Boris Becker, a 49 anni superato da... Ivan Lendl

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Boris Becker, a 49 anni superato da… Ivan Lendl

Boris Becker spegne quest’oggi 49 candeline. 49 tornei vinti in carriera, tra cui 6 slam e 3 ATP Finals, l’ex enfant prodige tedesco, da tre anni allenatore di Novak Djokovic, è stato anche coach n.1. Da lunedì, però, tale privilegio spetta a un certo… Ivan Lendl. Continuerà con Nole nel 2017?

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Che la torta di compleanno sia un po’ “amara” quest’anno per Boris Becker? Possibile… Oggi l’ex n. 1 del mondo tedesco spegne 49 candeline e la festa potrebbe essere stata un po’ guastata dall’epilogo di stagione vissuto dal suo pupillo Novak Djokovic. Ci mancherebbe, di soddisfazioni dal suo campionissimo serbo Boris ne ha già avute a bizzeffe. Infatti, da quando il tedesco è entrato nello staff di Nole, questi ha aggiunto al già cospicuo palmares altri 6 trofei slam e 2 ATP Finals – per parlare solo dei titoli più prestigiosi – e, per giunta, terminando il 2014 e il 2015 da n. 1 del mondo.

Ma quest’anno è andata diversamente. Anche se Novak ha comunque dominato la prima parte dell’anno, con 7 titoli vinti tra cui due major (Australian Open e Roland Garros) tuttavia, dopo lo slam parigino, qualcosa si è rotto in RoboNole e non dev’essere stato facile neanche per il suo team fronteggiare e cercare di risolvere la crisi del serbo.

E poi Andy Murray. Lo scozzese disputa la migliore stagione in carriera, soprattutto da quando torna ad assere affiancato da un certo Ivan Lendl che, non solo lo riporta al successo a Wimbledon e alle Olimpiadi, ma lo aiuta nella scalata al n. 1 in classifica e nella conquista del suo primo Masters, per poi chiudere definitivamente l’anno da capofila del ranking. Insomma, un trionfo totale. Certo, i meriti sono di Andy, ma Lendl e il resto del team hanno ovviamente svolto un ruolo fondamentale per la serenità e la tranquillità dello scozzese, oltre ovviamente per il livello di gioco prodotto in campo.

E, dunque, se l’anno scorso, il coach “avversario” in tanti match – ma soprattutto nell’ultimo grande appuntamento di fine anno – era stato Stefan Edberg (che seguiva Federer), quest’anno Boris Becker ha dovuto vedersela fino in fondo con l’ex rivale Ivan.

Un anno fa, nella finale alla O2 Arena tra Federer e Djokovic, per i rispettivi coach si era trattato del remake della sfida che Edberg e Becker disputarono l’uno contro l’altro nel 1989; 27 anni fa, fu Stefan Edberg a consacrarsi Maestro superando Boris Becker 4-6 7-6 6-3 6-1, in quella che fu l’ultima edizione svoltasi al Madison Square Garden di New York . Nel 2015, invece, Federer non riuscì a superare in finale un Djokovic scatenato che lo ha dominato per 6-3 6-4 in 1 ora e 20 minuti.

Ma, nel 2016, beffa del destino, il pupillo di Ivan Lendl travolge un irriconoscibile Novak con lo stesso score, impiegando quasi lo stesso tempo servito a Nole l’anno precedente. Questa volta il “remake” tra coach dà ragione a Lendl che, dopo aver perso in finale al Masters con Becker nel 1988 (e vinto nel 1985 e nel 1986), si riprende in un certo senso la rivincita, anche se dalla panchina. E non solo: strappandogli perfino il n. 1 di fine anno.

E nel 2017? Dopo la sconfitta subita da Andy Murray alle Finals, in conferenza stampa è stato chiesto a Nole un commento sull’organizzazione del suo team per la prossima stagione. Ma per ora è tutto top secret.

Chissà se rivedremo ancora Becker nel box di Novak in Australia… Qualche dubbio c’è.

Ma, intanto, ripercorriamo i numeri straordinari della carriera di “Bum Bum” Becker, enfant prodige con il trionfo a Wimbledon a 17 anni, nonché campione mai domo, personalità mai banale e acrobata della racchetta.

N. 1

Boris Becker diventa n. 1 del mondo il 28 gennaio 1991.

Becker è attualmente il coach di Novak Djokovic che, con Boris, chiude due stagioni da n. 1 del mondo.

È il tennista con il maggior numero di vittorie in carriera contro i n. 1 del mondo (19).

1 bis Becker è il primo giocatore non testa di serie a vincere il torneo di Wimbledon, nel 1985 nonché il più giovane vincitore a trionfare a Church Road.

1 tris Boris Becker conquista un titolo allo US Open, nel 1989 opposto a Ivan Lendl.

2. È il secondo tennista più giovane della storia a vincere un torneo dello slam, a 17 anni e 288 giorni (Wimbledon 1985). Il primo è Michael Chang, vittorioso al Roland Garros nel 1989 a 17 anni e tre mesi.

2 bis come i titoli all’Australian Open, nel 1991 (vs Ivan Lendl) e nel 1996 (vs Michael Chang).

2 tris Boris conquista 2 volte la Coppa Davis (1988 – 1989).

3 come i trionfi a Wimbledon (1985 vs Curren; 1986 vs Lendl e 1989 vs Edberg).

3 bis come le vittorie al Masters (1888 vs Lendl; 1992 vs Courrier; 1995 vs Chang).

3 tris come le semifinali disputate al Roland Garros. Il major parigino è l’unico grande titolo mancante nel palmares del tedesco. Sono 3 anche le semifinali disputate allo US open, oltre alla vittoria del 1989.

4. Il tennista di Leimen disputa altre 4 finali a Wimbledon: nel 1988 e 1990 contro Stefan Edberg; nel 1991 nel derby tedesco contro Michael Stich e nel 1995 opposto a Pete Sampras.

5. Sono le finali disputate al Masters, oltre alle 3 vittorie.

5 bis. Record dell’era Open di 5 anni tra due vittorie slam: titolo all’Australian Open nel 1991 e nel 1996.

6. Sono in tutto 6 i titoli slam di Becker (2 Australian Open, 3 Wimbledon e 1 US Open).

12. Come le finali disputate in doppio, oltre alle 15 vittorie.

12 bis. Come le settimane in vetta alla classifica.

15. Come i titoli conquistati in doppio.

19. Come le vittorie in carriera contro i n. 1 del mondo (7 vs Ivan Lendl; 1 vs Mats Wilander; 3 vs Stefan Edberg; 3 vs Jim Courrier; 4 vs Pete Sampras; 1 vs André Agassi).

22. Boris Becker è nato il 22 novembre, compleanno che condivide con un’altra leggenda del tennis, Billie Jean King.

25. Boris Becker guadagna oltre 25 milioni di dollari in prize money.

28. Oltre ai trionfi in carriera (49), Boris disputa altre 28 finali.

38. Come le vittorie in singolare in Coppa Davis.

49. Come i titoli vinti in carriera.

713. Come le partite vinte in carriera.

2003. Nel 2003 entra a far parte dell International Tennis Hall of Fame.

4362. Come gli ace messi a segno in carriera.

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