Coppa Davis, come ti preparo la finale: l'indoor di Croazia e Argentina a confronto

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Coppa Davis, come ti preparo la finale: l’indoor di Croazia e Argentina a confronto

Vediamo insieme come gli uomini a disposizione di Zeljko Krajan e Daniel Orsanic si sono comportati nei match di avvicinamento all’atto conclusivo, al via domani all’Arena Zagreb

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A meno di trovarsi nell’emisfero Sud, dove a novembre è in pratica estate, la finale di Coppa Davis si gioca solitamente indoor. L’incastro è buono, perché dal termine dello swing asiatico in poi il circuito si sposta in palazzetti e tendoni per l’ultimo mese della stagione: gli otto impegnati nella finale per l’insalatiera, quindi, hanno già avuto l’opportunità di acclimatarsi con le condizioni di gioco (per quanto c’è indoor e indoor, come testimoniano anche i dati ufficiali sulla velocità delle superfici). Andiamo quindi a scoprire come si sono comportati i convocati di Croazia e Argentina negli ultimi mesi di tennis al coperto.

I convocati della Croazia padrona di casa sono l’ex-campione major Marin Cilic, il figliol prodigo Ivo Karlovic, la riserva Franko Skugor che ha sostituito in extremis Borna Coric e l’esperto doppista Ivan Dodig (il quale vanta comunque una dignitosissima carriera di singolare, con tanto di titolo ATP 250 vinto proprio a Zagabria e indoor).

MARIN CILIC

Il migliore dei croati (attualmente al n.6 ATP, best ranking personale) ha vissuto una stagione indoor a due facce, vincendo prima il titolo a Basilea cedendo soltanto un set a Sascha Zverev e sconfiggendo Novak Djokovic a Bercy, fermandosi poi al turno successivo contro John Isner e disputando delle deludenti Finals. La probabile spiegazione è semplice e poco tecnica: il successo su Goffin negli ottavi del 1000 parigino ha garantito la matematica qualificazione alle Finals, provocando un calo di tensione nervosa e convincendolo a risparmiarsi per i due eventi conclusivi. A Londra contro i migliori è andata male, ma forse la testa era già a Zagabria. L’autunno di Cilic dimostra in sostanza come, in presenza degli stimoli giusti e dell’ambizione (o necessità?) di vittoria, il ragazzo sia secondo a pochi colleghi.

Singolare

ATP 500 Basilea: 5 vittorie
Masters 1000 Parigi-Bercy: 3 vittorie, 1 sconfitta
ATP Finals: 1 vittoria, 2 sconfitte

Doppio

Nessun incontro disputato

IVO KARLOVIC

Stagione indoor non particolarmente brillante per il dr. Ivo, che sul veloce si è sempre contraddistinto per i buoni risultati. Fatta eccezione per la semifinale nell’ATP 500 di Vienna, raggiunta tuttavia senza affrontare teste di serie, il più alto tra i tennisti ha racimolato giusto un paio di secondi turni. Interessanti, tuttavia, perché queste due sconfitte premature sono arrivate contro altri due tennisti facenti parte degli otto della finale di Davis: a Stoccolma Karlovic è stato eliminato in due rapidi set da Juan Martin del Potro, che sfiderà nuovamente domani nel secondo singolare del tie; a Bercy invece a sconfiggerlo è stato il compagno di squadra Cilic, sempre in due set (ma con tie-break). Dai primi allenamenti la superficie è apparsa meno veloce del previsto, tuttavia il pericolo maggiore per lui è che la tensione bagni le polveri del suo servizio-cannone.

Singolare

ATP 250 Stoccolma: 1 vittoria, 1 sconfitta
ATP 500 Vienna: 3 vittorie, 1 sconfitta
Masters 1000 Parigi-Bercy: 1 vittoria, 1 sconfitta

Doppio

Nessun incontro disputato

IVAN DODIG

Il percorso di Ivan Dodig è ormai da molti anni incentrato sul doppio, nonostante lui prosegua ad iscriversi diligentemente anche nei tabelloni di singolare accessibili al suo ranking: è perciò alle sue prestazioni nel due contro due che dobbiamo fare attenzione per valutare il suo stato di forma, specialmente perché a meno di infortuni dell’ultima ora è proprio in quella specialità che verrà chiamato in causa sabato. L’altro ragazzo di Medjugorje (oltre a Cilic) ha evitato la tournée d’Oriente, non mancando però di partecipare a numerosi tornei nelle ultime settimane. È andata assai male però, perché in otto incontri lontani dalla luce del sole è arrivata una sola vittoria, nel girone delle Finals (peraltro insufficiente a qualificarsi).

Singolare

ATP 250 Metz: 1 sconfitta
Challenger Mons: 1 sconfitta
ATP 250 Stoccolma: 1 sconfitta
ATP 500 Basilea, Q: 1 sconfitta

Doppio

ATP 500 Basilea (/Zimonijc): 1 sconfitta
ATP Finals (/Melo): 1 vittoria, 2 sconfitte

FRANKO SKUGOR

Che fosse stato messo in allerta o meno, il sostituto di Borna Coric negli ultimi mesi ha lavorato nell’unico modo che il suo ranking gli consentiva, ovvero giocando una valanga di Challenger. Prevalentemente in doppio – e qui vale lo stesso discorso fatto per Dodig, visto che è lì che verrà impiegato nel migliore dei caso – con occasionali comparse in singolare. Il suo indoor autunnale “minore” si è aperto con la vittoria in doppio al Challenger di Orleans, a cui poi è seguito quasi un mese e mezzo più tardi il secondo miglior risultato, sempre in Francia, ovvero la semifinale di Mouilleron-Le-Captif. Un’altra semifinale è giunta invece in singolare ad Eckental, l’unico torneo in cui Skugor ha partecipato al tabellone di doppio con un compagno diverso da Nikola Mektic.

Singolare

ATP 250 Mosca, Q: 1 sconfitta
Challenger Eckental: 3 vittorie, 1 sconfitta
Challenger Mouilleron-Le-Captif: 1 vittoria, 1 sconfitta
Challenger Brescia: 1 sconfitta

Doppio

Challenger Orleans (/Mektic): 4 vittorie
Challenger Mons (/Mektic): 2 vittorie, 1 sconfitta
Challenger Budapest (/Mektic): 1 vittoria, 1 sconfitta
Challenger Eckental (/Vasilevski): 1 vittoria, 1 sconfitta
Challenger Mouilleron-Le-Captif (/Mektic): 2 vittorie, 1 sconfitta
Challenger Brescia (/Mektic): 1 sconfitta

(a pagina 2 l’analisi della stagione indoor del team Argentina)

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