Stagione finita per Kyrgios: l'ATP lo squalifica per otto settimane

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Stagione finita per Kyrgios: l’ATP lo squalifica per otto settimane

L’ATP ha deciso di infliggere una squalifica di otto settimane a Nick Kyrgios in seguito alla sua condotta antisportiva durante il secondo turno di Shanghai. Otto, che possono però diventare tre

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Questa mattina, in un comunicato ufficiale, l’ATP ha reso nota la squalifica comminata a Nick Kyrgios per un totale di otto settimane (come aveva preventivato il New York Times), poiché colpevole di aver commesso il più grave degli illeciti durante il match di secondo turno del 1000 di Shanghai contro Mischa Zverev: “condotta contraria all’integrità del gioco”. Alla squalifica vanno ad aggiungersi altri 25.000$ di multa oltre ai 16.500$ già ricevuti la settimana scorsa.

Le otto settimane vanno intese come “tournament weeks”, ovvero quelle in cui si svolgono tornei del circuito ATP e Challenger. Questo significa che la squalifica andrebbe dal 17 ottobre 2016 al 15 Gennaio 2017, ma grazie a un accordo con il giocatore stesso, potrebbe essere ridotta a tre settimane se prenderà parte a un programma di assistenza con uno psicologo dello sport o a un programma equivalente approvato dall’ATP. La data di rientro in questo caso sarebbe lunedì 7 novembre 2016. L’australiano si ritrova comunque estromesso dalla corsa alle ATP Finals di Londra; nella race è 12° e avrebbe avuto concrete possibilità di qualificazione con due ottimi piazzamenti nei tornei di Basilea e Parigi Bercy. Come già aveva fatto su Twitter la settimana scorsa, Kyrgios si è scusato tramite il suo sito ufficiale:

“In seguito alla decisione dell’ATP di oggi, vorrei cogliere l’occasione per rinnovare le mie scuse in merito ai fatti di Shangai. La stagione è stata molto lunga e ho dovuto combattere con diversi infortuni e altre questioni, specialmente verso la fine dell’estate. La tournée asiatica è stata particolarmente dura per la lunga settimana che mi ha portato alla vittoria a Tokyo e il viaggio attraverso tutto il continente; di conseguenza a Shangai il mio corpo ha ceduto sia fisicamente che mentalmente. Questa non vuole essere una scusante e so molto bene che devo delle scuse ai fan a Shangai e in tutto il resto del mondo – così come agli organizzatori del torneo che fanno un lavoro incredibile. So quanto i fan siano importanti per il successo del nostro sport e personalmente amo l’interazione con loro nelle diverse città che ospitano il circuito mondiale. Io sono uno di quelli che dedica un sacco di tempo ai fan poiché amo e rispetto il loro sostegno. La loro energia è ciò che mi motiva a raggiungere il top. Mi dispiace concludere l’anno in questo modo e non avere la possibilità di continuare a lottare per un posto alle ATP Finals, un obbiettivo importante per me. Capisco e rispetto la decisione dell’ATP e cercherò di usare questo tempo per migliorare dentro e fuori dal campo. Sono veramente dispiaciuto e non vedo l’ora di tornare sul circuito nel 2017.”

Insomma, siamo all’ennesimo capitolo di una carriera che, in così poco tempo, è già costellata di storie spiacevoli (questa è la seconda squalifica che Kyrgios riceve quest’anno). Quanti degli appassionati di tennis si saranno già stancati di sentir parlare di Kyrgios sotto le vesti del cattivone irrispettoso del pubblico, degli avversari, dei compagni e dello sport in generale, il brutto anatroccolo che non combinerà mai niente se non con un radicale cambio di atteggiamento. Il caso Vekic sembra una “ragazzata” in confronto alla ridicola condotta di Shangai. Eppure noi, giudici assatanati, in realtà sembriamo alla continua ricerca di Nick Kyrgios, della sua capacità naturale di andare fuori dagli schemi, di fare notizia e di sparigliare le carte di un circuito ingessato nel politically correct.

L’impressione però è che questo Kyrgios, che lo si voglia o no, lo ritroveremo tale e quale in Australia a inizio 2017 – salvo prima passare per la IPTL, la competizione che forse più gli si addice. Le parole del suo comunicato fanno parte di una retorica che non sembrerebbe rispecchiare il personaggio ancora non abbastanza maturo ed educato che si è dimostrato la scorsa settimana, vista anche la gravità degli episodi e la recidività del soggetto. All’inizio della prossima stagione, di fronte al pubblico di casa, sarà più facile avere rispetto per il pubblico. Ma cosa succederà quando abbandonerà le mura amiche?

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