Toni Nadal ha rilasciato un’intervista interessante ad “Onda Cero”, in cui si è espresso sul futuro del nipote: “Rafael è deluso, non è tranquillo e in situazioni così ogni problema diventa più grande del normale. La sconfitta di ieri contro Troicki è stata più inaspettata di quella con Dimitrov la settimana prima. Contro Troicki Rafa deve vincere. Oggi parleremo insieme per decidere se terminare o meno la stagione. Bisognerà vedere che sensazioni ha avuto, in cosa ha sbagliato e quali soluzioni cerca. Dobbiamo affrontare la situazione con tranquillità, senza drammi. Di certo non ci lasceremo andare, sono grato alla vita per aver fatto più di quello che ci aspettavamo. Al momento Rafa pensa che se si ferma e si allena al massimo sarà super preparato per l’anno prossimo. Non è pronto per smettere di vincere e di essere competitivo, bensì è pronto per vincere il Roland Garros, questa è una grande motivazione per lui. Sono convinto che tornerà a giocare molto bene“.

Nelle ultime settimane il tennista spagnolo ha evidenziato più volte come il dritto sia la chiave per tornare grande. Dopo aver perso a Shanghai contro Troicki ha affermato che l’infortunio al polso, probabilmente, sta ancora influenzando il suo rendimento con questo colpo. Toni, dal canto suo, la vede diversamente, sia per quanto riguarda i problemi fisici che in merito alla partecipazione del nipote in Coppa Davis: “È una questione di testa. Non è un problema mentale ma di continuità. Il polso non mi preoccupa e anche se mi preoccupasse non lo direi, non è giusto dire che abbiamo perso per il polso. Comunque ora la mia schiena sta messa peggio del polso di Rafa. Sarebbe stato più sensato non giocare la Davis. Rafa ha deciso di esserci più per una questione di cuore che di testa.”

Al di là di questo, tuttavia, il coach del maiorchino è ottimista per il futuro: “Vedo lontano il ritiro di Rafa, tra quattro anni. Lui continua a divertirsi nel circuito“.