Lo sfogo dell’arbitro radiato dall’ITF: "Chi comanda il tennis è corrotto"

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Lo sfogo dell’arbitro radiato dall’ITF: “Chi comanda il tennis è corrotto”

Il giudice di sedia Magdi Somat racconta la sua verità dopo la radiazione dall’ITF. Le sue accuse sono molto pesanti, ma per l’ATP si tratta soltanto di bugie

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Radiato dall’ITF. L’ufficialità gli è arrivata qualche giorno fa tramite una lettera in cui ITF, ATP, WTA gli hanno tolto definitivamente la possibilità di arbitrare. Lui è il giudice di sedia Magdi Somat. Appresa la notizia l’egiziano ha scritto sulla sua pagina Facebook: Ufficialmente non sono più un arbitro di tennis. Ho ricevuto una mail dai vertici dell’ITF che mi ha tolto il badge perché sono un cattivo ragazzo e combatto le bugie, le molestie sessuali, le discriminazioni e il razzismo”. E di seguito, nella risposta alla mail si legge: “Non è facile combattere la corruzione da solo, specialmente quando alcune persone che comandano il tennis sono totalmente corrotte”.

La vicenda di Somat parte da lontano. Lo scorso agosto sul sito “The Tennis Purist” era uscito un articolo in cui aveva raccontato la sua storia e il perché del suo allontanato dal tour nel 2014; articolo nel quale, è bene ricordarlo subito, secondo l’ATP sono state scritte falsità sia sull’associazione che su alcuni suoi dipendenti. Secondo quanto dice Somat, egli avrebbe consigliato a una dipendente dell’ATP di informare con una missiva il vicepresidente esecutivo per regole e competizioni Gayle Bradshaw dei numerosi abusi verbali che avrebbe subito. Tra questi ci sarebbero domande esplicite sulla sua vita sessuale rivolte dal tour manager Fernando Sanchez e le avances di un noto giudice di sedia durante il torneo svedese di Gstaad, il quale avrebbe giustificato il suo atteggiamento dicendo che era stato provocato dalla procacità della donna.

In seguito Somat sarebbe stato rimproverato dal supervisor Thomas Karlberg all’ATP di Metz per aver tenuto un atteggiamento sbagliato nei confronti dei giudici di linea e gli avrebbe inoltre detto che alcuni tennisti non volevano essere arbitrati da lui, senza specificare i nomi. Dopo quell’episodio gli è arrivata una mail di Tom Barnes nella quale gli venne comunicata la sua sospensione fino al torneo di Miami del 2015 a causa del suo atteggiamento aggressivo e poco rispettoso. Somat provò ad avere udienza senza risultati.

Al termine di un altro anno di sospensione per aver raccontato ad alcuni suoi colleghi l’accaduto, Somat ha deciso lo scorso agosto di far uscire pubblicamente la sua storia in un articolo su “The Tennis Purist”. E non sono mancate neanche le accuse su Facebook. Sulla sua pagina infatti ha definito il referee di Metz Cedric Mourier “la persona più disgustosa di Francia” e Fernando Sanchez “la persona più corrotta in Spagna e il maestro delle molestie sessuali”. Arriviamo così al 7 gennaio, quando, dopo aver ricevuto la lettera della radiazione, Somat accusa sulla sua pagina Facebook i vertici ITF e posta la sua mail di risposta alla radiazione: “Non è facile combattere la corruzione da solo, specialmente quando alcune persone che comandano il tennis sono totalmente corrotte. Spero che non penserai che io mi preoccupi della vostra decisione di togliermi il badge. Sono solo ma sono più forte di tutti voi, perché io sono onesto e voi siete corrotti.

Giorgio Laurenti

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