Finale Serie A1 maschile: scudetto per il Park Tennis Genova! Arnaboldi trascinatore

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Finale Serie A1 maschile: scudetto per il Park Tennis Genova! Arnaboldi trascinatore

Come nel femminile con la vittoria di Prato, la sponsorizzazione di Ubitennis porta fortuna: il Park Tennis Genova batte a Montecatini i campioni in carica di Forte dei Marmi per 4-2 e conquista la scudetto 2016. Decisivi i due doppi dominati dalla squadra ligure

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Serie A1: AVIVA al fianco del Tennis Park Genova

Finale Serie A1 maschile 2016

Tennis Club Italia Forte dei Marmi – Park Tennis Genova 2-4 (finale al meglio delle 7 partite)

Friederik Nielsen (PG) b. Walter Trusendi (F) 7-6(9) 6-2
Paolo Lorenzi (F) b. Alessandro Giannessi (PG) 6-2 4-6 6-3
Matteo Marrai (F) b. Gianluca Mager (PG) 6-3 3-6 6-1
Andrea Arnaboldi (PG) b. Filippo Volandri (F) 6-4 7-6(5)
Andrea Arnaboldi/Frederik Nielsen (PG) b. Matteo Marrai/Walter Trusendi (F) 6-4 6-3
Alessandro Giannessi/Gianluca Mager (PG) b. Paolo Lorenzi/Filippo Volandri (F) 6-3 6-4

A Montecatini si è chiusa in parità, 1-1, la prima giornata della finale del Campionato di Serie A1 maschile: liguri in vantaggio grazie al danese Friederik Nielsen che nel primo singolare ha sconfitto per 7-6(9) 6-2, in circa un’ora e tre quarti, Walter Trusendi. Pareggio toscano firmato da Paolo Lorenzi che nella sfida tra i due numeri uno si è imposto per 6-2 4-6 6-3 su Alessandro Giannessi.

Per Trusendi è arrivata la prima sconfitta in singolare di questa Serie A1 dopo 8 vittorie consecutive. Ha avuto 3 set point nel lottatissimo tie-break del primo set senza riuscire a chiudere finendo per perderlo 11 punti a 9. La delusione del giocatore del TC Italia ha segnato poi il secondo set dominato dal danese.

Bello spettacolo nel “match di cartello” di questa finale scudetto, la sfida tra Paolo Lorenzi ed Alessandro Giannessi, numeri uno rispettivamente di Tc Italia e Park Genova: Giannessi non si è disunito nonostante la pessima partenza, giocando un tennis ultra-offensivo grazie alla rapida superficie di gioco. Ha vinto Lorenzi, come da pronostico, ma l’incontro è stato serratissimo: 6-2 4-6 6-3 per il N.40 del mondo.

Nella giornata di domenica il programma prevedeva altri due match di singolari, quelli tra i N.2 e i N.3:

Matteo Marrai ha confermato una volta di più di essere uomo squadra per il Tennis Club Italia, sovvertendo il pronostico nei confronti di Gianluca Mager, numero 337 del ranking ATP. Anche se ha cessato l’attività internazionale lo scorso anno il 30enne toscano si è dimostrato fondamentale in questo campionato, vincendo così la sua dodicesima partita su 14 disputate in A1 (8-1 in singolare). Parte più propositivo e aggressivo Marrai, che annulla un paio di palle break in avvio e poi strappa a sua volta il servizio a un Mager più contratto, facendo suo il parziale al nono game. Nella seconda frazione reagisce il sanremese, che era stato determinante nella semifinale di ritorno a Prato: spinge molto la battuta Mager, e al sesto gioco piazza il break che gli consente di pareggiare la situazione. Ma nel terzo, dopo essersi cavato d’impaccio da una situazione delicata in apertura, torna a salire in cattedra Marrai, che attinge anche a cuore e carattere, spinto da un tifo da stadio. Con un primo break il fontemarmino si porta sul 2-0, poi un doppio fallo di Mager gli consegna il 4-0 e il toscano non si ferma più fino al 6-1, inginocchiandosi per salutare un’altra delle sue perle da aggiungere alla collana di successi in A1.

L’ha dovuta vincere più volte Andrea Arnaboldi la sua sfida con Filippo Volandri chiusa per 6-4 7-6(5). Il 27enne canturino è partito subito forte (3-0) contro “Filo” che sbagliava praticamente tutto sia col servizio che con il diritto. Scampato il pericolo però di ritrovarsi sotto 4-1, il 36enne livornese è entrato piano piano in partita, ed insieme al solito, splendido rovescio, ha cominciato a far punti anche con gli altri colpi riagguantando il suo avversario sul 3 pari. Nel decimo game, però, con Arnaboldi avanti 5-4, Volandri ha dilapidato un vantaggio di 40-15 completando l’opera con un doppio fallo che ha consegnato il primo parziale nelle mani di Genova. Ancora frastornato nella seconda frazione “Filo” è andato velocemente sotto per 4-1: poi, improvvisamente, qualcosa è cambiato e per almeno tre game il toscano è stato praticamente in giocabile. Bravo Arnaboldi a non disunirsi, anzi. Sul 6-5 si è procurato un match-point ma Filippo lo ha annullato con un ace, rifugiandosi poi nel tie-break . Arnaboldi è scattato sul 2-0, Volandri ha recuperato portandosi avanti per 5-3 ma è stato Andrea a conquistare gli ultimi quattro punti chiudendo per 7 punti a 5.

E’ di marca genovese il primo dei due doppi. Mostrando solidità e una buona alchimia, Arnaboldi/Nielsen sfruttano a dovere le prime palle break della frazione (in precedenza un paio di volte la coppia toscana si era trovata sul 15-30, comunque rimediando la situazione) dopo che era stato proprio Nielsen a dover fronteggiare, al quinto gioco, due opportunità per il break.
Sullo slancio il mancino di Cantù (da applausi un suo passante di rovescio quasi in piroetta dopo aver dovuto inseguire un lob di Trusendi) e il danese già al quarto game del secondo set piazzano il break, di nuovo su Trusendi, che vale il 3-1 in loro favore. La coppia del club genovese è solida e macina punti, non lasciando scampo ai rivali: il Park Genova a questo punto “vede” lo scudetto.

Sarà il vantaggio, sarà il profumo di scudetto ma la coppia targata Park Genova scende in campo bellicosa. Alessandro Giannessi e Gianluca Mager volano subito 3-0 ma subiscono la rimonta di Paolo Lorenzi e Filippo Volandri (3-3) che provano a buttarla sull’esperienza. Non funziona, e Giannessi/Mager incamerano il primo parziale. Nella seconda frazione Genova prende subito un break di vantaggio (che per poco non diventano due) con Giannessi e Mager che controllano fino al definitivo 63 64, che profuma di scudetto tricolore.

 

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