Finale Fed Cup, la guida: sorteggio, squadre, percorso, precedenti

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Finale Fed Cup, la guida: sorteggio, squadre, percorso, precedenti

Intrigante epilogo della manifestazione in questo fine settimana. A Strasburgo le padrone di casa proveranno a sovvertire il pronostico, ma Kvitova e compagne sembrano lanciate verso il quinto titolo in sei anni, il decimo in assoluto. Tutti i numeri della 54° finale di Fed Cup

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Aggiornamento su sorteggio

Si è svolta pochi minuti fa a Strasburgo la cerimonia di sorteggio. Ad inaugurare la sfida saranno Kristina Mladenovic e Karolina Pliskova. A seguire Petra Kvitova sfiderà Caroline Garcia.

Dopo il Master “B” in terra asiatica il circuito femminile chiude i battenti come da tradizione con la finale di Fed Cup. A Strasburgo, nella cornice del Palasport Rhenus (capienza 6077 posti), le padrone di casa francesi cercheranno un’impresa improba, battere la Repubblica Ceca, vera dominatrice degli ultimi anni, vincitrice di quattro delle ultime 5 finali, battuta dal 2010 in poi solo dalla nostra nazionale e sempre in trasferta.

Amelie Mauresmo, capitana non giocatrice del team transalpino, in campo nell’ultima finale disputata nella manifestazione dalla Francia (al Roland Garros nel 2005 contro la Russia poi vincitrice), l’anno scorso dopo la vittoria a Genova in rimonta contro la nostra nazionale aveva sentenziato: “Queste ragazze possono vincere la Fed”. Dopo poco più di un anno Mladenovic, Garcia e Cornet hanno quasi avverato la sua profezia. Ora rimane da compiere l’ultimo passo, battere le campionesse ceche.

Vediamo come arrivano le due formazioni all’atto conclusivo della manifestazione:

FRANCIA

La nazionale francese arriva alla sua quinta finale in Fed Cup in formazione tipo. Punte di diamante Caroline Garcia (n. 23 Wta) e Kristina Mladenovic (n. 42), Alizé Cornet più che valido rincalzo (n. 46), Pauline Parmentier pronta a subentrare, soprattutto in caso di doppio decisivo, anche se la coppia Garcia/Mladenovic, nr.2 nella classifica di specialità, danno sufficiente garanzia. Oltretutto entrambe non hanno mai perso in doppio in Fed Cup. La Mladenovic è 9-0, la Garcia 5-0.

Caroline Garcia ha vissuto la sua migliore stagione da professionista, con due titoli vinti (Starsburgo e Maiorca), due semifinali (Dubai e Monterrey), best ranking raggiunto a fine ottobre (nr. 23 come già scritto in precedenza) in singolare. Si è regalata anche il Roand Garros in doppio in coppia con la Mladenovic, anche qui la posizione nr.2 raggiunta sempre a fine ottobre è il suo best ranking. Il 2016 è stato chiuso con un bilancio di 34 vittorie e 25 sconfitte. Dotata di grandissima grinta, la Garcia talvolta balbetta quando gode dei favori del pronostico. In Fed però si è quasi sempre fatta trovare pronta, la sfida con le ceche la potrebbe galvanizzare.

Kristina Mladenovic ha invece disputato una stagione a due facce. Abbastanza anonima la prima parte, migliore la seconda, con la semifinale a Strasburgo (battuta dalla Lucic, che poi avrebbe perso la finale con la Garcia) e le due finali perse a ‘s-Hertogenbosch e a Hong Kong. Attualmente nr. 42 del ranking, ha chiuso la stagione con un bilancio in perfetta parità, 31 vittorie e altrettante sconfitte.

Percorso inverso invece per Alizé Cornet, oramai veterana della nazionale francese nonostante abbia appena 26 anni. Buon inizio di 2016 con vittoria a Hobart, poi stagione appena sufficiente, conclusa con un anonimo quarto a Hong Kong. Bilancio comunque positivo, 25 vittorie e 21 sconfitte, ma ben lontano dai fasti di un tempo (la Cornet è stata anche nr.11 del ranking a febbraio 2009). Giocatrice tenace e ostica, a volte tignosa oltre il limite (non raro vederla quasi in lacrime in momenti di crisi sul campo), al momento dietro le sue compagne per i singolari, ma la Mauresmo sa che può contare su di lei se la sfida dovesse farsi dura ed equlibrata.

Come detto Pauline Parmentier rappresenta soprattutto il joly in doppio, in caso di forfait di Garcia o Mladenovic. Elemento istrionico del gruppo, la Parmentier occupa al momento la posizione nr. 73 nel ranking Wta.

Segnaliamo che in caso di vittoria della Francia Amelie Mauresmo entrerebbe nella storia diventando la quarta a vincere la manifestazione sia come tennista che come capitana, raggiungendo Margareth Court, Chris Evert e Billie Jean King, insomma una compagnia di primissimo livello.

REPUBBLICA CECA

La Repubblica Ceca arriva a Strasburgo con i favori del pronostico e non potrebbe essere altrimenti. Vincitrice di 4 titoli negli ultimi 5 anni, Pala schiera a Strasburgo Karolina Pliskova (n. 6 del ranking), Petra Kvitova (n.11 e recente vincitrice del Master B di Zhuai), Barbora Strycova (nr.20) e Lucie Hradecka, anche lei quarta forza ma valido jolly per un eventuale doppio decisivo. Insomma le prime tre tenniste ceche hanno una classifica migliore della nr.1 francese, Caroline Garcia, il che è tutto dire.

Certo l’atmosfera a Strasburgo non sarà delle migliori, sappiamo quanto l’orgoglio nazionale francese potrebbe sospingere le giocatrici locali, ma Pliskova e Kvitova in primis hanno oramai esperienza tale da non temere (almeno in apparenza) simili situazioni.

Karolina Pliskova ha vissuto la sua miglior annata, culminata con la finale agli US Open (persa con la Kerber) e la qualificazione al Master (eliminata nel Round Robin). Ma non vanno dimenticati i due titoli conquistati (Nottingham e Cincinnati), la finale persa a Eastbourne e la semifinale a Indian Wells. Numero 6 come detto in singolare ma anche numero 11 in doppio, il 2016 è stato chiuso con 43 vittorie e 22 sconfitte. Ampi margini di miglioramento, a Strasburgo vuole vincere la sua seconda Fed Cup dopo aver dato il suo fondamentale apporto in quella dello scorso anno contro la Russia (vittoria in coppia con la Strycova nel doppio decisivo, ma anche quest’anno non si è potuto prescindere da lei, soprattutto nella trasferta rumena).

Di Petra Kvitova non abbiamo da dire molto più di quello che già non sappiamo. Giocatrice dalle potenzialità infinite, soprattutto quando la testa ed il fisico sono allineati. Un 2016 non all’altezza delle sue migliori annate, con un inizio molto mediocre ed un finale quasi spumeggiante, dove ricordiamo la semifinale olimpica a Rio, la vittoria a Wuhan, la finale persa in Lussemburgo e come scritto in precedenza a vittoria nel Master “B”. Veterana di Fed Cup, in caso di vittoria (la quinta per lei) salirebbe al quarto posto assoluto (prima non americana) tra coloro che hanno vinto il maggior numero di titoli, dietro a Chris Evert (8 vittorie), Billie Jean King (7) e Rosie Casals (6).

La vittoria sarebbe storica anche per il capitano ceco Petr Pala. Con il quinto titolo diverrebbe nel suo ruolo il più vincente di sempre, superando in tromba Barazzutti, Berner (Usa), Tarpischev (Russia), King (Usa) e Margets Lobato (Spagna) fermi a quota 4. Pala insieme a Berner e oltretutto l’unico a non aver mai perso una finale.

Completano il team ceco Barbora Strycova e Lucie Hradecka. Quest’ultima oramai quasi completamente dedita al doppio nel circuito (in singolare occupa la posizione nr. 170), mentre la Strycova, ottima doppista anche lei, nonostante i 30 anni si difende ancora molto bene in singolare. Ha chiuso il 2016 con un buon bilancio di 38 vittorie e 24 sconfitte, corredato dalle finali perse a Dubai (contro la nostra Errani) e a Birmingham, mentre agli Australian Open ha raggiunto il 4° turno. Giocatrice sempre molto ostica da affrontare, abile su qualsiasi superficie.

Segue a pagina 2: pronostico e precedenti fra le nazionali

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