Guida alle WTA Finals

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Guida alle WTA Finals

Al Masters 2016 di Singapore sono assenti molte storiche protagoniste del tennis femminile, ma non mancano comunque aspetti positivi

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180 secondi con il Direttore: a Singapore Kerber e Halep di fronte oggi e in finale?

Al torneo di Singapore mancano molte delle giocatrici più titolate in attività. Sono assenti, per ragioni diverse, Serena e Venus Williams, Sharapova, Azarenka, Kvitova. Tutte vincitrici di più Slam e anche del Masters (Azarenka finalista).
Tra le partecipanti, invece, solo Radwanska, che ha vinto l’anno scorso, vanta un titolo nelle Finals, mentre Halep ha raggiunto la finale nel 2014. Sulla carta il torneo potrebbe lasciare qualche perplessità per la presenza di partecipanti con un palmarès non proprio ricchissimo, e per la mancanza di alcuni dei nomi più popolari del tennis femminile; ma in compenso credo vadano sottolineati tre aspetti positivi.

Il primo è questo: con Muguruza, Pliskova e Keys la nuova generazione entra a pieno titolo fra le protagoniste. E Muguruza si presenta con all’attivo un titolo Slam (Parigi 2016).

Secondo aspetto positivo: i bilanci negli scontri diretti tra le giocatrici al via mostrano quasi tutti un notevole equilibrio. Si annuncia quindi un torneo senza partite scontate e con il pronostico aperto a molte possibilità.
Anche per i bookmaker l’incertezza era estrema, con quattro giocatrici praticamente sullo stesso piano. Queste erano le quote subito prima che iniziasse il torneo (quote che sono cambiate dopo i primi match):
3,00 Kerber
3.50 Radwanska, Halep, Keys
8,00 Pliskova, Muguruza
14,0 Cibulkova, Kuznetsova

Terza nota positiva: in passato ci sono state edizioni del Masters con diverse giocatrici arrivate palesemente a corto di energie, se non addirittura semi-infortunate. È uno dei rischi della manifestazione, che per forza di cose deve essere collocata alla fine del lungo calendario WTA. Invece quest’anno, a parte Kuznetsova, per tutte le altre dovrebbe esserci stato il tempo di prepararsi a dovere, e di recuperare dagli sforzi degli US Open e dei tornei asiatici.

A proposito di Kuznetsova e del suo sorpasso in extremis: segnalo che la prima delle escluse, relegata al ruolo di riserva, è Johanna Konta, fuori dalle migliori otto malgrado 3455 punti nella Race. L’anno scorso con lo stesso numero di punti non solo sarebbe entrata, ma lo avrebbe fatto come quinta (Radwanska, quinta del 2015, aveva totalizzato 3415 punti). Direi quindi che Johanna è stata piuttosto sfortunata.

Presento di seguito alcuni dati che mi auguro possano aiutare a seguire con più informazioni il Masters 2016. Un paio di avvertenze rispetto ai numeri indicati:
– nei numeri degli scontri diretti non sono presenti le partite già disputate nel Masters in corso
– alla voce “punti dagli US Open in poi”, ci sono tre numeri: il primo è il totale dei punti WTA conquistati da Flushing Meadows in poi; tra parentesi ci sono: i punti conquistati solo a New York e poi la somma di tutti i tornei WTA successivi agli US Open. Non ho tenuto conto di eventuali scarti, perché l’intento è soprattutto quello di restituire sinteticamente il rendimento nelle ultime settimane.
Dopo il sorteggio questi sono i gironi della prima fase a Round Robin:

GRUPPO ROSSO
1. Angelique Kerber
3. Simona Halep
6. Madison Keys
7. Dominika Cibulkova

GRUPPO BIANCO
2. Agnieszka Radwanska
4. Karolina Pliskova
5. Garbiñe Muguruza
8. Svetlana Kuznetsova

1. Angelique Kerber
Precedenti partecipazioni al Masters: 3 (2012, 2013, 2015)
Miglior risultato: Round Robin
Punti totali Race to Singapore: 8000
Punti dagli US Open in poi: 2285 (2000 agli US Open + 285 tornei successivi)
Scontri diretti:
vs Radwanska 5-6
vs Halep 3-4
vs Pliskova 5-3
vs Muguruza 3-4
vs Keys 5-1
vs Cibulkova 4-4
vs Kuznetsova 3-4
Numero uno della classifica mondiale, Angelique Kerber dopo aver vinto gli US Open non ha ottenuto particolari risultati negli ultimi tornei, ma probabilmente anche perché non ne aveva la necessità per raggiungere il Masters, l’ultimo grande obiettivo in calendario. Del resto nel 2016 ha compiuto il salto di qualità proprio perché ha saputo dare il meglio negli eventi principali (due vittorie Slam in Australia e Usa e una finale a Wimbledon) e il Masters è quindi diventato l‘ultimo trofeo di prima fascia a cui puntare. È con questa chiave di lettura che si possono considerare accettabili le sconfitte subite di recente contro Svitolina e Gavrilova, che altrimenti potrebbero suonare come un campanello di allarme.
Negli scontri diretti contro le avversarie in gara Kerber è in positivo solo contro due giocatrici, Keys e Pliskova. Non ha risultati di rilievo nelle precedenti edizioni del Masters (due sole vittorie su 9 match disputati); questa volta però si presenta con uno status del tutto differente.

2. Agnieszka Radwanska
Precedenti al Masters: 7 (2008, 2009, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015)
(le prime due edizioni come riserva scesa in campo)
Miglior risultato: Vincitrice 2015
Punti totali Race: 4975
Punti dagli US Open in poi: 1675 (240 US Open + 1435)
vs Kerber 6-5
vs Halep 5-5
vs Pliskova 6-0
vs Muguruza 3-4
vs Keys 5-1
vs Cibulkova 7-6
vs Kuznetsova 4-12
Stagione 2016 buona ma non straordinaria per Radwanska: semifinale agli Australian Open e Indian Wells, vittoria a New Haven; ha raccolto il miglior risultato proprio di recente, vincendo il premier mandatory di Pechino (mille punti), con il quale si è garantita la sicurezza della partecipazione al Masters e poi anche il secondo posto nella Race (dopo la rinuncia di Serena Williams). È la campionessa in carica delle WTA Finals, vinte l’anno scorso malgrado avesse perso due dei tre match nel girone preliminare.
In questa edizione è la testa di serie più alta del gruppo bianco, ma ha avuto però in sorte due avversarie contro le quali è indietro negli scontri diretti come Kuznetsova e Muguruza. Al contrario, sulla carta, parte favorita contro Pliskova (sei vittorie a zero).

3. Simona Halep
Precedenti al Masters: 2 (2014, 2015)
Miglior risultato: Finale 2014
Punti totali Race: 4728
Punti dagli US Open in poi: 900 (430 + 470)
vs Kerber 4-3
vs Radwanska 5-5
vs Pliskova 4-1
vs Muguruza 1-2
vs Keys 4-1
vs Cibulkova 2-3
vs Kuznetsova 4-3
Il 2016 di Halep per molti aspetti è stato simile a quello di Radwanska: “così così” negli Slam, ha invece raccolto punti pesanti vincendo il premier mandatory di Madrid e poi a Montreal (e Bucarest). Qualificata con un certo anticipo alle WTA Finals, ha potuto risparmiare le energie per presentarsi fresca all’atto finale della stagione. Nel 2014, anno dell’esordio, ha dimostrato di trovarsi bene sui campi di Singapore raggiungendo la finale, e quindi ha l’occasione di provare a mettere in bacheca un torneo di importanza maggiore rispetto ai premier WTA.

4. Karolina Pliskova
Precedenti al Masters: esordiente
Miglior risultato: —
Punti totali Race: 4100
Punti dagli US Open in poi: 1526 (1300 + 226)
vs Kerber 3-5
vs Radwanska 0-6
vs Halep 1-4
vs Muguruza 3-1
vs Keys 0-0
vs Cibulkova 0-3
vs Kuznetsova 1-0
Esordiente al Masters, a 24 anni Pliskova ha compiuto un ulteriore salto di qualità nel momento in cui è finalmente riuscita a farsi strada in uno Slam, raggiungendo la finale degli ultimi US Open. Ha raccolto molti punti sull’erba (vittoria a Nottingham, finale a Eastbourne), e sul cemento americano (vittoria a Cincinnati e finale a Flushing Meadows). Dopo l’exploit newyorkese ha dato l’impressione di rifiatare, e ora si dovrà capire se è in grado di tornare ad esprimersi a quei livelli, tenendo anche conto che ha diversi scontri diretti negativi da provare a ribaltare in caso riuscisse a superare il girone di queste Finals.

Nella pagina successiva i profili di Muguruza, Keys, Cibulkova e Kuznetsova

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