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Australian Open Story: dalle battaglie tra Agassi e Sampras ai Fab 4

Dai trionfi di Sampras e Agassi nel singolare maschile, alle sei finali consecutive di Hingis nel singolare femminile. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con il dominio dei Fab 4 e i successi di Serena Williams e Azarenka

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Tra gli uomini, dopo i successi di Petr Korda e Evgenij Kafelnikov rispettivamente nel 1998 e nel 1999, gli anni 2000 si aprirono all’insegna di Andre Agassi, capace di vincere le prime due edizioni del nuovo millennio. Il “Kid di Las Vegas”, nel 2000, ebbe la meglio sul campione dell’anno precedente, Kafelnikov, dopo aver battuto Pete Sampras in una semifinale durata cinque set. Nel 2001, invece, da testa di serie numero 6, si impose in tre set sul francese Arnaud Clément. Agassi avrebbe poi nuovamente trionfato nel 2003 contro il tedesco, testa di serie numero 31, Rainer Schuettler.

Proprio al 2003 risale il memorabile match di quarti di finale tra la testa di serie numero 9, Andy Roddick, e la numero 18, Younes El Aynaoui. Il tennista del Nebraska per vincere dovette impiegare 4 ore e 59 minuti, per un totale di 83 game. La qualità del match fu altissima. Le percentuali di prime dei due tennisti sfioravano l’80%. Vincenti di dritto, di rovescio, passanti, volée, palle corte si alternavano a momenti di fatica, di tensione, di paura di perdere (o di vincere). Sulla volée di dritto sbagliata da El Aynaoui, il match si concluse con l’ovazione del campo centrale in un’atmosfera da pelle d’oca: 4-6, 7-6, 4-6, 6-4, 21-19 il punteggio finale.

Nel 2004 il ventitreenne svizzero Roger Federer, che l’anno precedente si era aggiudicato sull’erba di Wimbledon il primo Slam della carriera, trionfò all’Australian Open battendo in finale il russo Marat Safin. Federer raggiunse l’ultimo atto del torneo dopo aver superato David Nalbandian nei quarti di finale e Juan Carlos Ferrero in semifinale. Fu più duro, invece, il percorso di Safin che dovette faticare cinque set per avere la meglio su Andy Roddick, nei quarti di finale, e su Andre Agassi, in semifinale.

Se nel 2004 Federer sconfisse Safin in tre set, nel 2005 il tennista russo si prese la rivincita nella maniera più incredibile e inaspettata che ci potesse essere. I due campioni diedero vita, in semifinale, ad una partita leggendaria, con un livello di gioco altissimo. Safin giocò bene come probabilmente mai aveva fatto in passato. Nel quarto set annullò un match point con uno spettacolare pallonetto. Nel quinto si portò sul 5-2, ma Federer rimontò e rimise il match in equilibrio. Nonostante i limiti di tenuta mentale e fisica, quel giorno Safin appariva inarrestabile e riuscì a vincere con il punteggio di 5-7, 6-4, 5-7, 7-6, 9-7. Safin avrebbe poi vinto il torneo superando in finale l’idolo di casa Lleyton Hewitt.

Federer trionfò nuovamente nel 2006, battendo il cipriota Marcos Baghdatis e nel 2007, superando il cileno Fernando Gonzalez. Ad oggi, l’ultimo trionfo dello svizzero all’Australian Open è targato 2010, quando in 2 ore e 41 minuti, con il netto punteggio di 6-3, 6-4, 7-6, ebbe la meglio su Andy Murray. L’anno precedente, nel 2009, il campione svizzero affrontò in finale l’eterno rivale, Rafael Nadal. Dopo la sconfitta nella finale di Wimbledon dell’anno precedente, Federer aveva una ghiotta occasione per prendersi la rivincita. Fu una finale epica, probabilmente la migliore partita dal punto di vista qualitativo che i due grandi rivali hanno mai affrontato l’uno contro l’altro. Dopo 4 ore e 23 minuti di grande tennis fu però ancora Nadal ad alzare le braccia al cielo. L’urlo di Rafa al termine del match, il pianto di Roger durante la premiazione, gli occhi lucidi di Rod Laver in tribuna: semplicemente immagini, momenti, che tutti gli appassionati non potranno facilmente dimenticare.

In campo femminile nel primo decennio degli anni 2000 troviamo ben cinque affermazioni di Serena Williams. Il primo successo della campionessa statunitense risale al 2003 quando, in tre set, superò la sorella Venus. Serena avrebbe poi trionfato anche due anni più tardi, nel 2005, contro Lindsay Davenport, nel 2007 contro Maria Sharapova e nel biennio 2009-2010, rispettivamente contro Dinara Safina e Justin Henin. L’ultimo successo della minore delle sorelle Williams risale al 2015, quando ancora una volta ebbe la meglio sulla russa Maria Sharapova. Da segnalare la finale tutta belga del 2004 tra Justine Henin e Kim Clijsters che si concluse con il punteggio di 6-3, 4-6, 6-3 in favore della Henin. La Clijsters si sarebbe aggiudicata il torneo sette anni più tardi, nel 2011, contro la cinese Li Na.

Arrivando ai giorni nostri, tra gli uomini registriamo il dominio di Novak Djokovic, capace di vincere cinque delle ultime sei edizioni, tra cui la famosa finale del 2012 contro Rafael Nadal durata 5 ore e 53 minuti. Vittima preferita di Djokovic risulta essere Andy Murray, sconfitto per quattro volte nell’atto finale del torneo. Complessivamente lo scozzese ha perso cinque finali in Australia (quattro contro Djokovic e una contro Federer). L’unico passaggio a vuoto di Djokovic degli ultimi anni risale al 2014, quando fu sconfitto da Stan Wawrinka nei quarti di finale. Lo stesso Wawrinka si sarebbe poi aggiudicato il trofeo battendo Rafael Nadal. Dal punto di vista statistico è interessante sottolineare come le ultime 11 finali hanno sempre visto protagonista almeno uno dei Fab Four, ovvero uno tra Djokovic, Federer, Nadal e Murray. L’ultima finale senza Fab Four fu quella del 2005 tra Safin e Hewitt. Grandi dominatori degli ultimi 11 anni sono stati Novak Djokovic con sei trionfi e Roger Federer a quota tre. Tra le donne emerge, invece, un maggiore equilibrio, basti pensare che negli ultimi sei anni ci sono state ben cinque vincitrici differenti: Kim Clijsters (2011), Vika Azarenka (2012 e 2013), Li Na (2014), Serena Williams (2015) e Angelique Kerber (2016).

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