Pagelle: Donald Trump, il tennis, i capelli e la furia ceca

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Pagelle: Donald Trump, il tennis, i capelli e la furia ceca

La settimana che ha sconvolto il mondo con la vittoria di Trump, ha visto l’ennesimo trionfo ceco in Federation Cup e il sogno infranto delle francesi. Intanto il Masters è iniziato con un Djokovic furente

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Donald e Melania Trump - US Open 2015 (foto di Art Seitz)
 

Va bene che siamo a fine stagione, il tennis giocato in attesa del Masters è quello che è, ma – come direbbe un ex magistrato ed ex ministro ed ex politico – che c’azzecca Donald Trump con il tennis?

C’azzecca, c’azzecca… Intanto il taglio di capelli del neo-presidente americano è sinistramente simile a quello di Boris Becker, solo che mentre il secondo è stato di fatto pensionato da un Guru, il primo gli americani se lo terranno almeno per un po’.
E poi scusate, qual è lo sport nel quale si può vincere una partita pur prendendo meno voti…ehm facendo meno punti dell’avversario?

E vabbè, se Trump ce lo concede, passiamo ad occuparci di due temi cari al nuovo inquilino della Casa Bianca, ovvero donne e Europa.  Potevamo accettare di tutto, ma che Mademoiselle Simpatia Cornet (5) si ergesse a Regina di Francia, proprio no. Che poi, vista la Kiki Mladenovic (6,5) della prima giornata e anche del doppio, la mossa di Amelie Mauresmo (5,5) non è parsa proprio all’altezza dei colpi di genio in campo dell’ex numero 1 del mondo.

È stata comunque una finale di FedCup al cardiopalma: prendete il tennis femminile, aggiungete un pubblico in delirio capitanato da Gachassin (uno che piangeva come un bambino quando Roger Vasselin e Bennetteau hanno vinto il doppio al Roland Garros, figuriamoci ora, ma vogliamo pure  metterci a criticare i Presidenti federali delle altre nazioni adesso?), l’infortunio (?) della giocatrice più forte Petra Kvitova (5), le due giornate della vita di Caroline Garcia (9) e il gioco è fatto. Alla fine l’eroina non è nemmeno l’altra grande attesa Pliskova (7) ma la Strycova (9) che fa piangere tutti francesi. E in fondo in fondo è pure giusto così: ricordiamoci che i galletti avevano bandito Garcia e Mladenovic dopo Rio salvo perdonarle per esigenze di patria…

Mentre impazza il mistero sugli ex capelli di Rafa Nadal (3, non a Nadal ma è il numero dei capelli veri rimasti a Rafa…) che nasconde sotto un cappellino il suo nuovo look (sarà alla Ronaldo o alla Trump per restare in tema?), è cominciato quello che noi anziani chiamiamo Masters e che per i giovani sono le Atp Finals.

Ed è subito polemica. Insomma, gli inglesi che tanto si vantano di essere gli eroi del fair-play, stanno facendo di tutto per indurre Djokovic alla pazzia e così difendere il primato di Andy Murray. Ma vi pare giusto che Nole debba essere piazzato in un gruppo intitolato all’allenatore di Murray? Hai voglia di sedute di amore, pace e serenità, ma forse alla fine per il suo stesso bene è meglio un Nole furioso.

Intanto Sara Errani ha un nuovo allenatore e evitiamo di ironizzare su quale sia il colpo sul quale dovrà concentrarsi il muovo coach.
A proposito di battute intanto una buona notizia, al di là della discrasia di carattere geografico, arriva da Ortisei dove Stefano Napolitano (7) ha vinto il suo primo challenger in un torneo nel quale non ha mai perso il servizio. Non diciamo niente e incrociamo le dita…

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