Fognini sfida il tabù cemento per avvicinare Lorenzi e Bertolucci

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Fognini sfida il tabù cemento per avvicinare Lorenzi e Bertolucci

Il ligure oggi sfiderà Pablo Carreno Busta per aggiudicarsi il quinto titolo della carriera: andrebbe a una sola lunghezza da Bertolucci. Nel mirino c’è anche Lorenzi e il titolo di n.1 d’Italia

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Oggi è il giorno della finale dell’ATP 250 di Mosca, dove Fabio Fognini sarà alla caccia del quinto titolo in carriera, il primo fuori dalla terra battuta. Il ligure è alla dodicesima finale nel circuito maggiore, avendo vinto quelle del 2013 a Stoccarda ed Amburgo rispettivamente contro Kohlschreiber e Delbonis (sempre in rimonta), dominando invece quella di Vina del Mar del 2014 contro Leonardo Mayer e quella di Umago lo scorso Luglio contro Andrej Martin. Sono 7, invece, le sconfitte all’ultimo atto di un torneo ATP per il ligure, di cui 6 sul mattone tritato. Nel 2012 perse a Bucarest da Simon nella sua prima finale della carriera, mentre cinque mesi più tardi fu sconfitto nella sua unica – prima di oggi – apparizione in un atto conclusivo di un torneo sul cemento, quando a San Pietroburgo (veloce indoor) a batterlo fu Martin Klizan, il quale lo sconfisse pure un anno e mezzo dopo sulla terra di Monaco di Baviera. Nel 2013, a conclusione di tre settimane da sogno, perse in finale ad Umago contro Robredo, mentre nell’anno successivo perse in finale a Buenos Aires per mano della sua bestia nera David Ferrer. L’anno scorso, invece, il taggiasco si issò fino all’atto finale di una manifestazione ATP a Rio de Janeiro e ad Amburgo: se nel primo vi arrivò battendo 7-5 al terzo Nadal (perdendo, ça va sans dire, da “Ferru”), nella kermesse tedesca fu proprio il fenomeno maiorchino a batterlo in un match bello ed alta tensione.

Il suo avversario di oggi sarà Pablo Carreno Busta, 25 anni e numero 36 del mondo, che è al top della carriera e che proprio quest’anno ha disputato la sua prima finale in un torneo del circuito dei grandi, trionfando a Winston Salem dopo una finale equilibratissima contro Roberto Bautista-Agut. Quest’oggi sarà fondamentale vedere se Fabio sarà in grado di cominciare alla grande la partita, come si è visto ad esempio con Berankis, Ramos e Kohlschreiber, dominando sia con i colpi di inizio gioco che negli scambi da fondocampo. Importantissimo sarà il rendimento al servizio: entrambi negli ultimi mesi hanno lavorato molto su questo fondamentale, cercando di velocizzare il mulinello per non avere pause nel movimento. Se la prima di servizio è migliore rispetto a prima – anche se la velocità massima della battuta di Fognini è superiore rispetto a quella dell’iberico – entrambi hanno problemi con la seconda. Questa sarà una delle chiavi di volta della sfida: chi sarà in grado di mantenere una percentuale di prime palle alta – almeno intorno al 60% – potrà limitare i danni sul secondo servizio. A ben vedere questa settimana si è visto Fabio molto aggressivo anche sulla prima di servizio, trovando sempre profondità in modo da poter poi controllare il gioco. Carreno dovrà cercare di contenere la probabile sfuriata iniziale da parte del ligure, il cui rendimento dipenderà molto anche dal dritto, che molto spesso è il termometro principale del suo gioco. Con questo fondamentale il numero 50 ATP tenterà di comandare il gioco, soprattutto giocandolo da sinistra per aprirsi uno spazio nell’angolo aperto. Fognini presumibilmente cercherà il dritto dello spagnolo per poi accelerare dalla parte del rovescio, evitando così di cercare in maniera eccessiva quest’ultimo in fase di manovra, dal momento che è Carreno gioca decisamente meglio da quella parte. Il tennista di Gijón dovrà tentare di allungare il più possibile la partita per mettere a dura prova i nervi di “Fogna”, che nella lotta non si tira mai indietro, apparendo però meno stabile del giocatore spagnolo.

L’azzurro, a dispetto della classifica e dell’unico precedente – vinto dall’iberico nei quarti di finale del torneo di Oeiras nel 2013 6-4 al terzo – sembra favorito, con un’eventuale vittoria che lo porterebbe al numero 42 delle classifiche mondiali, riavvicinandosi dunque a Paolo Lorenzi (n.38) per riappropriarsi di un “titolo” – quello di miglior giocatore italiano – che probabilmente Fabio, nonostante tutto, sente come suo di diritto.

Tutte le finali di Fabio Fognini:
2012 Bucarest G. Simon b. F. Fognini 6-4 6-3
2012 San Pietroburgo M. Klizan b. F. Fognini 6-2 6-3
2013 Stoccarda F. Fognini b. P. Kohlschreiber 5-7 6-4 6-4
2013 Amburgo F. Fognini b. F. Delbonis 4-6 7-6(8) 6-2
2013 Umago T. Robredo b. F. Fognini 6-0 6-3
2014 Vina del Mar F. Fognini b. L. Mayer 6-2 6-4
2014 Buenos Aires D. Ferrer b. F. Fognini 6-4 6-3
2014 Monaco di Baviera M. Klizan b. F. Fognini 6-2 1-6 6-2
2015 Rio de Janeiro D. Ferrer b. F. Fognini 6-2 6-3
2015 Amburgo R. Nadal b. F. Fognini 7-5 7-5
2016 Umago F. Fognini b. A. Martin 6-4 6-1

Titoli italiani:
1971 – A.Panatta (Senigallia)
1973 – A.Panatta (Bournemouth)
1974 – A.Panatta (Firenze)
1975 – A.Panatta (Kitzbuhel, Stoccolma), Bertolucci (Firenze)
1976 – Bertolucci (Barcellona, Firenze), A. Panatta (Roma, Roland Garros), Zugarelli (Bastad), Barazzutti (Nizza)
1977 – Barazzutti (Bastad, Parigi indoor, Charlotte), Bertolucci (Firenze, Amburgo, Berlino), A.Panatta (Houston)
1978 – A.Panatta (Tokyo)
1980 – A.Panatta (Firenze), Barazzutti (Cairo)
1981 – Ocleppo (Linz)
1984 – Cancellotti (Firenze, Palermo)
1985 – C.Panatta (Bari)
1986 – Cane’ (Bordeaux), Colombo (S.Vincent)
1987 – Pistolesi (Bari)
1988 – Narducci (Firenze)
1989 – Cane’ (Bastad)
1991 – Camporese (Rotterdam), Cane’ (Bologna), Pozzi (Brisbane)
1992 – Camporese (Milano), Pescosolido (Scottsdale)
1993 – Pescosolido (Tel Aviv)
1994 – Furlan (San Jose’, Casablanca)
1998 – Gaudenzi (Casablanca)
2001 – Gaudenzi (St. Polten, Bastad)
2002 – Sanguinetti (Milano, Delray Beach)
2004 – Volandri (St. Polten)
2006 – Bracciali (Casablanca), Volandri (Palermo)
2011 – Seppi (Eastbourne)
2012 – Seppi (Belgrado, Mosca)
2013 – Fognini (Amburgo, Stoccarda)
2014 – Fognini (Vina del Mar)
2016 – Fognini (Umago), Lorenzi (Kitzbuhel)

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