Dal nostro inviato a Milano,

Pochi tornei al mondo possono vantare il blasone e la Storia del torneo di Monte-Carlo nella spettacolare cornice del Country Club. Un evento che va anche oltre il tennis grazie alle iniziative tennistiche e mondane che rendono l’appuntamento monegasco uno dei più attesi della stagione sia per i giocatori che per il pubblico. Per gli spettatori italiani, specie per quelli che vivono al centro-nord, si tratta dell’evento più accessibile in termini di spostamento richiesto. Così non sorprende che il Masters 1000 del Principato sia ormai di fatto un torneo bilingue : 35.000 spettatori italiani sono stati presenti per l’edizione 2016 sui 135.650 spettatori complessivi; sono stati 462 i giornalisti accreditati da 21 Paesi.

Così da qualche anno l’organizzazione e gli sponsor organizzano in autunno una presentazione “italiana” del torneo dell’anno successivo a Milano. La sede prescelta oggi per l’edizione N.111 del Monte-Carlo Rolex Masters, in programma dal 15 al 23 aprile 2017, è stata ancora una volte la Club House di “Sergio Tacchini” in Via Savona. Eccellenti padrone di casa il direttore generale della Wintex per Sergio Tacchini, Patrizia Bolzoni, e la responsabile della comunicazione Cristina Clerici. La conferenza stampa si è svolta in una cornice d’eccezione poiché sullo sfondo faceva bella mostra di sé l’inedita collezione primavera/estate 2017 di Sergio Tacchini, che verrà presentata ufficialmente alla stampa solamente il 15 Novembre prossimo. Sulle pareti della club house fra manichini modelli della club house sono appesi le foto-poster degli storici testimonial della Sergio Tacchini, (una mostra storica proprio a Montecarlo)  fra gli altri John McEnroe, Jimmy Connors, Ilie Nastase, Guillermo Vilas e poi Mats Wilander, Wojtek Fibak, Pete Sampras, Goran Ivanisevic.

Gli “ambasciatori” dei partner del Montecarlo Rolex Masters, da sinistra: Monica Soldini (Peugeot), Jacopo de Mojana di Cologna (Console monegasco a Milano), Francesca Traldi (Faconnable), Patrizia Bolzoni (Sergio Tacchini), Frank Swinkels e Daniel Beswick (Dunlop), il direttore del torneo Zeljko Franulovic

Non è un caso che uno degli storici marchi italiani, che ha fatto dell’eleganza e della tradizione il suo marchio di fabbrica, si sia legato al torneo che più di tutti comunica eleganza, finezza, glamour. Erano presenti all’incontro con i responsabili del Country Club di Montecarlo, gli “ambasciatori” dei principali brand partner del torneo del Principato, da Monica Soldini per Peugeot (veicolo ufficiale dell’ATP e sponsor di Novak Djokovic ) che da partner storico del Roland Garros si è trasformata in partner del circuito ATP e poi da un anno del Rolex Masters Montecarlo e degli Internazionali d’Italia, a Frans Swinkels, managing director Central Europe di Dunlop Slazenger Group (sponsor anche degli Internazionali di Roma) con Daniel Beswick  marketing manager per l’Italia, a Francesca Traldi vicepresident international communication di Faconnable. Un bel team, insieme alla Wintex per Sergio Tacchini . Insieme a loro  il console onorario del Principato di Monaco a Milano, Jacopo de Mojana di Cologna (nella foto il secondo da sinistra verso destra)

Quello del Principato resta un torneo in continua espansione (20 milioni di euro di spese annue) il che per certi versi è paradossale dal momento che la quantità di “spazio” a disposizione del magnifico Country Club è minuscola se  paragonata agli altri grandi tornei del circuito ATP.

Così oltre a un montepremi che supererà quota 4 milioni di Euro è partito un progetto di ammodernamento con una nuova sala interviste ma anche l’aggiornamento dell’insieme dei diversi uffici, locali e parcheggi necessari alla produzione televisiva. Il progetto sarà completato nel 2018.

Per quanto riguarda la partecipazione dei campioni, Monte-Carlo ha da sempre il grande vantaggio di avere parecchi protagonisti del circuito residenti nel Principato tra cui ricordiamo il N.1 mondiale Novak Djokovic ma anche Marin Cilic, Milos Raonic, Tomas Berdych, Grigor Dimitrov. Se nel 2016 erano presenti 8 dei primi 10 giocatori del mondo (unici assenti Kei Nishikori e l’infortunato David Ferrer) è ragionevole pensare che anche per l’edizione 2017 il campo di partecipazione sara eccezionale.

Il rinnovo della partnership di lusso con Rolex come main sponsor (quell’incontro con Ubaldo nel Principato…) per i prossimi 5 anni ha dato vita a un nuovo logo  e una nuova grafica per rinsaldare meglio il forte legame. Anche Sergio Tacchini ha esteso la sua partnership (una storia nella Storia) per 3 anni.

Si è già aperta la prevendita dei biglietti sul sito ufficiale (anche in italiano) e tutti i numeri mostrano già un incoraggiante +30% rispetto allo scorso anno in questo periodo: a questo proposito è stata aggiunta la simulazione in 3D dei 2 stadi integrata sul sito di biglietteria on-line che permette agli spettatori di non sbagliarsi mai sulla scelta del posto.

Il padrone di casa dell’evento è stato ancora una volta Zeljko Franulovic, direttore del torneo dal 2005 e vincitore dell’edizione 1970 quando battè in finale Manuel Orantes. Al termine della conferenza ha concesso gentilmente un’intervista al nostro direttore, un intervista in cui ha ricordato il difficile inizio da direttore più di 11 anni fa:

“Il Principe Ranieri venne a mancare pochi giorni prima dell’inizio e non sapevamo se annullare il torneo oppure no, alla fine decidemmo di proseguire con sobrietà e ci fu poi il match memorabile tra Federer, già campione del mondo e Gasquet, giovanissimo francese che vinse annullando match point“

Non poteva mancare una battuta, da croato, sulla finale di Coppa Davis tra Croazia e Argentina in programma a Zagabria a fine novembre:

“Giocando in casa con Cilic e Karlovic sul duro e con un buon doppio, darei il 5% di possibilità alla Croazia anche se del Potro è tornato ad alti livelli”

Al di là di tutto ciò che sta intorno al tennis nei 9 giorni del torneo, risulta sempre difficile trovare un posto che sappia coniugare lo spettacolo del tennis con quello della location come è in grado di fare il Masters 1000 del Principato. L’edizione N.111 certamente non farà eccezione.