendo un record di 29-12 agli Australian Open, 25-13 al Roland Garros, 47-18 a Wimbledon e 24-12 a New York.

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