ATP Finals interviste, Djokovic: "Andy ha meritato di vincere"

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ATP Finals interviste, Djokovic: “Andy ha meritato di vincere”

ATP Finals interviste, finale. [1] A. Murray b. [2] N. Djokovic 6-3 6-4. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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So che non va mai dato nulla per scontato in questo sport, ma sei almeno un po’ sorpreso dalla capacità di Andy di recuperare dalle fatiche di questa settimana?
Non troppo, mi aspettavo avrebbe giocato ad un livello molto alto. Come ho detto ieri dopo la mia semifinale, non mi aspettavo potesse essere stanco. Io ho giocato davvero male, commesso molti non forzati con il rovescio, non era la mia giornata. Comunque complimenti ad Andy per la sua solidità mentale, ha scelto bene i colpi, ha scambiato molto. Ha meritato di vincere.

Abbiamo avuto la sensazioni tu sia migliorato dopo ogni match. Sei d’accordo?
È lo sport. Ogni giorno è diverso, ogni giorno ti senti diversamente. Immagino questo fosse uno di quei giorni in cui non sentivo la palla, è tutto quello che posso dire. Dall’altra parte avevo un giocatore che ha giocato come doveva.

Credi che le settimane passate possano aver influito su questa tua mancanza di fiducia nel gioco da fondo?
Forse. Ma come ho già detto, a questi livelli è necessario andare in campo sempre al massimo, e io non c’ero neanche vicino. Non ho avuto possibilità di vincere oggi, si poteva vedere dall’inizio. Lui è stato migliore in tutto.

Quest’anno hai ottenuto il Career Grand Slam. Qual è l’obiettivo del prossimo anno?
L’obiettivo adesso è riposare. La stagione è stata lunga, un ottimo anno, ho molto su cui riflettere e da apprendere. Ma adesso è il momento di posare le racchette per un po’, recuperare. Poi penserò al prossimo anno.

Come analizzi il periodo da gennaio a giugno, o quello da giugno ad ora, o dal giugno scorso al giugno di quest’anno?
Gli ultimi cinque o sei mesi non sono stati ideali. Avrei potuto fare molto meglio in alcuni tornei. Comunque ho fatto finale a New york, finale qui. Anche se ho impostato degli standard piuttosto alti per me stesso, sopratutto negli ultimi anni, sono comunque contento della carriera che sto facendo. Credo a volte sia normale attraversare dei periodi diversi da come li vorresti. Certo avrei potuto fare meglio, considerando le Olimpiadi. Ho vissuto così tante emozioni nei primi sei mesi con il Roland Garros, avevo bisogno di un po’ di tempo per smaltire tutto. Ma non l’ho avuto. Al momento non vedo l’ora di avere un mese e mezzo senza tornei, è un lusso nel tennis.

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