WTA, da Bencic a Konjuh: le prospettive della generazione 1997 - Pagina 4 di 4

Al femminile

WTA, da Bencic a Konjuh: le prospettive della generazione 1997

Belinda Bencic, Daria Kasatkina, Jelena Ostapenko, Naomi Osaka, Ana Konjuh: confronti e possibilità di cinque talenti che stanno per compiere vent’anni

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Ci sono tratti in comune fra queste cinque giocatrici? La mia sensazione è che tutte siano dotate di grande personalità. Lo dico anche se mi rendo conto si tratti di una banalità, visto che è difficile immaginare come possa essere altrimenti: stiamo parlando infatti di giocatrici capaci di farsi strada giovanissime in un ambiente complicato e competitivo come quello del circuito tennistico professionistico. A modo loro hanno dimostrato di possedere il carattere per imporsi in campo, anche se con atteggiamenti differenti: più estroverse Bencic e Ostapenko, più tenace Kasatkina, più controllate ma non per questo meno convinte Osaka e Konjuh.

Provo ad allargare il discorso trasformandolo in un ragionamento “commerciale” in chiave WTA: se per ipotesi riuscissero ad arrivare tutte, o quasi, ai vertici del ranking (evento non impossibile anche se abbastanza improbabile) secondo me sul piano della personalità costituirebbero un gruppo in grado di non far rimpiangere troppo le campionesse che le hanno precedute. Credo cioè che avrebbero le qualità umane e la varietà di carattere (e di gioco) adatte a raccogliere le simpatie e l’affetto degli appassionati. Ma naturalmente questi sono valutazioni molto personali, che non è detto siano condivise.

Per tornare sul piano strettamente tennistico, allo stato attuale i numeri parlano chiaro: molto di ciò che per le altre si può solo profetizzare, Bencic lo ha effettivamente realizzato. Ha sconfitto la numero uno del mondo, ha vinto a Toronto battendo quattro top 10, e raggiunto il numero 7 del ranking. A lei non si chiede di esprimere delle potenzialità, ma di tornare a rendere come ha già dimostrato di saper fare.
Per Kasatkina sarà molto interessante capire quanto potrà spingersi in avanti una giocatrice che più che sulla potenza deve fare leva sulle qualità tecniche, sull’intelligenza e sulla costanza nell’applicarsi al tennis. Non ha un fisico dirompente, ma un naturale talento nella costruzione dello scambio articolato. Tutto sommato, per me, se non avrà imprevisti fisici può ancora salire in classifica.

Ostapenko in questo momento mi sembra quella più indietro sul piano della maturazione, non solo tecnica ma anche tattica. Avrà la forza (e la voglia) di migliorarsi? Insieme ad Osaka condivide la superiore velocità di palla nei colpi da fondo campo, ma non ha la stessa incisività al servizio. Konjuh a mio avviso è più completa tecnicamente di Jelena e Naomi, ma ha dimostrato di essere più fragile sul piano fisico.
Per loro tre credo sarà decisivo il 2017 per capire quanto possano crescere e maturare; tenendo presente che nel tennis c’è la variabile degli infortuni che può sempre scombussolare qualsiasi programma.

Chiudo con una tabella sintetica che consente di confrontare alcuni dei numeri presentati più estesamente sopra (in giallo i valori migliori):

1997 sintesi

NB: Tutti i dati da pro sono ricavati dal sito della WTA, a parte quelli contro le top 10 e top 20, ricavati dal sito tennisabstract.com. Tra i due database ci sono piccole differenze, il più delle volte dovute alla presenza/assenza degli incontri di Fed Cup. I numeri relatvi al periodo da junior sono ricavati dal sito ITF.
Dati aggiornati alla seconda settimana di novembre 2016 inclusa.

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