WTA Finals: Kerber, che fatica! Battuta Cibulkova in tre set. Halep facile con Keys

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WTA Finals: Kerber, che fatica! Battuta Cibulkova in tre set. Halep facile con Keys

Nel match inaugurale del Masters di Singapore la rumena Simona Halep sconfigge per 6-2 6-4 una Madison Keys decisamente troppo fallosa. 2 ore e 17 minuti di battaglia fra Kerber e Cibulkova, la spunta la tedesca

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[3] S. Halep b. [6] M. Keys 6-2 6-4 (Benedetto Napoli)

Stat Halep Keys

Singapore, ore 17.00 locale. Prende il via la terza edizione delle WTA Finals giocate all’interno del Singapore Indoor Stadium e il primo incontro di round robin del gruppo rosso vede contrapposte la numero 3 e 6 del seeding, ovvero Simona Halep e Madison Keys. Per la rumena un 2016 con buone soddisfazioni ma senza il definitivo salto di qualità che tanto ci si attendeva: i soli due quarti di finale a Wimbledon e Flushing Meadows stonano e non poco con le vittorie a Madrid, Bucarest e Montreal (in terra canadese vittoria proprio contro l’avversaria odierna). La numero 4 del ranking WTA ha dovuto far fronte a diversi infortuni ad inizio stagione recuperando il campo perso durante la stagione estiva e alla sua terza partecipazione alle Finals sembra avere tutte le intenzioni di far bottino pienoPrima partecipazione al gran galà di fine anno del circuito femminile per la statunitense Madison Keys. Dopo due anni con troppi bassi e pochissimi alti la speranza del tennis a stelle e strisce è finalmente riuscita a disputare un 2016 ad alti livelli grazie ai numerosi ottimi piazzamenti conquistati durante l’arco dell’anno. A Birmingham l’unica affermazione stagionale dell’americana, andata vicino alla vittoria anche al Foro di Roma e come già detto a Montreal mentre in tutti e quattro i tornei degli Slam non è riuscita ad abbattere il muro degli ottavi di finale. Classico confronto di stili opposti: da una parte la grande capacità difensiva della Halep, dall’altra la propensione a un gioco offensivo e aggressivo della tennista di Rock Island. I precedenti vedono la rumena avanti per quattro vittorie a una.

Pronti, via ed è subito ace con la seconda di servizio per la Keys che sembra avere tutte le intenzioni di prendere da subito in mano le redini dell’incontro: difatti il match dipende esclusivamente dai vincenti e dagli errori della numero 7 WTA con la Halep che si limita a respingere al di là della rete il possibile. Dopo due giochi in cui i servizi vengono confermati seppur con qualche grattacapo arriva puntuale il primo break del match firmato Simona Halep. Nonostante una confusa Keys fosse riuscita ad annullare due break point grazie ad una prima vincente e ad una combinazione servizio esterno e diritto in diagonale, la tennista di Costanza dapprima si conquista la terza occasione per il break grazie a un bel rovescio e successivamente vede il rovescio dell’avversaria infrangersi sulla rete e può stringere il famigerato pugnetto. Dopo questo pessimo game l’americana esce dalla partita e grazie a un parziale di otto punti a zero è subito doppio break per la tennista dell’Est Europa. Coach Thomas Hogstedt corre in soccorso della sua assistita ma ormai i buoi sembrano essere scappati dalla stalla e nonostante il solo vincente la Halep dopo appena ventidue minuti di gioco si trova ad un game dalla conquista del primo set e in meno di trenta minuti si aggiudica il primo atto della sfida grazie all’ennesimo diritto largo dell’avversaria. La solidità della Halep sta avendo agilmente la meglio sull’americana che sembra pagare a un prezzo salatissimo lo scotto dell’emozione.

Il secondo set si apre con la conferma del servizio da parte della statunitense. Quest’ultima si conquista l’occasione di strappare il servizio all’avversaria, ma i soliti errori dettati dalla troppa fretta di chiudere lo scambio (clamorosa la volée alta sbagliata) fanno scongiurare il pericolo ad una combattiva Halep. I successivi due game vengono confermati dai rispettivi servizi e come nel primo set la prima a brekkare è la numero 4 del mondo che chiude alla seconda occasione grazie a un’ottima discesa a rete chiusa con una comoda volé di dritto. La Keys stavolta non si scompone più di tanto e tre game dopo riesce finalmente a strappare il servizio all’avversaria grazie a un game giocato a tutto braccio con fucilate scaraventate sia col diritto che col rovescio. Ma come Penelope la giovane Madison tesse e disfa la tela: infatti arriva l’immediato contro-break dell’avversaria che sfrutta senza colpo ferire un turno disastroso al servizio per l’americana. Allo scoccare dei sessantacinque minuti di gioco la rumena si appresta a servire per il match e dopo aver rispedito al mittente il tentativo di rimonta chiude l’incontro approfittando degli ennesimi due non forzati della Keys (alla fine dei giochi saranno ben 41!).

Match tutto sommato anonimo nel quale la Halep non si è dovuta dannare l’anima poiché la Keys ha sin da subito indirizzato l’incontro verso una rapida sconfitta a causa delle tante, troppe, scelte scellerate. La statunitense deve per forza di cose cambiare tattica di gioco e non perdersi alle prime difficoltà anche perché le prossime avversarie saranno due tenniste coriacee come Angelique Kerber e Dominika Cibulkova. Dopo la finale del 2014 la Halep parte col piede giusto e in un Masters in teoria equilibrato come questo potrà certamente dire la sua.

[1] A. Kerber b. [7] D. Cibulkova 7-6(5) 2-6 6-3 (Marco A. Costantino)

Kerber-Cibulkova_2 RR

La slovacca Dominika Cibulkova, dopo un gran finale di stagione (finale a Wuhan e titolo nell’International di Linz) compie il proprio esordio assoluto nel Master di fine anno e di fronte si ritrova subito la numero uno del seeding e del mondo Angelique Kerber. I precedenti recitano un’apparente parità: 4-4 gli scontri tra le due finora. Ma in realtà Dominika non batte la tedesca da tre anni, avendo Kerber trionfato nelle ultime quattro occasioni, e per di più sempre in due set.

Angelique sfrutta l’ingresso in partita poco brillante dell’avversaria strappando subito la battuta a 15 e confermando rapidamente il break nel proprio turno di servizio. Kerber cerca di sfruttare la chele mancina, sia col servizio che con il dritto, andando a pizzicare Cibulkova sul suo colpo meno continuo, il rovescio. Da parte sua la slovacca spinge bene, ma manca spesso nella chiusura definitiva, incappando in errori piuttosto banali e tentando forse più del lecito, di sorprendere la tennista di Brema con il drop shot . Dominika mano a mano entra comunque in partita, ritrovando tutti i propri colpi e nell’ottavo gioco riesce finalmente ad insidiare il servizio della tedesca e con due grandi colpi vincenti in lungolinea, uno di rovescio e uno di dritto, strappa la battuta e rimette tutto in ordine: 4-4.  Il gioco segue ora i turni di battuta e nel dodicesimo gioco Kerber si ritrova a servire per rimanere nel set; per sua fortuna però il diritto abbandona la slovacca e si arriva al tiebreak. Nonostante ancora troppi errori col proprio fondamentale migliore, Cibulkova mantiene il contatto con l’avversaria, giocando punto a punto, ma sul 5-5 un nastro crudele accompagna in corridoio una palla corta che sarebbe stata probabilmente vincente: Kerber può così servire per il set. Le due danno vita ad uno scambio forsennato, che racchiude l’anima di questo set e del gioco delle due contendenti: Cibulkova spinge in ogni modo e con ogni colpo, Kerber tiene come un muro, fino all’errore di rovescio, inevitabile da parte della slovacca. Un bellissimo primo set finisce così nella mani della numero uno al mondo.

Nonostante il deludente finale registrato nel primo parziale, Cibulkova è prontissima in avvio di secondo set, mentre Kerber sembra rifiatare. La slovacca, numero 8 WTA, non cala di intensità, aggredendo con il dritto il rovescio dell’avversaria, e in pochi minuti si ritrova sul 3-0 con doppio break! In piena fiducia Dominika trova continuità e velocità di palla anche con il rovescio e sembra avviata ad un facile epilogo. La tedesca però non è giocatrice che si arrende facilmente e, ritrovando la profondità nei propri colpi e un paio di grandi vincenti di dritto, recupera uno dei due break di svantaggio. Ma nel game successivo è Cibulkova a salire nuovamente di livello e sorprendendo Kerber con una palla corta e uno slice stretto, sempre di rovescio, si riprende il break e sul 5-2 può servire per portare il match al set decisivo. Parte ad handicap la slovacca, mandando la tedesca sul 30-0, ma senza scomporsi ritrova il filo del proprio gioco e con un gran dritto inside-out, conquista il parziale.

Cibulkova parte meglio anche nel terzo set, strappando per prima la battuta all’avversaria nel terzo game, ma lo spunto non dura molto e Kerber approfittando anche di un leggero appannamento della slovacca recupera immediatamente il break e si porta anzi a condurre sul 3-2. La slovacca alterna ora ottimi colpi a troppi errori, non mettendo più in mostra il suo famoso footwork da ‘trottola‘, forse iniziando a risentire degli sforzi profusi nei primi due set. Da parte sua Kerber, pur senza esaltare, ritorna a mostrare la solita incredibile continuità, strappa ancora la battuta, addirittura a zero, a Cibulkova e si porta sul 5-2. La slovacca mantiene vive le residue chance tenendo agevolmente il proprio turno di battuta, e in uno splendido nono gioco, nel quale si vedono praticamente solo vincenti, Dominika gioca il tutto per tutto ad ogni scambio, procurandosi due palle break, purtroppo per lei non convertite. Kerber riesce così, dopo due ore e diciassette minuti di partita tra due delle più brillanti lottatrici del circuito, a conquistare una preziosa vittoria.

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